Fisiologia del piacere
espressioni di questi piaceri sono molto varie, ma possono offrire tratti della massima soddisfazione, del delirio più incomposto di gioia. Spesso si
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I piaceri più voluttuosi o più delicati del senso possono far delirare di gioia per qualche istante, segnando qua e là il nostro sentiero di punti
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, può confrontare i due piaceri che si provano nel sentirsi onesti e nel ritenersi intelligenti. La prima gioia è tiepida ed armoniosa, è tutta del
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sono abbastanza calmi per scaricarsi a poco a poco entro di noi. Il più delle volte gli occhi esprimono la gioia brillando in un modo insolito, mentre le
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spasima di gioia al primo onore che raggiunge, ma non si arresta un solo istante; guardandosi intorno per scoprire se le ombre celano qualche rivale
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, quantunque noi stessi ridiamo talvolta dell'elogio e del merito che la nostra vanità vorrebbe usurparsi. La gioia che proviamo in questi casi è naturale
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caratteristici, non vi hanno segni specifici per questi piaceri. Quando possiamo esprimere la prima idea di possesso, allora la gioia riesce canna e quasi
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: la gioia massima sta nel soddisfare un vero bisogno morale. Il piacere di raccogliere però è quasi sempre complicato dall'affetto particolare che si
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. L'essenza della gioia di rubare consiste in una indebita compiacenza di riuscire in una bassa azione, e di deludere chi veglia continuamente alla
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gioia e trepidare di un santo timore. L'uomo, animale destinato a vivere in società, deve avere necessariamente un legame morale che lo unisce a' suoi
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fra due uomini: all'uno procurò il piacere di sodisfare praticamente l'affetto sociale, e all'altro concesse la gioia di dimostrare la propria
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il piacere della carità. Questa compiacenza è una delle più elevate e delle più generose, e si misura dalla gioia dell'uomo beneficato e dallo sforzo
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sentimento; ma la gioia non proviene che dalla sodisfazione di un affetto generoso.
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sociale, che esiste sempre in noi allo stato di potenza, può ridestarsi ad un tratto, procurarci una gioia, e poi ritornare nella solita sua calma. Così
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. La gioia generale che, a guisa di atmosfera, abbraccia in sè tutti i piaceri minori, è il conforto di non sentirsi soli, su questa terra, di vivere
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affetto è di puro lusso, come il senso dell'affetto fra gli altri sensi. Le espressioni più frequenti con le quali si manifesta ad un amico la gioia
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varietà. a) Gioia veemente di rispondere a una dichiarazione. b) Gioia calma di rammentare una promessa. c) Gioie trepide di chiedere. d) Gioie
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gioia colpevole; ma in lei non sarebbe ammalato l'amore, bensì il sentimento della dignità. Così un uomo che spasimasse d'amore per un'anormale
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materno e il meno egoista, quello che più dà e meno richiede, e che solo misura la gioia della grandezza del beneficio e non della generosità del ricambio
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da una parte sensuale, plasmata dal sentimento, per cui la gioia del senso diventa nobile e delicata e la compiacenza dell'affetto riesce più plastica
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colpevole che egli accarezza, prova certamente una gioia morbosa. Una madre che, abusando dei privilegi del sentimento, ispira al proprio bambino con ogni
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prestare lo stesso soccorso a un uomo sconosciuto, a un amico, a un'amante, alla propria madre, a un fratello. In ogni caso, la gioia che si prova è
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labbro un atto di ammirazione che cancellano subito col cuore. Per questi la gioia di ammirare e di venerare è lettera morta. Moltissimi altri non
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appaga le sue aspirazioni, se una risposta è data alla sua domanda, egli prova una gioia religiosa semplicissima, nella quale non concorrono altri
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delle volte, il minimo sacrificio, ma prova un vivo piacere. È rarissimo però che la gioia sia prodotta soltanto da questo sentimento, poichè entra come
