Elementi di genetica
. Così, dal punto di vista finalistico, la riproduzione trova la sua ragion d’essere. Se vogliamo tentare una interpretazione causale del processo
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Che si consideri un essere unicellulare, o un uovo di un essere pluricellulare, ci troviamo sempre di fronte a una particella d’una data sostanza
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Questa constatazione ha una grande importanza teorica: essa dimostra, insomma, che una serie di variabilità ottenuta dalla combinazione di un
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Talvolta però le azioni dei varî fattori si sommano. Il Nilsson-Ehle (1909-11) incrociando una razza di grano con cariossidi bianche con una razza
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risulta quindi una certa curva di variabilità, d’una certa ampiezza.
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2) La F 2 dimostra una variabilità molto maggiore della F 1. Le massime frequenze sono, anche qui, sui caratteri intermedi, ma l’ampiezza della curva
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così che si formano due classi di uova, una con 27 e una con 28 cromosomi. L’analogia col tipo Protenor è evidente; se indichiamo con Z l
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Se poi una donna daltonista sposa un uomo normale (cfr. 1°
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tarso delle zampe anteriori del maschio, di una serie di grosse setole Glutinose, che costituiscono una specie di pettine, il quale manca nella
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ad una di queste. La concordanza fra i dati della genetica e quelli della citologia appare, ancora una volta, manifesta e sorprendente.
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ibrido con una femmina recessiva; ché se si prende una femmina ibrida (Bb Vgvg), discendente da genitori
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Fig. 49. - Esempio di associazione e scambio di due caratteri associati al sesso. Incrocio fra una drosofila con ali ridotte (miniature) e occhi
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hanno una disposizione lineare e una posizione costante lungo i cromosomi, e se la percentuale di scambio è una misura della loro distanza reciproca
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una buona conferma alla prima ipotesi. Il Morgan, del resto, fa osservare che i valori delle percentuali di scambio non possono dare altro che una
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Ci si domanda quindi: 1) se il numero dei cromosomi è costante; 2) se i cromosomi hanno una individualità propria; 3) se vi è una continuità genetica
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Ma si sono trovate, nella Drosofila, condizioni di aploidia a carico di una sola coppia, che hanno fornito elementi preziosi per riconoscere in qual
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costituisce certamente una delle più brillanti conquiste della genetica in questi ultimi anni, e una delle più belle conferme della teoria
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La teoria del crossing-over ha ricevuto così una importantissima, fondamentale conferma, a cui se ne deve aggiungere una analoga ottenuta da H
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La rottura dei cromosomi (che si ottiene con una certa frequenza con l’azione dei raggi X) fra due loci noti permette di situare i loci dall’una e
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Un’altra serie di ricerche che pure parlano in favore di una trasmissione di caratteri ereditarî da parte del citoplasma è quella degli incroci fra
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degne di essere elevate al rango di specie. Ottenne così una razza nana (Oe. nanella), una gigante (Oe. gigas), una con le nervature delle foglie rosse
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in tutti i genomi aploidi studiati, di una data specie di cellule, per una determinata unità di tempo e a una determinata temperatura, e rimanendo
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è frazionata. Fra l’una e l’altra applicazione, se son fatte a intervalli sufficientemente ampi, avviene una sorta di regresso, una «restituzione
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Nel regno animale i casi simili sono molto più rari, oltre all’Ascaris e all’Artemia già ricordati, v’è una farfalla Solenobia triquetella di cui si
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poté distinguere una «linea germinale» dall’insieme delle cellule somatiche. Nell’uovo di Ascaris megalocephala, il verme intestinale del cavallo, ad
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Una critica delle teorie di Geddes e Thompson e una formulazione
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nel senso di una parentela, ossia di una comunanza di origine più o meno remota.
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Probabilmente, come spesso avviene in natura, v’è tutta una serie graduata di passaggi da una «totipotenza» completa delle cellule somatiche, che è
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La Dantchakoff (1936-38) ha poi elaborato una tecnica adatta a fare iniezioni di ormoni nel feto dei Mammiferi, e ha ottenuto, per azione dell’ormone
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. Tosto che questa è avvenuta, nell’uovo si inizia una serie di processi fisiologici e morfologici, che procedono senza interruzione, e che costituiscono
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Di una tignuola, Ephestia kühniella, si conoscono varie razze, studiate soprattutto da A. Kuhn e dalla sua scuola. Una razza con occhi neri (fattore
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Abbiamo già avvertito come la dominanza completa sia piuttosto un’apparenza, che una realtà: in pratica negli eterozigoti v’è sempre una condizione
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Un altro mutante analogo chiamato baroid, produce una minore riduzione dell’occhio ed è recessivo. Esso compare soltanto quando esiste una
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, deve prendere una posizione, sia pure provvisoria, di fronte al problema che ha appassionato più d’una generazione di biologi. Alla domanda se la
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Ma non è qui il luogo per una ricerca storica sull'evoluzionismo. Ci basti constatare il fatto: la sfiducia e lo scetticismo che s’ingenerarono e si
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fornisce alla specie una variabilità bruta, che può essere indirizzata verso una certa direzione della selezione. Se una specie è distribuita in
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cui può raggiungersi una distribuzione discontinua delle mutazioni in una popolazione, e quindi la formazione di razze. Questi meccanismi sono
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Ciò equivale a dire che, se una specie possiede un certo numero di coppie di geni «non fissati» cioè soggetti alla oscillazione suddetta, e se la
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suscettibile di analisi sperimentale, e dà una rappresentazione dinamica concreta dell’origine delle razze e delle specie, che ben si adatta ai
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La reazione per la determinazione degli agglutinogeni è abbastanza facilmente osservabile: se ad una goccia di sangue fresco si aggiunge una goccia
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Supponendo per esempio, che vi sia inizialmente in una popolazione l’1 % di deficienti, con una rigorosa selezione, il numero dei deficienti può
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Se prendiamo in esame una «popolazione» abbastanza numerosa, scelta a rappresentare la specie, o la razza, che vogliamo considerare, e misuriamo, P
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una curva (o poligono) di Gauss, che avrà una sua media caratteristica. La figura 10 rappresenta schematicamente questa condizione: in essa sono
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appartenenti alla linea A, otterrà una discendenza che presenta la media caratteristica di A, ma, se invece sceglie individui appartenenti alla linea
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Si possono trarre da tutti questi esperimenti alcune importanti conclusioni. Gli individui di una linea pura dimostrano, per ogni carattere, una
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Anche nelle specie in cui non è possibile la riproduzione agamica o l’autofecondazione, si è riusciti ad ottenere l’equivalente di una linea pura
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Notiamo, infine, che, selezionando varianti estremi, in una popolazione mista, si ha anche, quasi sempre, una regressione della media della
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Non si tratta dunque di eredità, ma di una infezione diretta.
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Talvolta gli eterozigoti manifestano una condizione intermedia, la quale si esplica però con una fusione meno completa, con una sorta di mosaico
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Fig. 21. – Incrocio fra una razza di Mirabilis jalapa con fiori bianchi e una con fiori rossi: gli eterozigoti hanno fiori rosa.
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