Fisiologia del piacere
costituiscono sono quindi l'impressione di un agente qualunque esterno o interno sopra un punto sensibile del nostro corpo, la modificazione particolare
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semplici, che si riferiscono agli oggetti inanimati o a noi stessi. Così l'uomo che ama se stesso, o guarda affettuosamente un oggetto che gli è caro
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comprendere nel senso sessuale o erotico. Questa distintione è però del tutto artificiale, e ce ne gioviamo soltanto per meglio studiare i multiformi piaceri
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passo. Con lo sguardo vanno osservando tutte le strade, e nella baldanza del loro giovane cuore vorrebbero gettarsi in tutte ad un tempo, o percorrerle
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compiacenze dell'amor proprio, formano una serie copiosa. Ben di rado un pranzo o un ballo contano fra i loro convitati una scarsa schiera di varietà di amor
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molte volte con le sue goffe ingenuità, o ci interessa con la perfezione de' suoi artifizi. In ogni modo è una passione piccina che non usurpa mai lo
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Fra le questioni che si agitano ogni giorno, vi ha pur quella, se l'amore alle bestie sia un sintomo di buon cuore o di egoismo. Alcuni sostengono
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Se l'uomo, accolto sotto un tetto ospitale, narrando i propri casi, dimostra di essere oppresso da un dolore o da un bisogno, che vengono alleviati o
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molto diverse, secondo che chi ce le ispira ci è più o meno simpatico. Senza sapercene dare la ragione, molte volte, al solo vedere un individuo, noi
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nostro corpo, o colle dita nostre o d'altri, od anche con un corpo estraneo, si produce in moltissimi una sensazione particolare, la quale non è
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corpi lisci o molto suddivisi, la faccia è immobile e atteggiata all'attenzione, gli occhi son languidi e fissi, le labbra socchiuse o semiaperte. Se il
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congiunti, più o meno lontani. L'affetto che lega i congiunti fra loro, quando non è ravvivato dalla stima, dalla gratitudine, dall'amicizia e da qualunque
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un'azione grande per intelletto, ci ispira l'ammirazione, la quale può arrivare a un tratto alla venerazione o all'adorazione, se il raggio di luce che
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prodigandola a persone o ad azioni che ne sono indegne, sia eccedendo la misura dovuta al merito. La prostituzione più ributtante della stima è quella
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scatenare le une contro le altre con furore, quando l'ambizione di un solo o l'interesse di molti facesse uscire un branco di uomini dai confini del
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dividere in due grandi classi, secondo che provengono dall'aumento o dalla diminuzione del calore. Quando noi ci troviamo in un ambiente troppo caldo, per
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Fin qui si è parlato di molteplici gioie prodotte dalla sodisfazione di un affetto che si indirizza a noi o ad altri, ma che ha però sempre per
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primitivo, e derivava soltanto da un errore di quantità o di forma. L'affetto era buono nella sua essenza, ma deforme nella sua attuazione. Così abbiamo
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dispettomani attaccano l'uomo e lo tormentano con mille scherzi più o meno leciti, ma sempre frivoli e importuni. Quando però i dispetti non oltrepassano
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gli altri casi l'eccesso del lavoro o della forza necessaria a produrre l'eretismo indispensabile a tutti i piaceri, invece di generare la gioia, fa
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mezzo dei sensi, corrieri delle corrispondenze estere, o per mezzo della coscienza, ministro dell'interno, dove essere trasformato in idee. Una
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quarto o quint'ordine, e facendo così un salto enorme, arrivano ad essenze tanto eteree e trascendentali, che appena si possono distinguere dai più. In
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direttamente coll'esterno e può procurarci dei piaceri più o meno negativi. Se non avessimo qualche volta il polmone pieno di aria mefitica o calda, non
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complesso, e il piacere che la può accompagnare è così debole, che non riesce avvertito, o si confonde con la gioia unica che deriva dall'esercizio
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nell'esercizio del pensiero, che occupa il primo posto assieme all'amor di gloria o ad altri sentimenti minori. Così quando, interpellati sulla nostra
