FIABE E LEGGENDE
spunta l'aurora! É il crin biondo del giovane che te al buio rincaccia, è la sua balda gioia che ti offusca la faccia. Tu spronalo, dimentica, chiudi gli
FIABE E LEGGENDE
l'uom nol conosca; ond'è che dal profondo della sua valle fosca è risospinto il naufrago alla luce del sole.
FIABE E LEGGENDE
immergersi la sua pupilla brana, al chiaror di una lampada mite come la luna; sempre, ovunque, all'orgoglio, alla dolcezza vaga del possesso invidiato e
FIABE E LEGGENDE
Lungo il viale, per i viottoli, nelle sale, in mezzo ai portici, dalla freccia delle aguglie fino all'ultima corteccia, dove intreccia la sua feccia
FIABE E LEGGENDE
vivente la veneta fortuna. Camminava securo, parlava ad alta voce, era come il leone benevolo e feroce; l'amor della repubblica, l'amor della sua
FIABE E LEGGENDE
giulebbe; amo le forti, e tu? Ecco un altro messaggio: " Doman, Lenuccia mia, gli è dì di festa, e il mio padrone è ammalato a palazzo." Nella sua
FIABE E LEGGENDE
viso splendea e splendea sulla gondola. Il remator gli porse la man; la sua lo spetro atterrito ritorse. (- Se lo spetro ha paura, gli è che l'altro
FIABE E LEGGENDE
Dimmi, santa memoria del mio più dolce amore, dimmi come a Lionello battea frattanto il core! Solo colla sua gondola, tacito, palpitante, attendeva
FIABE E LEGGENDE
staccossi, che volgea parlando a un Mocenigo, su per l'ampia scalea, e accanto al piedestallo fermossi, curïosa e tranquilla, a osservare la sua faccia
FIABE E LEGGENDE
apparenza di Dio verissima! Da un anno, bella dama, i pensieri del giovinetto stanno intorno a voi, dì e notte : la sua delizia è questa : possedervi
FIABE E LEGGENDE
conosce che la faccia ed il nome... - Veder la sua da lungi e lei nomar da solo, perché i santi entusiasmi desse a' miei versi e il volo, ciò mi
FIABE E LEGGENDE
sappia illudersi su questo mondo basso; e il Dio delle leggende, nella facciata nera, profeta malinconico, piantò la sua bandiera. Oh le feste di un
FIABE E LEGGENDE
notti son buie, ed io son cavaliere... Bella! - E tacque. La dama guardava il giovinetto, fissamente, e dai fregi del serico corsetto la sua candida mano