Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Fisiologia del piacere

170824
Mantegazza, Paolo 50 occorrenze
  • 1954
  • Bietti
  • Milano
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Fisiologia del piacere

Il piacere è un fenomeno elementare delta vita che per se stesso non si può definire. Esso è una sensazione, e gli elementi essenziali che lo

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splendenti; ma essi non possono mai diffondere la loro influenza benefica su tutta la vita, costituendo da soli la nostra felicità. Se si potessero

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, produce un piacere, del quale noi non abbiamo coscienza che quando arriva ai massimi gradi. Questo piacere è uno dei più difficili a definirsi, perchè

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più multiformi: l'amor proprio. La dignità di noi stessi non può mai essere colpevole, anche ne' suoi gradi maggiori; mentre la compiacenza che si

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Se la gloria non ha che un solo manto riservato al genio, l'ambizione tiene nei suoi magazzini abiti d'ogni misura, che si adattano alle varie

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, perchè affilata ed elegante. Anche l'uomo, che ha libato le gioie della gloria, non dimentica sempre le umili compiacenze della vanità, e

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vanità è più frequente nelle donne e in una classe ridicola di uomini, che si credono dotati di alto sentire; perchè non possono tollerare l'odore del

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vittoria del male sopra il bene non può essere accompagnata dalla più piccola soddisfazione. È solo dopo una lunga carriera nel vizio che la

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delicato e generoso possono amare le bestie con trasporto; ma riservando i propri affetti ai loro fratelli, non concedono per lo più agli animali che

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. La forma meglio definita di questi piaceri consiste nel godere e nel soffrire delle gioie e dei dolori che non sono nostri. Parrebbe a prima vista, che

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nostra azione è naturalissima e non esige una lotta e una vittoria. Le gioie del sacrificio hanno qualche volta una fisonomia angelica indescrivibile

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Se nel breve cenno fatto di questo museo dell'amore non trovate molto sentimento, non dimenticatevi che questa non è che la semplice topografia

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volete, ma siano densi e bianchissimi cumuli che si alzano maestosi e rotondi, e come non si vedono che nei temporali d'estate. Infine non dimenticate le

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I piaceri del tatto specifico non presentano nella loro fisonomia un quadro molto interessante. Quando essi non sono forti e puramente locali, non si

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I fratelli che devono la vita agli stessi genitori, sono legati quasi sempre fra loro da un affetto che, quantunque non sia necessario per legge di

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, che si elevano al disopra della folla sia per squisitezza di sentire, sia per prepotenza di mente. Nei gradi minimi di questo sentimento non si varca

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La natura, che non ha dispensato con uguale misura le sue dovizie sulla superficie della terra, vuole che l'umana famiglia non si accumuli sopra un

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produrre alcuni piaceri con la vittoria di una resistenza; ma in questo caso essi spettano al senso del tatto, e il sentimento non è in alcun modo

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Il sentimento del dovere non è forse che una modificazione di quello della giustizia: in ogni modo la sua sodisfazione è quasi sempre accompagnata da

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Nella serie delle gioie impartite dal sentimento, ci siamo imbattuti in molti piaceri colpevoli e morbosi; ma il loro carattere patologico non era

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L'attenzione non è una facoltà intellettuale primitiva, nè una forza speciale; ma è soltanto uno stato nel quale si trova la mente quando è intenta

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Tutti nella loro vita provano in qualche momento il piacere di imparare, ma non tutti provano il piacere di osservare. Vi sono cognizioni così facili

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si addentellano tra loro col raziocinio per trarre fuori nuove idee e nuovi giudizi. Là la vera fabbrica comincia, e se non si crea, la

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È verissimo che l'uomo non può oltrepassare d'una linea l'orizzonte ristretto che lo rinserra, e non può creare un solo elemento che non gli sia

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possano indirettamente fornircene molti negativi. Il fegato, il cuore, la milza, ecc. non ci possono dare piaceri che quando cessano i dolori che li