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grandi classi sono molto diversi fra loro, e quasi sempre si escludono. Il letterato può essere filosofo, e questi può esser poeta o storico; ma ben
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forza da procurarci un piacere col solo diminuire o cessare. Gli strazi che si possono soffrire nei lavori intellettuali provengono quasi tutti dalle
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formule più o mono complesse. Alcune di queste sono così ben definite, che ricevono nomi speciali e meriterebbero una fisiologia propria, perchè in esse
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Il piacere ha le sue ipocrisie, e l'uomo, per interesse o per vanità, tenta di nascondere un piacere che può diminuire l'apprezzamento che gli altri
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potendo nello stesso tempo rimanere inattivo, mostra, con una formula ardita o con parole tronche, ch'egli vive e vede. È per questo che, senza volerlo
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piacere abnormale del tatto specifico e generale può provenire o da una condizione particolare congenita del centro cerebrale o dei nervi tattili, oppure da
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da chi ne gode o ne abusa; sicchè nel nostro modo di sentire e di pensare, senza saperlo, paghiamo a caro prezzo gli errori dei nostri padri, e
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I piaceri primitivi e più violenti sono segnati dalla natura come un mezzo per raggiungere un fine, e l'uomo li impara a conoscere per istinto o per
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passi che si fanno fra le mura di una casa o dei movimenti con cui si agitano sotto un tavolo; e dopo un certo tempo si fa sentire la necessità di escire
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l'azione che genera la gioia può, più o meno legittimamente, avere un altro scopo più elevato, perde il nome di giuoco per prenderne uno meno frivolo. Si
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altro che uno stato di sodisfazione, di compiacimento ed anche di godimento, procuratoci da una impressione esterna o da un eccitamento interiore
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Ai piaceri sessuali non si riferiscono soltanto le sensazioni proprie agli organi genitali, o che si provano in altre parti del corpo al contatto dei
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dei tesori dell'intelligenza o delle squisitezze del sentimento, non dedica ai piaceri sessuali che una piccola parte di se stesso, mentre altri, per
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tartine e le gelatine. Altre volte la tenerezza o finezza di tessuto è sorgente di piacere, ciò che si osserva mangiando le animelle di vitello, le
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: in generale, le sostanze che possono nutrirci hanno un buon sapore, mentre le materie inerti o dannose sono insipide o disgustose. Vi sono però a
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carbone, o che si nascondono per abbandonarsi con trasporto a un lauto pasto di cenere, di terra o di calce, provano piaceri morbosi. Il piacer
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dai primi tempi della civiltà l'uomo tagliò una canna o tese una corda per ricavarne un suono o una vibrazione armoniosa; ma in nessun tempo i piaceri
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suoni non armonici, quando producono piacere, non agiscono che indirettamente, ridestando un sentimento o una memoria, per cui, a seconda del carattere
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I piaceri infiniti che godiamo per mezzo dell'udito si possono dividere in due grandi classi, a seconda che derivano dai rumori o dai suoni. Un
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e mostruosi, o ha una speciale predilezione per gli ornamenti più barocchi e di pessimo gusto, o per le immagini di qualche imbrattatele che si dà
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la sua intermittenza o per la sua remittenza. Il corpo per se stesso il più indifferente ci arreca piacere quando compare ad un tratto e poi sparisce
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infiniti altri spettacoli nei quali concorre, quasi sempre, come prima sorgente di piacere, l'esagerazione o la novità di una o più sensazioni.
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una tinta insolita, quando li guardiamo attraverso un vetro colorato. I corpi semidiafani o translucidi ci dànno alcuni piaceri, che devono la loro
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difficile sarebbe il trovare una razza o un paese che non ne abusi. Il ricco inglese combatte il suo spleen col Wisky e la Soda; mentre l'abitante dei
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Il diminuire o il cessare di una qualunque sensazione spiacevole può costituire un piacere, il quale si chiama negativo, perchè non si proverebbe se
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