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(e condizione necessaria alla sua vita è di trovarsi immersa nel proprio citoplasma) produca delle sostanze che, diffondendosi nel citoplasma, gli
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riproduzione molto spiccia: il corpo di un individuo, a un certo momento della sua vita, si spezza in due, e ciascuno dei due pezzi continua a vivere e a
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CABPD = CCAABBPPDD), il che significa che la colorazione della sua pelliccia dipende da almeno cinque fattori.
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Il Morgan e la sua scuola, poi, hanno messo in evidenza numerosi fattori letali nel moscerino dell’aceto, Drosophila, che è l’animale meglio
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nucleare distribuita lungo il rosario e forse non uniforme nella sua composizione,
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Fig. 40. - Schema dell’eredità del carattere «occhi bianchi» e della sua interpretazione con la localizzazione del gene w nel cromosoma X. I
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Varie altre ne furono acquisite dipoi: fra esse ricorderemo ora, per la sua analogia con il caso precedente, il seguente studiato da L. V. Morgan
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separazione degli X e la sua magistrale elaborazione genetica e citologica ne fornirono la prima prova.
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alcuni Protozoi e nei Batterî non è stata finora descritta. La generalità della sua presenza è indizio sicuro della importanza che deve avere per la
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LA DROSOFILA E LA SUA ANALISI GENETICA. NOMENCLATURA E SIMBOLI
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Occorre perciò presentare al lettore il celebre moscerino e dir qualche parola sulla sua biologia e sui simboli adottati dai genetisti americani.
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basi della sua teoria della localizzazione dei geni nei cromosomi.
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Diciamo subito che la presenza di scambi nella femmina e la sua assenza nel maschio della Drosofila è un fatto assai misterioso, di cui è difficile
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Un quarto fattore, sempre del gruppo di quelli associati al sesso è y (yellow) recessivo, che determina il color giallo del corpo. La sua percentuale
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scuro normale. La sua percentuale di scambio con Bar è = 23 %.
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completamente studiata è il granoturco (Zea mais) ad opera specialmente di un botanico americano, R. A. Emerson e della sua scuola (Fig. 54).
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La teoria cromosomica ha trovato, fin da quando il Morgan e la sua scuola, nel secondo decennio di questo secolo, cominciarono ad elaborarla
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della sua larva e della sua ninfa, che sono così profondamente diverse. E così, allo stesso modo, un essere umano trasmette al figlio non solo quei
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sua scuola (A. Vecchi, A. Taibel, ecc.). Quelli fra i Mammiferi da diversi autori stranieri e da F. Cavazza. Ambedue gli autori italiani hanno
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via alla sua indagine metodica.
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immerso in un plasma estraneo non possa esplicare tutta la sua attività. Occorre sforzarsi sempre di ricomporre quella unità fisiologica che le necessità
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non solo per la sua razza, ma individualmente.
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grande autorità di G. Cuvier, che si dichiarò nettamente antievoluzionista. Fu soltanto cinquant’anni dopo (1859) che il Darwin pubblicò la sua
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seguito tale razza andò perduta, perché, introdotte le pecore Merinos, più pacifiche, veniva meno la sua ragion d’essere a scopo utilitario
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fondato su di una interpretazione che si rivelò errata, ma che trovò poi invece la sua giusta applicazione.
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Ancora una volta spetta al Morgan e alla sua scuola il merito di avere ben chiarito i concetti e di avere scoperto le vere mutazioni. Prima di lui
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dal Baur, e il granoturco (Zea mais) studiato da R. Emerson e dalla sua scuola. Ma si può dire che in tutte le specie di piante o di animali a cui è
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(elettroni secondarî) dotati di altissima velocità, a sua volta può, incontrandosi con altri atomi, espellerne un elettrone. Gli atomi privi di un elettrone
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Atomo in cui non v’è stata espulsione di un elettrone, ma un elettrone è stato condotto a rotare, nello stesso atomo, in un’orbita che non è la sua
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Lasciamo altre applicazioni della teoria, nonché le critiche che se ne possono fare e le difficoltà che si incontrano nella sua
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sua importanza per la costruzione delle carte citologiche ci siamo già occupati (pag. 205).
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La teoria cromosomica dell’eredità, e in particolare la sua applicazione alla determinazione del sesso, ha trovato acerrimi oppositori fin dal suo
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avvenire che persino le gonadi risentano la sua influenza, e si sviluppino quindi individui che sono geneticamente
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quella cromosomica, nel senso di Joyet-Lavergne. Se e come questa dipenda a sua volta da una precedente azione del nucleo, com’è dimostrato per la
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Di una tignuola, Ephestia kühniella, si conoscono varie razze, studiate soprattutto da A. Kuhn e dalla sua scuola. Una razza con occhi neri (fattore
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pelle, velocità di sviluppo, ecc.) determina dunque il colore degli occhi non già per la sua presenza nelle cellule di questi organi, ma attraverso la
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Proseguendo nella sua analisi, il Jucci vide che la permeabilità ghiandolare può essere precoce o tardiva: nel primo caso i pigmenti migrano in massa
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divengono simili a piccole ali. La sua manifestazione, allo stato omozigote naturalmente, è però molto variabile, perché può produrre la totale
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’ambiente esterno, anche dall’ambiente genotipico, e la sua variazione è indipendente dalla variazione della penetranza.
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fa sentire la sua influenza, può variare in presenza di altri geni. La selezione, in quanto agisce sui geni «modificatori», può perciò produrre
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In questi ultimi anni si è dimostrato che anche la posizione di un gene nel genoma può avere una notevole importanza sulla sua azione. È stato dato a
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Dobzhansky. Quest’autore ha egli stesso contribuito in modo molto efficace allo sviluppo di questo ramo della genetica, e alla sua trattazione ci atterremo
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Chiarugi, A. - La partenogenesi sperimentale nelle piante superiori e la sua importanza per le indagini sulla loro costituzione genetica. B. S. I
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Cap. XII - La drosofila e la sua analisi genetica. Nomenclatura e simboli.
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cap. XII. – La Drosofila e la sua analisi genetica. Nomenclatura
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una curva (o poligono) di Gauss, che avrà una sua media caratteristica. La figura 10 rappresenta schematicamente questa condizione: in essa sono
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ogni clone ha una sua media caratteristica, anche qui la selezione non riesce a spostarla. La discendenza dei plus e dei minus varianti, così come
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risultato positivo, almeno per alcune generazioni. In pratica, i risultati saranno diversi se la sua scelta cade sui rappresentanti dell’una o dell
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queste condizioni colpisce in modo particolare ogni singolo individuo, e la sua azione può essere intensificata o menomata da ciascuna delle altre
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quindi sul genotipo come una forza che deformi un corpo elastico, il quale riprende la sua forma tosto che quella forza cessi di agire, e si deforma
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