Elementi di genetica
dei rosicanti, e di varî altri mammiferi allo stato selvatico.
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colorazione tipica dei rosicanti, e di varî altri mammiferi allo stato selvatico. , o miocromogeno, che, in presenza di (7, condiziona la disposizione del
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vitali, perché il fattore Ay, allo stato omozigota, non è compatibile con la vita [cfr. §2 del capitolo seguente]).
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Quest’ultimo non è compatibile con la vita, allo stato omozigota, perché produce una forte anemia, che uccide i piccoli prima o poco dopo il parto.
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localizzati nello stesso punto del cromosoma, e ciò è stato infatti dimostrato (cfr. cap. XIII, § 4). È evidente che la presenza di una coppia di
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ma, nella massima parte dei casi, è stato giuocoforza rimanere nel campo dell’ipotesi, senza la possibilità di un controllo rigoroso, come si è
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Si è constatato che vi sono fattori letali dominanti (es. caso dei topi) e recessivi (es. Pelargonium), e, come si è visto, allo stato eterozigote
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nelle numerose ibridazioni interspecifiche (cfr. cap. XV) che sono state eseguite in varî luoghi da quell’epoca in poi, è mai stato accertato alcun
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Il fenomeno che è stato indicato con questo nome è invece ben sicuro, ma oggi non suscita più l’interesse che presentava nei primi tempi, perché è
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Anche questo nome è sconsigliabile, perché è stato usato come sinonimo di anfiaster, o duplice astrosfera.
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Giunti ai poli i cromosomi si arrestano e formano la figura conosciuta col nome di diaster Anche questo nome è sconsigliabile, perché è stato usato
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Uno dei più belli e completi di questi processi è stato accuratamente studiato da C. Artom e si riferisce a un Crostaceo Fillopode,
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Il meccanismo che consente che la diploidia (o la poliploidia) venga raggiunta da un sol gamete, senza fecondazione, è stato oggetto di lunghe
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due cromosomi omologhi, per avere una semplice e chiara interpretazione morfologica del mendelismo. È stato questo, di certo, uno dei più brillanti
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) fu trovato anche nel maschio un omologo di X, generalmente diverso per dimensioni e per forma, che è stato indicato con Y. Il maschio possiede lo
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Nell’uomo I’Enriques cita un caso di eredità olandrica: « è stato descritto (Schofield, 1921) un albero genealogico riguardante una piccola
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soli 8 cromosomi allo stato diploide, facilmente individuabili per le notevoli differenze di forma e dimensione (Fig. 47).
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ricerca fisiologica, ma non era ancora stato oggetto di ricerche genetiche. In quell’anno Th. H. Morgan pubblicò il suo primo contributo sull’eredità
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è stato che — se anche le percentuali di scambio possono alquanto variare per diverse cause, e non
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lontano. A questo fenomeno è stato dato il nome di interferenza.
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animali e di piante hanno rivelato notevoli e profonde analogie con quanto è stato scoperto nella Drosophila. Fra le piante la specie che è stata più
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vedere ora fino a che punto esse trovino conferma in altri organismi; ma è necessario dire subito che nessun altro animale, o vegetale, è stato
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Uno dei cardini della teoria cromosomica è costituito dall’ipotesi che l’assetto cromosomico, allo stato diploide, sia formato da coppie di cromosomi
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maturazione degli elementi germinali, cioè la meiosi. E ciò è stato verificato sperimentalmente in tutti i casi studiati: lo scambio di fattori
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Ma il metodo più utile è quello che si vale di un’altra anomalia cromosomica, alla quale è stato dato il nome di perdita (deletion) che è pur essa
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Incroci fra specie diverse di animali e di piante furono eseguiti da molti biologi premendeliani, ma soltanto in tempi recenti il problema è stato
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genotipo non è stato purificato e stabilizzato con opportuna selezione, eterozigoti per moltissimi caratteri, così che alla F1 possono formarsi le
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Poiché fra i fattori ve ne sono certamente che, allo stato omozigote, determinano indebolimento, o sviluppo meno rigoglioso, si comprende come l
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è stato fatto per molti di essi, ha messo in evidenza che in generale si riconosce, negli ibridi interspecifici, la segregazione mendeliana. Così, per
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I! reincrocio è stato largamente praticato nei casi di sterilità di un sesso. Si sono ottenuti resultati varî: per lo più una miscela di individui
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Innanzi tutto si è riconosciuto che le mutazioni si producono sempre allo stato eterozigote, cioè in uno solo dei due geni allelomorfi, e ciò
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Una questione di grande importanza teorica è se la mutabilità delle specie allevate o coltivate sia maggiore di quella delle specie allo stato
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vantare di essere stato oggetto di una simile accurata ed estesa indagine.
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le specie finora osservate, sia allo stato naturale, che in domesticazione.
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Atomo in cui non v’è stata espulsione di un elettrone, ma un elettrone è stato condotto a rotare, nello stesso atomo, in un’orbita che non è la sua
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atomi subiscano uno spostamento e raggiungano un altro stato di equilibrio. Questa ipotesi può essere saggiata in varî modi, e le ricerche future diranno
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Riassumendo: esistono delle variazioni spontanee, che si producono con una certa frequenza negli animali e nelle piante, in natura come allo stato
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Lo stato triploide, e, più generalmente, perissoploide, è per
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ricerca citologica, di avere 28 cromosomi (la lamarckiana ne ha 14) allo stato diploide e 14 allo stato aploide. In Datura stramonium furono trovati da
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Tutto il ragionamento del Goldschmidt, è stato obiettato, non è che una descrizione dei fatti osservati, espressi in termini numerici; come
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Un altro caso simile è stato descritto in un Emittero Membracide americano, Thelia (Kornhauser, 1919) le cui larve sono parassitate dall’Imenottero
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) secondo che il tempo di permanenza sulla proboscide è stato più o meno lungo (A, circa 1/4 della grandezza naturale; B-H, ingr. di circa 15 diam.; sec
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A questo indirizzo della genetica è stato dato il nome di Fenogenetica (V. Haecker), a cui è forse da preferire l’appellativo di Fisiogenetica, o
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a cui quei caratteri, quelle proprietà allo stato potenziale, siano legati. La domanda si può dunque precisare: quale parte delle cellule germinali
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In questi ultimi anni si è dimostrato che anche la posizione di un gene nel genoma può avere una notevole importanza sulla sua azione. È stato dato a
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Distinto il fatto storico della evoluzione, che «la scienza ha assodato con quanta sicurezza è possibile accertare un fatto che non è stato
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È di per sé evidente che mutazioni dominanti, in quanto si manifestano nel fenotipo anche allo stato eterozigote (ricordiamo che le mutazioni
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quindi non solo morfologica, ma fisiologica) anche allo stato eterozigote, possono subito andar soggette al vaglio della selezione, ed essere quindi
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« Dei numerosi esperimenti eseguiti — dice il Mendel nella introduzione al suo lavoro, riferendosi ai suoi predecessori — nessuno è stato abbastanza
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È questa, allo stato attuale delle conoscenze, l’unica giustificazione scientifica della condanna del matrimonio consanguineo. La consanguineità
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