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Chi volesse definire il ridicolo per una deformità senza dolore, non abbraccerebbe nella sua definizione che una piccola parte di oggetti ai quali si

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I diversi piaceri che ho esaminati ad uno ad uno, non esistono quasi mai isolati, ma si combinano fra loro in diverso modo, per costituire alcune

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, anche in mezzo alla calma più imperturbabile della fisonomia. Qualche volta pare anzi che tutta l'esuberanza di forze nervose, non potendo

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piacere le esclamazioni non mancano quasi mai, ed esse esprimono il turbamento della mente, la quale sembra attonita per l'intensità della sensazione

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dell'eccesso di sensazione che non possiamo sopportare, e, contemplando la gioia che si sviluppa negli altri, la riceviamo ancora in noi per riflesso. In

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Non tutti i piaceri hanno una fisonomia morale, e le gioie più semplici e meno dei sensi non hanno che lineamenti fisici. Le espressioni più complete

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di un vecchio che mi confessava di provare un piacere straordinario, e ch'egli non credeva secondo ad alcun altro, nel graffiarsi i contorni

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più ricco sarebbe il più felice, e chi nascesse senza quattrini, e non potesse guadagnarsene, dovrebbe maledire la vita e disperare della provvidenza

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ne è un momento o una forza, deve essere diverso nei diversi tempi. La storia, che fu per lunghi anni cronologia o racconto di vite reali, non è che

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Tutti gli artifizi più ingegnosi immaginati dall'uomo per produrre nuovi piaceri non bastano a renderlo felice, mentre un'unica gioia può essere

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Il tempo non è che la vita collettiva dell'universo, e la vita non è che il lampo di un microcosmo organizzato.

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che non ha nome, e che non si potrà mai descrivere in alcuna lingua umana. La forza motrice e iniziale di tutti i fenomeni della voluttà sessuale è

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Tutti questi piaceri sono fisiologici, cioè conformi a natura, e non diventano morbosi che quando vengono goduti a scapito delle facoltà più delicate

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L'uomo può abusare di se stesso, traendo piaceri da organi che la natura non ha ancora chiamati all'azione o che ha già condannati al riposo. Le

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I piaceri dell'onanismo non sono così intensi al senso ed all'intelletto come quelli della copula, sebbene siano per la loro natura tanto affini. La

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specifica o gustatoria. Gli elementi secondari sono la vista del cibo, l'odore che spande, e tutto il corredo che può rendere bello ciò che non è che buono

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L'elemento caratteristico dei piaceri del gusto consiste però nella sensazione specifica propria di questo senso. Non tutti i sapori sono piacevoli

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patologiche. Chi rifugge dal solo odore del formaggio, non ha certamente diritto di chiamare patologico il piacere di chi trova delizioso un pezzo di

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modo con cui deve mangiare e bere, onde averne il massimo piacere e non disturbare l'ordine dei suoi lavori. La parte meno progredita dell'umanità si

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tiepido e sereno, di erbe sempre verdi, di fiori olezzanti; e non si innalza ai voli più sublimi che quando si sente vicina la sua sorella legittima e

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nell'umana civiltà venne già fatto da grandi filosofi, ma certamente non è stato ancora esaurito. La fisonomia dei piaceri dell'udito presenta una serie

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complessità riesce già molto più sensibile, e il sentimento cammina di pari passo colla sensazione, per cui non possiamo separarli che facendo violenza

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I. Lavorare sempre con alacrità; II. Amare sempre tutto e tutti; III. Amare la donna più di se stesso; IV. Non mettere mai nel bilancio attivo della

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L'ebbrezza alcoolica non è fisiologica che nei suoi primi gradi. Da Platone, che diceva: il vino riempie l'anima nostra di coraggio, a Plinio, che

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Il diminuire o il cessare di una qualunque sensazione spiacevole può costituire un piacere, il quale si chiama negativo, perchè non si proverebbe se

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