FIABE E LEGGENDE
vicina. Dimmi, pupilla immota, qual fu per te?... Fu l’ora che conoscesti l'Eva, e ti impietrì una vipera che un angelo pareva. E qual per te
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sull'ancore, dormivano sonno cupo e solenne; e pei fitti cordami delle vetuste antenne, qual per entro ai capelli di sognanti titani, certo correan fantasmi
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capucci neri, che non san per qual strana avventura di mare una gondola errante sull'orizzonte appare. E così ben si aggruppano le sussurranti tornie
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fronte dimessa qual per pudore inconscio, accanto alla sfacciata nudità di quel Fauno era colei passata!... Quel Fauno!. . Ah! fuggi, fuggi, misero
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si gela, e qual vinta da un affanno deliro, si copre il viso e cade. Non han pure un sospiro i malor sterminati. In ginocchio, con voce che sembra
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! Spesso io mi curvo al tripode profondo, atomo qual mi sono: e l'alma scena m'agita e mi sublima; e mi inabisso nei mister del mondo per risalirne in
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in cielo, e infelice e bieco e anelo, come l'angelo del mal, risvegliarsi il giorno dopo pien di affanno e di memorie qual chi riede da lontan; se