FIABE E LEGGENDE
d'essere un grande infame, lo credereste? a volte patito avea la fame per dar l'ultimo scudo a un cieco o a un saltimbanco... Vivaddio! colle piume in
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d'angioli nudi! Dammi la calma, la calma degli angeli quando han cenato e che in cerchio fumando, dentro le piume dell'ali soffiando globi di ambrosia
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il coniglio, piume al cappello e spada al fianco, in giubba o in manto, in toga o in armatura, riso celando o pianto, le labbra tormentavansi e si
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gondola vuoi che usciam bellamente in Canalazzo? " Mi adatterò la sua parrucca in testa, ne porterò la spada e il giustacuore, le piume, i ciondoli, e
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tempo e l'abitudine... - O viole, o gigli, o rose, o piume di colibrì, raggi di sole e note che i serafini cantano sul carro di Boote, voi che, il dì
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. Li ricorda? sa forse l'Oceano se le piume avean d'oro lucenti, se eran belli - i concenti - di lagrime degli uccelli - che ha visti annegar? I miei
Accademia della crusca
