Elementi di genetica
, si continuano, fino a un certo punto inalterati, attraverso il tempo, per quella singolarissima facoltà, una delle più caratteristiche degli esseri
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cadere in una concezione troppo semplicista della costituzione degli organismi e della eredità, simile a quella della teoria delle gemmule del Darwin
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Un altro esempio di analisi del patrimonio genetico è dato da quella eseguita dal Baur in una pianta, la Bocca di Leone, Antirrhinum majus.
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Abbiamo dunque riconosciuto un’altra causa di variazione, che per i suoi effetti fenotipici globali non differisce da quella che già avevamo
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di variabilità è molto più grande, perché v’è una variabilità genetica, oltre a quella somatica.
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, una a pannocchia corta e tozza, l’altra a pannocchia lunga. Si vede la variabilità delle razze parenti, quella della F 1 e quella della F 2 e l’effetto
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condizioni del nucleo, talché si può distinguere una fase aploide (aplofito) e una diploide (diplofito). La prima è quella che forma i gameti (gametofito
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La fecondazione delle Fanerogame angiosperme è dunque alquanto diversa da quella delle altre piante e degli animali, perché in essa avvengono due
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caratteri ora analizzati, anche per la colorazione del corpo. Vi sono razze con colorazione normale, come quella delle drosofile selvatiche, e razze
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cromosoma, si sono potute disegnare delle «carte cromosomiche» (chromosomic maps), di cui la più completa è quella della Drosophila melanogaster (Fig. 52). Da
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Stabilita una carta cromosomica come quella rappresentata in Fig. 52, diviene facile trovare la posizione di ogni altro gene il cui locus sia ancora
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Si è visto che le distanze segnate nella «carta statistica» (come si chiama quella ottenuta in base alla frequenza di scambio
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diversa da quella delle strie acromatiche (Caspersson, 1936; Barigozzi, 1937).
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numerosissime coppie di caratteri allelomorfi, e per ciascuna di queste vale la regola della dominanza o quella della fusione. Nel complesso risulta un
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combinazioni più varie. Se i genitori fossero omozigoti per tutti i caratteri, la combinazione possibile alla F1 sarebbe una sola, quella eterozigote per tutti
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della sierosa, cioè di quella membrana
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di quella della razza destrorsa.
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F3 compare la segregazione mendeliana: 3 uova scure su 1 chiaro. La spiegazione è la stessa che per le uova di Limnaea: le uova sviluppano quella
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corrispondentemente. Non si può parlare di una vera e propria eredità citoplasmatica indipendente da quella nucleare.
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immerso in un plasma estraneo non possa esplicare tutta la sua attività. Occorre sforzarsi sempre di ricomporre quella unità fisiologica che le necessità
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La definizione che si dà oggi delle mutazioni è alquanto diversa da quella del De Vries, perché si è visto che ve ne sono parecchie di minima entità
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si è suddiviso in molte cellule) e si producono in una sola cellula, l’organismo appare come un mosaico, in cui solo le cellule discendenti da quella
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Un’altra serie poliploide, anche più numerosa è quella delle rose (n = 7), in cui si conoscono specie diploidi (2 n = 14) diploidi (21) tetraploidi
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Fig. 98. - In alto, ginandromorfo quasi perfettamente bilaterale di Morpho rhetenor: la parte sinistra, azzurra, è maschile, quella destra, gialla e
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quella cromosomica. Ma tutte, o lasciano insoluto il problema vero dell’origine di tali differenze fisiologiche e quindi della sessualità (e perciò
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delle cellule e cromosomi interi) da quella somatica (cellule a cromosomi frammentati).
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rispetto al numero degli autosomi è quella che determina il sesso mentre la presenza del cromosoma Y non
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fra varie razze di Rana temporaria. L’interpretazione del Witschi è sostanzialmente analoga a quella del Goldschmidt.
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influenza reciproca; nelle rane v’è una parziale influenza della gonade maschile a danno di quella femminile; negli Urodeli si ha l’effetto più
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quella cromosomica, nel senso di Joyet-Lavergne. Se e come questa dipenda a sua volta da una precedente azione del nucleo, com’è dimostrato per la
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quella dei Vertebrati.
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differente da quella della femmina: il portamento altero, vivace; l’indole battagliera. Nella gallina là cresta è meno sviluppata e floscia, i bargigli
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Questo ramo della genetica considera quindi tutta quella complessa e meravigliosa sequenza di avvenimenti che si compiono da quando l’uovo è
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Così per esempio, quando un uovo si divide in due, ognuno dei nuclei dei due primi blastomeri riceverà soltanto i determinanti di quella metà del
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determinanti di quella parte d’embrione a cui
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Certo siamo ancora ben lontani dal conoscere, anche solo in qualche caso, i primi gradini di quella serie di reazioni che conducono all
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Una definizione dinamica, in termini evoluzionistici, è quella proposta dal Dobzhansky (1935) che considera la specie come quello «stadio del
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due. Quest’ipotesi darebbe ragione della frequenza dei varî gruppi molto meglio di quella delle due coppie di allelomorfi (ipotesi di V. Dungern e
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rimanere intima e profonda, non soltanto per quella comunanza essenziale di problemi e di indirizzi, a cui abbiamo dianzi accennato, ma anche perché tanto i
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maggiore li numero delle classi) tanto più gli angoli del poligono divengono smussati, e il poligono tende a trasformarsi in una curva, come quella
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interpretazione diversa da quella data dal Galton. La seconda «legge» è un’ipotesi, che non è affatto dimostrata, né coerente con i fatti che furono scoperti
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(a sinistra) si ottiene sempre una popolazione simile a quella da cui si è partiti (sec. Jollos). ;
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quella degli individui medi, dà sempre popolazioni la cui statura (se questo è il carattere esaminato) oscilla intorno alla stessa media tipica della
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esistono, e l’azione di ciascun singolo fattore di variabilità coopera con quella di ogni altro, sommandosi od elidendosi, a seconda che agisca nello
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quindi sul genotipo come una forza che deformi un corpo elastico, il quale riprende la sua forma tosto che quella forza cessi di agire, e si deforma
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muscolatura da atleta, così come i figli di un pianista o di un violinista non nascono con la «scienza infusa», cioè provvisti di quella abilità tecnica
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Si può quindi definire la modificazione durevole come quella variazione indotta, non genotipica, che vien trasmessa per un certo numero di
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numerose, sia nella linea maschile, come in quella femminile. E precisamente, i gameti degli ibridi saranno:
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specie umana è molto inferiore a quella delle piante e degli animali che abitualmente servono per la sperimentazione genetica, è necessario
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La più semplice spiegazione della dissociazione o segregazione della discendenza degli ibridi è quella della purezza dei gameti, come già aveva
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