Fisiologia del piacere
, facilmente compiacersi un ottimista, non è che apparente, perchè l'equilibrio viene ristabilito dalla sovrabbondanza dei dolori procurati dal tatto
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soffocati dalla voce imperiosa degli affetti che traboccano da un animo appassionato, e che tendono a portarci fuori di noi. Non è che più tardi, quando le
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dalla natura alla umana debolezza. L'uomo di cuore elevato si difende da ogni bassezza, col solo sentimento della propria dignità, e l'onore per lui non è
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, spossati dalle inutili aspirazioni e dalla lunga lotta, gettando un ultimo sguardo di desiderio alle regioni che non potranno percorrere, entrano rassegnati
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esclusivamente feconda di gioie al sesso gentile, il quale in questo campo ha gioie che si procura dalla toeletta alla festa da ballo, dallo studio della più
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improvviso e inaspettato dalla miseria alla ricchezza, nel qual caso essa può esprimersi con un vero delirio passeggero, che giunge talvolta ad una
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cervelli piccini, perchè vi sono persone di distinto ingegno che lo posseggono. Questa tendenza si sviluppa fino dalla prima fanciullezza, e non cambia
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vittoria del male sopra il bene non può essere accompagnata dalla più piccola soddisfazione. È solo dopo una lunga carriera nel vizio che la
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sentimento; ma la gioia non proviene che dalla sodisfazione di un affetto generoso.
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dalla invocazione di un uomo che chiede l'elemosina. Allora il sentimento sociale, ridestato dalla sensazione dell'orecchio, ci fa mettere la mano al
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è, come nell'amicizia, una certa analogia di pensare e di sentire, la quale qui si verifica spesso per la comunità derivante dalla stessa origine e
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congiunti, più o meno lontani. L'affetto che lega i congiunti fra loro, quando non è ravvivato dalla stima, dalla gratitudine, dall'amicizia e da qualunque
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scintillare nello stesso tempo un raggio di luce riflesso che è costituito dall'ammirazione. Il raggio che si riflette dalla nostra coscienza varia
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dividere in due grandi classi, secondo che provengono dall'aumento o dalla diminuzione del calore. Quando noi ci troviamo in un ambiente troppo caldo, per
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gioia è quasi esclusivamente morale, cioè proviene dalla sodisfazione di una forza che spetta al dominio degli affetti. Più d'una volta i muscoli sono
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Fin qui si è parlato di molteplici gioie prodotte dalla sodisfazione di un affetto che si indirizza a noi o ad altri, ma che ha però sempre per
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sottoscritta dal più sacrosanto dei banchieri e bollata dalla religione e dalla morale. Le sole cambiali del diritto, pagabili sempre e dovunque, sono
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. Ma quando siamo vivi e desti riceviamo da ogni parte del corpo una sensazione che risulta dalla sua esistenza, e che, modificata dal suo modo di
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nascere il dolore, non foss'altro che sotto la forma di stanchezza. Molti studiano con piacere; ma questo deriva quasi sempre dalla sodisfazione di un
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prodotto dalla sodisfazione della curiosità, la quale, nel senso più ampio della parola, non è che il desiderio di conoscere: non la curiosità pettegola
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sfibrato non può godere del sublime spettacolo che di là si contempla, perchè il piacere ch'egli prova viene soverchiato dalla sua sofferenza; così lo
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sensazione però, tanto se provenga dall'esterno quanto se sia interiore, deve per diventar idea, esser rappresentata dalla parola, che, come un vaso di
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diverso modo le immagini presenti con quelle raccolte dalla memoria. Quando la mente avverte la reazione che lega due idee, delle quali una ha
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quanto si è detto per la speranza. Se si vuol ritenere come vero e reale ciò che si è rappresentato dalla fantasia, non è colpa di questa sublime
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innocenti; e solo quando il piacere nascesse dalla creazione di immagini tendenti a fini immorali e disonesti si potrebbe chiamare patologico. Anche l'eccesso
