Fedora
viale, che conduce al giardino. – Fedora, che accompagna Loris con gli occhi, non può vederlo; ma Olga, che è risalita, lo scorge e lo riconosce. Basilio
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(Tutti son discesi nell’antisala. Lazinski s’inchina a Fedora, che gli stringe freddamente la mano. Grande animazione. – Un lacchè ha recato su d’un
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(Loris porge il dispaccio a Fedora, che lo percorre febbrilmente.)
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(Tutti ridono, compresa la Contessa, che prende il braccio di Boleslao: indi risalgono.)
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Nel lato destro del fondo la comune aperta e rischiarata, che conduce nell’anticamera.
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(De Siriex, seduto, beve a centellini la tazza, tra Olga e Fedora, che gli offrono dolciumi.)
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(Tutti si voltano curiosamente verso Fedora, che tira il cassetto, rimasto semiaperto, e vi fruga dentro.)
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(Fedora s’è nuovamente gettata nelle braccia di Loris, che la stringe al suo petto e la bacia lunghissimamente.)
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(Loris, sfinito, si abbandona su una seggiola: Borov parla sommesso a Basilio, che esce frettoloso: Marka corre a sostenere Fedora vacillante.)
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(Mentre Olga e Boleslao compiono a sinistra il giro, Fedora a braccio di Loris ricompare dalla dritta: ella freddamente istigante, egli più che mai
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(Dimitri corre verso la comune del fondo: gli altri, meno Desiré, che nasconde i dadi del domino, scappano a sinistra dall’usciale della galleria.)
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(Nel salone tutti applaudiscono Lazinski, che ha terminato il primo tempo del suo pezzo: il concertista polacco si alza per ringraziare goffamente
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(L’Agente s’inchina, e parte per il fondo. – Lorek s’avvia di nuovo alla camera di Vladimiro, e s’incontra in Fedora, che a lui ritorna ansiosa.)
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(Borov, che ha raccolto da terra la croce di Fedora, ne mostra il castone vuoto a De Siriex, mentre Olga asciuga la fronte a Fedora e Loris la copre
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(Fedora si ritorce bruscamente: vede l’uscio aperto e Lorek, che si avanza verso di lei: ella resta un momento come trasognata, poi si riscuote e
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(Olga, in costume da sportwoman, discende spigliatamente dallo châlet, e si avanza verso De Siriex, che le muove incontro per nasconderle lo
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(Fedora, staccatasi la croce dalla collana, la consegna a Rouvel, che la esamina insieme a De Siriex e ad altri signori; mentre Olga si cerca d
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il suo a Fedora. – De Siriex, che presso la ribalta ha finito di leggere, le si accosta vivamente.)
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(Fedora ha già afferrato le tre lettere per nasconderle; ma Loris ritorna, e credendo che l’abbia fatto per porgerle a lui, gliele ritoglie di mano
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con esagerato sussiego, stendendo a tutti la mano, senza che nessuno gliela stringa. – Gli altri lo salutano con fredda garbatezza.)
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Ampio giardino fiorito. – Terrazza a balaustra che dà sopra un vallone, donde si scorge in lontananza la cittadina di Thun in riva al piccolo lago
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Un’arcata, sorretta da snelle colonne, divide il salone propriamente detto dall’antisala, che serve da sfogatojo. Nel fondo si scorge l’entrata d’una
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, la quale, dopo alquante moine, si decide per quello del secondo, che sospira come un mantice, facendole gli occhi teneri. – Gli altri escono a gruppi
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(Fedora emette un lungo sospiro: la testa le ricade sui cuscini: il corpo, irrigidito, resta tra le braccia di Loris genuflesso, che scoppia in
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fianco, sì che gli altri nel salone possono malamente vederli. – Lazinski incomincia a suonare: la Contessa, ascoltandolo, esprime un’ammirazione
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villaggio per la fonda vallata. – Dalla strada s’ode la voce di un piccolo Savojardo, che canta una sirventa, accompagnandosi con la fisarmonica. L
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quella alla porta della camera da letto; ma la porta non s’apre. – Il dottor Müller appare nello spogliatojo, che resta illuminato dalla luce rossastra