Elementi di genetica
Combinando le cinque categorie di fattori del colore su ricordati e i loro allelomorfi, semplici o multipli, si ottengono 128 genotipi (di cui 8 non
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È interessante osservare che simili analisi condotte su altri rosicanti (cavia, coniglio, ecc.) sebbene meno complete, hanno condotto a riconoscere l
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stabilito, cioè l’influenza delle cause esterne su materiale geneticamente omogeneo. Questa nuova causa è la combinazione di numerosi fattori mendeliani. Su
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1 combinazione su 64 possiede 6 fattori per il rosso
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1) Eredità intermedia alla F 1. Su questa, come sulle razze dei' genitori, agiscono, naturalmente, le condizioni esterne producendo modificazioni. Ne
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Furono poi ripetuti varie volte, con tecniche diverse e su animali diversi, ma sempre con risultati poco probativi. Lo stesso dicasi di altri
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Recenti ricerche, anche su altro materiale, sia animale che vegetale, hanno confermato, in linea di massima, la costanza della percentuale di scambio
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I fatti che abbiamo esposto si riferiscono quasi esclusivamente alla Drosophila melanogaster, le teorie che su di essi sono state costruite, invece
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Lo stesso avviene per le coppie Bb, Cc, Hh, Ii, LI, Mm, nell’esempio su riferito, e soltanto le coppie Dd, Le, Ff, Gg si scambiano realmente di posto.
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nelle cellule somatiche (peritoneo, sangue) di varî Anfibî urodeli, trovò valori distribuiti su di una curva di variabilità, fra i limiti 19 e 27, con
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, riferendosi questa volta direttamente al cromosoma, e segnando su di un suo disegno schematico i varî loci: queste care si chiamano citologiche (Fig. 62).
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La teoria dello scambio si basava originariamente su alcune osservazioni del Jannsens (1909) il quale, nei cromosomi degli Anfibî, e poi in quelli di
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eliminazione della cromatina paterna (♂) (da Thon Su, 1931).
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’embrione si forma su rami verdi, l’ovulo riceve nel proprio citoplasma soli cloroplasti verdi; se è su di un ramo bianco riceve soli cloroplasti
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Il Wettstein, considerando anche i risultati analoghi già ottenuti da Jones (1912), su Digitalis, da Renner e Kupper su Epilobium, ne concluse
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in natura. Su un totale di circa 50.000 individui, figli della Oenothera selvatica, comparvero circa 800 variazioni ereditarie (1,5%).
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, oltre al De Vries, varî altri studiosi, e specialmente il Bateson, avevano richiamato l’attenzione sulla variabilità discontinua, e su quelle che furon
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fondato su di una interpretazione che si rivelò errata, ma che trovò poi invece la sua giusta applicazione.
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anni di lavoro (dal 1922 ad oggi) su materiale diverso (per lo più su piante coltivate), alcune delle quali sono certamente delle mutazioni, nel senso
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(Bronstein), su un Ortottero, Apotettix (Nabours), su un Afide, Macrosiphum (Pirocchi, della scuola di Rina Monti), sul topo (Snell, Hertwig), sulla
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Garrett (1926) sull’azione dei sali di piombo e di manganese sulla colorazione di certe farfalle, quelli di Sacharoff (1932) su Drosofila, con lo jodio
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punto di vista genetico (è indispensabile condurli su linee pure), sia dal punto di vista dei processi fisici fondamentali che stanno loro a base.
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Il rapporto primario nell’uomo avrebbe un valore che varia — secondo diversi autori — da 116,4 a 108,2 maschi su 100 femmine.
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vien fatta ad uno stadio molto precoce, producendo una ferita superficiale su due embrioni e costringendoli poi a saldarsi, come fratelli siamesi. Le
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elementari, su cui la selezione non può più avere alcuna azione, e che si dimostrano perciò invariabili. Tali ricerche furono poi riprese da W. Johannsen
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Nei Mammiferi pure sono note le profonde modificazioni indotte dalla castrazione su parecchi caratteri secondarî, ad alcune delle quali s’è già
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Pelle di femmina trapiantata su maschio, ad es., forma penne con caratteri intersessuali, non già totalmente maschili.
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trapiantati su maschi non sempre vi si sviluppano come quelli provenienti da tessuti geneticamente maschili (A. W. Kozelka).
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fra le varie parti d’un organismo in formazione, e come, su questi problemi embriologici, sempre si innesti un problema genetico.
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Sempre su Ephestia poi il Kuhn e allievi sono riusciti a determinare,
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adattamenti; tralasciamo perciò la discussione di questi concetti generali, per rivolgerci alla biologia sperimentale, e domandarle quali dei metodi su
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Le basi genetiche finora conosciute su cui possono aver presa gli eventuali fattori esterni di evoluzione, sono quindi essenzialmente di due
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certa percentuale di mutazioni, e queste possono costituire la base su cui lavorano i fattori di evoluzione.
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specie originariamente estesa su di una area abbastanza
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Molti autori (L. Loeb, Maud Slye, Dobrovolskaia-Zavadzkaia, Lynch, Little, ecc.) hanno istituito ricerche in questo senso su varî vertebrati, e
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dispendio: sappiamo ora, per esempio, che la selezione praticata su di un genotipo omogeneo, su di una linea pura, non ha più effetto, e non
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Tchou Su. - Etude cytologique sur l’hybridation chez les Anoures. A. A. M. XXVII, 1931.
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Vecchi, A. - Osservazioni su gonadi di fagiane ibride sterili e mascolinizzate. R.A.L. (6) XXV, 1937.
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Arcangeli, A. - L’ermafroditismo negli Isopodi terrestri. Ipotesi sopra la natura e l’origine dello stesso e considerazioni su quello di altri
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Tchou-Su, 222, 413.
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Fig. 9. - Inanità della selezione praticata durante sei mesi su di un clone di Paramaecium. Scegliendo i plus varianti (a destra) o i minus varianti
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Anche l’azione dell’umidità atmosferica è ben conosciuta in alcuni casi. Molto dimostrativi sono gli esperimenti del Beebe su di un colombo americano
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Un ingegnoso apparecchio, che porta il nome del Galton dà una dimostrazione intuitiva del principio su enunciato (Fig. 15). È
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del genotipo su cui si opera non è accuratamente accertata con esperimenti preliminari, devono essere inesorabilmente scartati. E, viceversa, tutte
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degli ibridi, e la coesistenza di A e a è mascherata dalla dominanza di A su a.
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poliibridi, e, oltre a trarne conferme ai due principî su esposti, riuscì a stabilirne un terzo, pure fondamentale.
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Ora, trovate queste relazioni, e i principî su cui si basano, è facile estendere il mendelismo ai varî gradi di poliibridismo. Si osserva, infatti
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Come esempio di analisi statistica su caratteri frequenti, tali da poter permettere di giungere a conclusioni più sicure e in accordo con le formole
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Sarà opportuno perciò esaminare più profondamente i principî del mendelismo, su base critica e sperimentale.
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recessivo nella femmina. Alla F 2 si ottengono le seguenti proporzioni: 1 maschio privo di corna su 3 cornuti, e 1 femmina cornuta su 3 prive di
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