FIABE E LEGGENDE
Dio che misura il vento all'agnello tosato perché all'uom non misura, quando il verno è arrivato de' suoi dì tempestosi, le bufere del cuore? Perché
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. Genti pie che pregate quando la notte cade, non pregate pei morti che bevon le rugiade, che si mutano in foglie, che si mutano in fiori; non pregate
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lega l'aria al loto! Quegli, al tramonto, quando il cielo è incendio, e van le avemarie, da campanile a campanil, dicendosi: " Siam dell'alme le spie
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, poscia baciò la cara paradisiaca faccia, poi l'ideal creatura si sentì nelle braccia; ma sempre, e nelle feste quando un altro venia a invitarla alla
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". V'ingannate, signore: la Dio mercé son scaltro, né saprete che avvenne nel cor di Bella Alvaro. Sol vi dirò che quando il freddo corpo ignaro a fior d'acqua
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speranze e la pietà del nido l'ali cogli infallibili aliti suoi distende; ciò che cade disprezza il mar che all'alto tende: quando l'albero è infranto
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l'orme ponete salirebbe una croce e vi morrìa di sete, che toglierebbe il serto di fronte alla doghessa per deporvelo ai piedi quando siete alla messa
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somigliano, quando è squallida la notte, a una botte dove, a frotte, istrioni con megere vanno a bere; sul manier, nel vallone torvo e ner; per le
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Benché adorna di pelo molto canuto e raro era bella la testa di messer Diego Alvaro; quando uscia dal Consiglio nell'ampia toga bruna, pareva in lui
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Quando entrò nel palazzo l'Ebreo conquistatore tutto mutò sembianza, tutto mutò colore, e all'amante di sasso crebber le noie e il danno. Tra le
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elettriche scintille ancor ripiena. Povero Fauno! e in estasi, già da due lustri, aspetta che ripassi per l'atrio la bella giovinetta; ed ogni notte, quando
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nell'ultima ora... Don Diego... non cercate madonna in questa casa... quando mi raggiungeste... ella era già evasa... Buona notte... alcun soffia davver
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gioia, quando quelle due teste, in così immensa calma gravide di tempeste, mirò l'una ver l'altra chinarsi, e l'occhio ardente cercar l'occhio di
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d'angioli nudi! Dammi la calma, la calma degli angeli quando han cenato e che in cerchio fumando, dentro le piume dell'ali soffiando globi di ambrosia
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tempo! Conviti e serenate e variopinte gondole alla soglia affollate! Quando dame e patrizi, fanciulle e cavalieri, giungevano al palazzo con paggi e
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nostri deliri, quando sola resto, o Lionello, e ancora t'ho col pensiero accanto, né ancor giunto è il rimorso, né ho ancor pregato e pianto, lo sai tu che