FIABE E LEGGENDE
partir, giuro a Dio! che darei mille scudi per impararlo anch'io.- Poi con voce più fioca, riprese: - Alla malora! Facciamo un po' di bene, almen
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adesso il mio pastrano... - Tu hai tutta quanta l'aurea latinità sul dosso!... Ma, dimmi,è anch'esso un classico questo bel nastro rosso ? - Ah! l’avevo
FIABE E LEGGENDE
repubblica come dorme! La sposa dell'Oceano stanotte si rifiuta all'amplesso, e il mar, senza rampogne, s'è addormentato anch'esso. Però veglian gli
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immobili affisan la lucerna, palpitante di fievoli raggi e morente anch'essa, sembra la arcana calma dell'infinito impressa. Oh quel raggio di sole, perché
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parlo adesso sul torbido canale pianse il passato anch'esso. E le quattro cariatidi curve sotto il balcone, e i putti che coll'ali sostengono il
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un sospiro, e una lacrima cadde. Oh anch'io piango,e vi ammiro, povere creature, olocausti d'amore! O lotte del pensiero, e vittorie del cuore