Fisiologia del piacere
PAOLO MANTEGAZZA FISIOLOGIA DEL PIACERE CASA EDITRICE BIETTI - MILANO PAOLO MANTEGAZZA FISIOLOGIA DEL PIACERE NUOVA EDIZIONE RIVEDUTA E AGGIORNATA
Fisiologia del piacere
Il piacere è un fenomeno elementare delta vita che per se stesso non si può definire. Esso è una sensazione, e gli elementi essenziali che lo
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piacere. Esso porta infiniti nomi, ma è sempre una facoltà primitiva che preesiste a qualunque raziocinio; che entra subito in azione appena il bambino è
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ammettere la ripugnanza per gli altri, deve nascere il piacere. L'infusorio (ameba) che è formato da una mollissima materia che si plasma a seconda degli
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embrionale, il sentimento della proprietà e il piacere del raccogliere. Tutti sanno come le gazze raccolgano e nascondano molti oggetti non commestibili
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il godere dell'altrui fortuna dovesse essere un piacere più egoistico del piacere che si prova nella compassione; ma invece avviene precisamente il
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maniera di artifizii avversione per tutti, riservando a sè sola i tesori di quel cuoricino, prova pure un piacere colpevole. In questi due casi, come
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hanno segni visibili della sensazione. Negli altri casi la mimica del piacere è diversa a seconda della sua natura. Se esso deriva dal contatto di
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vero piacere nel vezzeggiarli, nel solleticarli, nell'accarezzarli con mani irrequiete. Anche senza alcuna idea relativa al sesso, il giovine ci
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per avere la percezione delle sensazioni e degli altri fenomeni morali. Alcune volte però la mente guarda, e l'attenzione crescendo ravviva il piacere
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dell'opera. La elaborazione delle idee e dei giudizi è così semplice, che procura pochissimi piaceri. Il piacere più vivo incomincia, però, quando i giudizi
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accompagnato da piacere. Piacevoli sono invece i momenti che lo precedono, quando le idee cominciano a confondersi e il lume dell'intelletto si va a poco a poco
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quali possiamo comunicarci reciprocamente le nostre idee. La funzione del linguaggio contribuisce in piccola parte a formare il piacere complessivo del
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proveremmo piacere nel respirare un'aria pura o fresca; se non avessimo un'irritazione alla pituitaria o in altro punto dell'apparato respiratorio, non
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natura mista quando, offesi da una menzogna, rassereniamo il volto e proviamo un vero piacere nello scoprire la verità. In questa gioia possono
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forza da procurarci un piacere col solo diminuire o cessare. Gli strazi che si possono soffrire nei lavori intellettuali provengono quasi tutti dalle
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entrano tanti elementi del mondo fisico e morale, che quasi vengono a costituire un vero frammento di vita in azione. Un unico piacere, invece, per
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Per dare in qualche modo la storia naturale del piacere si potrebbero stabilire i gruppi relativi, adottando diversi regoli misuratori. Si potrebbe
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Il piacere ha una terminologia molto ricca, con la quale può esprimere le modificazioni di grado e di natura di uno stesso fenomeno. Senza consultare
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Il piacere, come abbiamo già visto, è un fenomeno nel quale si produce una forza che diffondendosi lungo le fibre sensibili dal punto in cui si
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socchiusa può essere un sintomo di piacere, e, in generale, esprime una straordinaria voluttà, o la sovrabbondanza di un soave sentimento. Esso ristabilisce
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Il piacere ha le sue ipocrisie, e l'uomo, per interesse o per vanità, tenta di nascondere un piacere che può diminuire l'apprezzamento che gli altri
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Fra i lineamenti fisici e le espressioni morali del piacere stanno alcune espressioni miste, come le esclamazioni ed il canto. Nei gradi massimi del
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larghe, per le quali può versar tutta la pienezza di vita che tiene in sè latente. Comunicando ad altri il nostro piacere, veniamo a scaricarci
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eccitato all'azione dal piacere più grande, e la mente riposa quasi del tutto. L'egoismo però è il nemico più formidabile dell'estetica morale