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dalla fame sodisfatta, dall'eccitamento simpatico della circolazione, dall'assorbimento dei materiali più solubili e da altri, elementi meno noti. Il tubo
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entrare molti altri elementi morali, ma il fondo è sempre costituito dalla sodisfazione di un sentimento che era stato offeso. I piaceri puri che ci fa
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piacere dalla culla alla tomba. Si potrebbe ancora abbracciare un campo più vasto, e studiare il piacere nel tempo e nello spazio, considerandolo nelle
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nel valore dell'espressione, la quale trae la sua natura intima dalla forma. Difatti le parole «mio Dio!» servono ad esprimere le voluttà più sensuali
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piaceri che provengono dalla nostra coscienza intima. In ogni caso poi le malattie hanno sempre il merito di farci provare le gioie negative della
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, le quali sono già ben diverse dalla coscienza e dalla memoria dell'ieri. Chi mai può arrestare il logorio incessante e il continuo fremere di mille
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I piaceri primitivi e più violenti sono segnati dalla natura come un mezzo per raggiungere un fine, e l'uomo li impara a conoscere per istinto o per
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felicità sia misurata dal numero e dalla intensità dei piaceri, pensando che il danaro sia la sovrana quintessenza che li riunisce tutti in sè, e cercano
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della vita. 11. Il piacere è una musica nervosa. 12. Il piacere è il bacio dato dalla natura all'essere vivente. 13. Il piacere è la forza motrice, è la
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di un carattere che dalla coscienza è contraddistinto e riconosciuto benissimo, e a cui la mente applica il nome di piacevole. Così il nero
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piacevole la sensazione più indifferente. XXII. - Vi ha una sensibilità per il piacere diversa dalla generale, e che non è sempre misurata dalla capacità di
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vista che provengono dalla novità della sensazione e dai caratteri matematici dei corpi
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supporre che questi animali inferiori siano stati favoriti dalla natura di maggiore voluttà; ma l'imperfezione del contatto dei loro corpi e la semplicità
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concentrj in un sol punto del corpo, e nel quale i piaceri minori non vengono più percepiti, perchè sopraffatti dalla nuova sensazione che in sè li
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venerei appartengono indirettamente anche le gioie che si hanno da immagini lascive, dalla lettura di alcuni libri, dal conversare sopra alcuni
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mancano le infinite delicatezze imbastite dalla civiltà. Nei paesi freddi, invece, i sensi hanno desideri meno vivi, ma l'asprezza della temperatura
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artifizii più o meno riprovevoli e ripugnanti cercò di imitare il meccanismo della copula, procurandosi il piacere che dalla natura non era stato destinato
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calma compiacenza. Il minimo grado del piacere è espresso dalla vivacità dei movimenti che servono alla presa dei cibi e da una certa serenità del
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esistono infiniti altri che prendono nome particolare dalla sostanza che li fornisce. Si hanno molti piaceri dalla delicatezza della sensazione, che
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concessigli dalla natura, come conseguenza necessaria delle condizioni fisiologiche, ma non ha potuto produrre mai una sensazione piacevole di nuova
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, trasportati dalla fantasia in regioni lontane, ricordiamo liete memorie o piangiamo sulla terra del cimitero; siam trascinati nel turbine d'una vita operosa
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questo caso non è stato la causa necessaria del piacere, il quale proviene dal contrasto e dal ridicolo delle cose, non che dalla curiosità di sapere
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incerti e misti piacciono, più spesso, nelle loro gradazioni più deboli. Nel primo caso, il piacere è dato specialmente dalla vivacità della sensazione
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Altri piaceri consimili si hanno dalla rifrazione della luce, la quale ora ci mostra i sette colori dell'iride ed ora colorisce tutti gli oggetti di
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; per cui alcuni, generalizzando il fatto, pretesero falsamente che ogni gioia derivi dalla cessazione di un dolore. Basta l'osservazione più superficiale
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