Fisiologia del piacere
Il piacere è un fenomeno elementare delta vita che per se stesso non si può definire. Esso è una sensazione, e gli elementi essenziali che lo
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Il piacere è una sensazione superiore ed esagerata, che non può durare che qualche tempo, nè si può mai rappresentare con una linea retta. Il suo
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potuto determinare l'essenza della sensazione che li costituisce, abbiamo però seguito il fenomeno dalla sua origine fino alla sua espressione esterna
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La nostra coscienza, prima ed unica maestra della vera filosofia fisiologica, ci insegna però l'immensa differenza che passa fra una sensazione, un
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. Da tutti i punti sensibili del corpo partono molte impressioni che, arrivando alla nostra coscienza, si unificano nella sensazione complessa della vita
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la riceve e la modifica, trasformando il fatto meccanico del contatto di due corpi in un fatto dinamico, cioè in una sensazione. La minima
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piacere intenso che si prova nel sentirci degni di noi stessi è una sensazione indeterminata e indefinibile, ma che risulta dal concorso di molti
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alla grandezza del desiderio, associando in un'orribile caricatura morale il vero al falso, il grande al piccolo. Essa produce in noi la sensazione
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sensazione che ci produce la vista di un oggetto che non è nostro, con quella di uno che ci appartiene. Nel primo caso vediamo, guardiamo e desideriamo
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nostro corpo, o colle dita nostre o d'altri, od anche con un corpo estraneo, si produce in moltissimi una sensazione particolare, la quale non è
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hanno segni visibili della sensazione. Negli altri casi la mimica del piacere è diversa a seconda della sua natura. Se esso deriva dal contatto di
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soddisfatto, e secondo la parte del corpo che prova la sensazione. Le variazioni di temperatura sono sorgenti d'infiniti piaceri, che si possono
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Più ci allontaniamo, nel fare l'analisi dell'uomo morale, dalla semplice sensazione per arrivare alle più sublimi creazioni della mente, tanto più ci
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. Ma quando siamo vivi e desti riceviamo da ogni parte del corpo una sensazione che risulta dalla sua esistenza, e che, modificata dal suo modo di
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se esiste, o lo fa nascere, se la sensazione per se stessa non può produrre dolori. In alcuni casi la mente non soltanto vede e guarda, ma osserva
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L'officina intellettuale è così operosa, che non appena ha ricevuto una sensazione qualunque e l'ha percepita, la getta nella macchina misteriosa che
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sensazione tattile, prodotta dall'esercizio muscolare necessario ad articolare le parole. Inoltre tutti sanno che si prova un certo piacere nel
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tocco miracoloso. In alcuni individui la fantasia prova una vera mania di dipingere ogni cosa, e non appena una sensazione o una idea si riflette
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tormentano; sebbene debbano anch'essi, nello stato di salute, concorrere a produrre la sensazione sintetica della vita. L'organo respiratorio comunica
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generale la sensazione che ha il carattere specifico che noi possiamo esprimere con una formula, ma che non possiamo definire. Essa non esprime alcun
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fisonomia morbosa. Il carattere patologico dell'espressione può consistere nella mancanza d'accordo fra la sensazione ed il segno che la rappresenta, e
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piacere le esclamazioni non mancano quasi mai, ed esse esprimono il turbamento della mente, la quale sembra attonita per l'intensità della sensazione
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dell'eccesso di sensazione che non possiamo sopportare, e, contemplando la gioia che si sviluppa negli altri, la riceviamo ancora in noi per riflesso. In
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sensazione, come la prepotenza di alcune facoltà sopra le altre determina una prevalenza di certi bisogni, e quindi di corrispondenti piaceri. Molti
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languide. La nostra memoria non ci ricorda alcuna sensazione di quei tempi, ma è indubitato che anche allora si gode e si esprime la gioia. Anche
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dimentichiamo gli affanni e le cure, e concentrandoci sul delirio passeggero di una sensazione deliziosa, si grida, traendo un profondo sospiro: «Sono felice
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meno la ragione che riduce ad idea il fatto della sensazione. Si può godere senza pensare e senza ricordarsi del godimento. Il fenomeno essenziale, il
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è la sensazione allo stato comparativo e alla temperatura calda. 4. Il piacere è l'ebbrezza della sensazione. 5. Il piacere è la sodisfazione di un
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sensazione, indagarne l'origine eziologica e il fine ultimo, farne sottilmente l'anatomia, è questione di filosofia e di economia civile. I principi
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squisita, la novità della sensazione, la prepotenza del bisogno, il tempo massimo del desiderio, l'alto sviluppo intellettuale e l'attenzione. XIX
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vista che provengono dalla novità della sensazione e dai caratteri matematici dei corpi
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due sessi, ma anche tutte quelle altre modificazioni del tatto che risvegliano desiderii o pensieri erotici. La sensazione la più indifferente
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accidentali e mutevoli. Questo s'intende facilmente, essendo il piacere una sensazione alla quale concorrono infiniti elementi, gli uni indipendenti
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; perciò il piacere essenziale deve consistere nel contatto del cibo cogli organi destinati ad elaborarlo: si ha così una sensazione tattile. Gli
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affatto secondari e di puro lusso. Le condizioni che si verificano in qualunque piacere del gusto sono una sensazione tattile, ed una sensazione
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piacere, finchè si apre impaziente a ricevere nuovo cibo, che produce una nuova sensazione; la quale, confondendosi colle ultime oscillazioni della
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sensazione, e si possono soltanto tracciare alcuni confini molto vaghi in un campo così incerto e misterioso. Uno dei principali elementi dei piaceri del gusto
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rompere fra i denti le nocciole e le noci. Tutte queste sensazione tattili poi si combinano in mille modi diversi producendo piaceri molto complessi. Una
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L'elemento caratteristico dei piaceri del gusto consiste però nella sensazione specifica propria di questo senso. Non tutti i sapori sono piacevoli
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una sensazione puramente tattile, la quale però difficilmente è la prima sorgente della sensazione piacevole. I piaceri dell'olfatto variano più di
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la compiacenza di farne i preparativi con le proprie mani e senza fatica, sono elementi che devono produrre una sensazione piacevole. Del resto
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concessigli dalla natura, come conseguenza necessaria delle condizioni fisiologiche, ma non ha potuto produrre mai una sensazione piacevole di nuova
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infinita di immagini che variano secondo il carattere della sensazione, per cui un pittore fisonomista potrebbe fare un'intera galleria di quadri con
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silenzio per cessare subito dopo, può produrre un piacere per la scossa che comunica ai nervi sensori. In questo caso la sensazione non deve essere nè troppo
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quasi sempre nei confini della sensazione. Nel gusto si sale appena d'un grado, in modo che la differenza riesce ben poco sensibile. Nell'odorato il
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tutto il corpo verso l'oggetto della nostra osservazione. Quando invece analizziamo una sensazione complessa, giriamo lo sguardo in tutto il campo
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incerti e misti piacciono, più spesso, nelle loro gradazioni più deboli. Nel primo caso, il piacere è dato specialmente dalla vivacità della sensazione
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origine all'incertezza della sensazione; come si prova guardando una lampada velata d'alabastro. Tutti questi elementi fisici dei piaceri della vista si
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Un oggetto qualunque che ferma sopra di sè i nostri occhi con una sensazione piacevole, può interessare alcune delle facoltà superiori della mente e
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Il diminuire o il cessare di una qualunque sensazione spiacevole può costituire un piacere, il quale si chiama negativo, perchè non si proverebbe se
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