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assieme alla vita. La sensibilità generale, diversa nei diversi individui, li rende atti a raggiungere gradi maggiori o minori di piacere in una medesima
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piacere abnormale del tatto specifico e generale può provenire o da una condizione particolare congenita del centro cerebrale o dei nervi tattili, oppure da
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Il piacere ha la sua storia e deve avere la sua cronologia. La vita trasmessa d'una in altra generazione, quasi cosa elastica e sottile, è modificata
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educazione. Egli però può educare la propria sensibilità, studiare le leggi che regolano il piacere, e renderlo in questo modo più squisito e più vivo
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Moltissimi svaghi hanno per principale elemento un piacere del tatto: alcuni di essi spettano agli esercizi ginnastici ed altri ai giuochi. Qualcuno
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I prodotti minori dell'arte sono i giuochi, i quali nella loro essenza non sono che artifizi fatti al solo scopo di produrre più piacere. Quando
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Tutti gli esseri vivi e sensibili devono godere. Vi hanno due vie aperte a dimostrarlo. Il piacere ha in sè la propria ragione fisiologica, per cui
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La seconda via aperta a scoprire il piacere negli esseri vivi non è di rigore scientifico, e può condurre all'errore, ma si adatta all'intelligenza
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1. Il piacere è il vellicamento fisiologico dei nervi sensibili 2. Il piacere è un mutamento organico sui generis della massa nervosa. 3. Il piacere
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I filosofi hanno dato e daranno mille definizioni del piacere, ed eccone alcune che dalle più materialistiche vanno facendosi sempre più ideali
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L'edonologia è la scienza del piacere. Mascherata dal pudore o dall'ipocrisia degli uomini, profondamente nascosta fra le pieghe della coscienza
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XIII. - Il piacere nel tempo è segnato sempre da una parabola. XIV. - Non vi hanno due piaceri uguali. XV. - Non vi hanno due momenti successivi
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..................................................... 238 PARTE SECONDA. SINTESI I. - Storia naturale del piacere
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negli animali inferiori, in molti dei quali il piacere della copula si riduce unicamente al contatto o all'attrito dei genitali. Salendo dai gradi
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accidentali e mutevoli. Questo s'intende facilmente, essendo il piacere una sensazione alla quale concorrono infiniti elementi, gli uni indipendenti
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calma compiacenza. Il minimo grado del piacere è espresso dalla vivacità dei movimenti che servono alla presa dei cibi e da una certa serenità del
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tartine e le gelatine. Altre volte la tenerezza o finezza di tessuto è sorgente di piacere, ciò che si osserva mangiando le animelle di vitello, le
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patologiche. Chi rifugge dal solo odore del formaggio, non ha certamente diritto di chiamare patologico il piacere di chi trova delizioso un pezzo di
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, sia per la sua azione diretta, come per l'alterazione che produce nell'organo dell'odorato. Il tabacco da naso procura il piacere di un'irritazione
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rumore qualunque può riuscire qualche volta piacevole per la sola ragione che esercita il senso dell'udito senza stancarlo. II piacere in questo caso è
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nuovi elementi intellettuali; per cui i sensi si fanno meno sensuali e più istrumentali. Nel tatto il piacere è per eccellenza locale ed è ristretto
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piacere che potrebbe procurarci colla novità della sensazione finisce con l'essere eclissato. Il piacere è tanto maggiore quanto più l'oggetto è diverso
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. Un corpo ci può piacere per l'unica ragione che è colorato; e, in generale, i colori che producono i piaceri più vivi sono il rosso, l'azzurro, il
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della massima bianchezza. A produrre il piacere concorrono l'elemento matematico del numero degli oggetti, che si presentano contemporaneamente al
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Il diminuire o il cessare di una qualunque sensazione spiacevole può costituire un piacere, il quale si chiama negativo, perchè non si proverebbe se
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