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una gioia. Nel sodisfare alla giustizia, si può cogliere più d'una volta la palma senza sforzo, mentre l'esercizio del dovere racchiude sempre in sè
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La speranza, questa compagna inseparabile della nostra vita, ci segue come la nostra ombra nella gioia e nel dolore, e, lucida come il sole o
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scintille lucide e crepitanti. È solo in questo caso che la fisonomia della gioia appare saliente. Il tratto più caratteristico dei piaceri della
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la gioia invece tanto più viva, quanto più doloroso è lo stupore, e ridicola la posizione del nostro avversario; non si può quindi negare che questa
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compiace del male altrui, sente anche nel momento della gioia un turbamento misterioso che lo lascia godere imperfettamente. La donna gode assai meno
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Ogni dolore nato nelle regioni del sentimento può diminuire o cessare, producendo una gioia, che, come abbiamo già veduto parlando dei sensi, può
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indefessamente senza sorridere, ma quando è allegro, dove quasi sempre la sua gioia alla coppa di qualche sentimento che lo inebria. Perchè una facoltà
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fisonomia può esprimersi in un modo molto diverso; ora può esser calma e impassibile, ed ora può espandersi a un muto sorriso di compiacenza. Nella gioia
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esprimono nello stesso modo il piacere che pensano, ma tutti sentono che è una gioia indefinibile, che non si esaurisce mai e sempre si rinnova; gioia forse
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chiodo irrugginito sa con un tocco di verga far scaturire una storia da rabbrividire o da piangere di gioia. Nulla vi ha di sterile e di inutile per la
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complesso, e il piacere che la può accompagnare è così debole, che non riesce avvertito, o si confonde con la gioia unica che deriva dall'esercizio
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natura mista quando, offesi da una menzogna, rassereniamo il volto e proviamo un vero piacere nello scoprire la verità. In questa gioia possono
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soltanto dal cuore. L'uomo senza sentimento crede o discrede senza gioia e senza dolore, e anche quando arriva allo scetticismo più sfrenato, può col
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parola riservata quasi soltanto ai piaceri dei sentimenti benevoli, e che il più delle volte esprime una gioia partecipata da molti individui. La
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diletto, la delizia, l'allegria, la gioia, il giubilo, il gaudio, il tripudio e la voluttà. I secondi sono fiamme, come la compiacenza, la sodisfazione, in
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esprimere la loro gioia in modo stravagante, presentando l'idea dello stentato o del triviale. Tutti gli animali devono esprimere in qualche modo il
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, esprimendo la gioia col linguaggio della musica, ricorre alla memoria, mentre gli artisti creano nuove forme di armonia. Più d'una volta, quando essi sono
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La gioia tende a scaricarsi per tulle le vie fisiche e morali che trova aperte, e rinviene nel sentimento sociale una delle gioie più naturali e più
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bisogno di espandere la sua gioia in un campo più vasto, facendola partecipare agli altri. Forse il primo uomo, divenuto padre per la prima volta, fece
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oscillazioni del sentimento, che vibra in simpatico accordo con la gioia, e preferisce di storpiare il piacere, di renderlo rachitico e deforme, piuttosto che
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languide. La nostra memoria non ci ricorda alcuna sensazione di quei tempi, ma è indubitato che anche allora si gode e si esprime la gioia. Anche
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l'azione che genera la gioia può, più o meno legittimamente, avere un altro scopo più elevato, perde il nome di giuoco per prenderne uno meno frivolo. Si
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sensazione piacevole che prova un uomo sano di corpo e di mente quando si sveglia alla luce del giorno, entra come un elemento principale la gioia di
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. Alcuni colori poi producono immensi piaceri per le memorie che vi si riferiscono; e l'esule può, in lontani paesi, piangere di gioia alla vista della
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; per cui alcuni, generalizzando il fatto, pretesero falsamente che ogni gioia derivi dalla cessazione di un dolore. Basta l'osservazione più superficiale
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