Elementi di genetica
Il Cuénot ne ha recentemente (1928) riassunti i risultati in un lavoro di sintesi.
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cioè una pezzatura o macchiettatura: ne sono stati riconosciuti due:
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1) Eredità intermedia alla F 1. Su questa, come sulle razze dei' genitori, agiscono, naturalmente, le condizioni esterne producendo modificazioni. Ne
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, o minimo, numero di fattori è assai piccolo: su 4096 individui, la teoria ne prevede uno solo con la statura della razza nana e uno con la statura
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conosciuto dal punto di vista genetico, e molti se ne conoscono anche negli uccelli, nei Mammiferi, e nell’uomo (idiozia amaurotica, Ichthyosis congenita
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Fig. 35. - Continuazione della figura precedente. Fecondazione e combinazioni che ne risultano.
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sperimento dimostra che tutti i figli, maschi e femmine, hanno occhi normali, se ne conclude che il carattere «occhi normali» domina sull’allelomorfo «occhi
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Varie altre ne furono acquisite dipoi: fra esse ricorderemo ora, per la sua analogia con il caso precedente, il seguente studiato da L. V. Morgan
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separazione degli X e la sua magistrale elaborazione genetica e citologica ne fornirono la prima prova.
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Boveri (1902), ampiamente esposta in Barigozzi (1937), se ne hanno oggi molte altre, in parte già esposte nel capitolo precedente, e in parte riferite nei
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incontrate, altre ne esporremo in seguito, nel capitolo sulle mutazioni. Qui ricordiamo quelle che più si prestano a dimostrare i varî asserti della teoria
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La teoria del crossing-over ha ricevuto così una importantissima, fondamentale conferma, a cui se ne deve aggiungere una analoga ottenuta da H
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normali, e che spiega alcuni casi di fenotipo a mosaico, o variegato. Per quanto finora si sa, non è molto frequente né così regolare come lo scambio
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Poiché fra i fattori ve ne sono certamente che, allo stato omozigote, determinano indebolimento, o sviluppo meno rigoglioso, si comprende come l
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non si vedono né nell’una né nell’altra delle due specie parenti. Uno dei casi più notevoli è quello descritto da Harrison (1916). Lycia hirtaria e
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(tranne quelli in cui si produce un nuovo assetto cromosomico stabile, ad es; per tetraploidia), invece, è dimostrato con sicurezza, né nelle piante né
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Casi simili non sono molto frequenti, né bene accertati come questo. Presentano però un grande interesse teorico e pratico, e sarebbe opportuno che
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compiute; ne riferiremo perciò soltanto alcune conclusioni, preliminari, in attesa di ulteriori conferme.
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Nessuna persona di buon senso può sostenere — né ha mai sostenuto — tale opinione, contro la quale quindi i sostenitori della eredità citoplasmatica
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ereditarî. Come si vede sono ancora insufficienti per poterne trarre conclusioni definitive. Se ne possono tuttavia trarre alcune considerazioni non prive
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. Nella Drosofila e in altri animali non domesticati, non esistono in natura razze distinte — o ne esistono poche — mentre numerosissime ne sono comparse
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Quanto alla natura dei caratteri mutanti, si deve dire che la maggior parte delle mutazioni sono recessive, ma ve ne sono anche
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Lasciamo altre applicazioni della teoria, nonché le critiche che se ne possono fare e le difficoltà che si incontrano nella sua
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come mezzo di ricerca, non ne hanno altrettanta dal punto di vista della formazione di specie nuove.
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Il problema della determinazione del sesso è uno dei più antichi della biologia. Ne discussero già i primi medici e biologi greci e in seguito, in
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non è applicabile né al caso della Lymantria, né a quello della Bonellia (V. oltre).
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L’autore stesso ne tentò una generalizzazione col nome di Physiologische Theorie der Vererbung.
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una critica serrata, affermando che essa non è applicabile né al caso della Lymantria, né a quello della Bonellia (V. oltre). (1).
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, anziché testicolare. Tuttavia è certo che né la castrazione né la rigenerazione di gonadi del sesso opposto sono condizioni necessarie per l’inversione
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riproducendosi, di trasmettere ai discendenti i propri caratteri, che non quelli che ne sono privi.
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accennato. Molte ricerche ne hanno dimostrato il meccanismo ormonico. Anche certi fenomeni ciclici, come la
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Daremo alcuni pochi esempî (né molti ve ne sarebbero) per illustrare queste ricerche e i loro principali risultati.
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apre all’indagine, il quale già ha dato alcuni buoni frutti, e più ne darà se sarà metodicamente esplorato. Si può prevedere che, in virtù di queste
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Non si insisterà mai troppo sulla necessità di prendere tutte le misure possibili per evitare gli errori in cui si può facilmente cadere, né si
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scientifica, e la tecnica del miglioramento delle razze ne ritraggono sono di grande valore per ambedue questi rami dell’attività umana.
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ne conoscesse il vero meccanismo, o di quelli, come la produzione sperimentale di mutazioni, che sono stati scoperti recentemente, ha recato enormi
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Resumptio Genetica (ed. M. Nijhoff, L’Aja), dal 1926; elenca tutti i lavori, e molti ne recensisce, di genetica ed eugenica.
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anche queste esprimere con numeri, il che ne renderebbe più facile lo studio. Fermiamoci dunque sulle prime (caratteri quantitativi) avvertendo che anche
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Contrariamente a quanto è affermato in varî testi, già il Darwin s’era accorto che non tutte le variazioni sono ereditarie, e ne aveva distinte
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conoscenze della fisiologia, né di per sé sufficiente.
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interpretazione diversa da quella data dal Galton. La seconda «legge» è un’ipotesi, che non è affatto dimostrata, né coerente con i fatti che furono scoperti
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animali e piante. Né sono esclusi i caratteri fisiologici, che dimostrano pur essi un modo di comportarsi del tutto simile a quelli morfologici.
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Abbiamo così passato rapidamente in rassegna alcune delle cause che possono indurre sensibili variazioni su di un dato genotipo; molte altre ne
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Ne risulteranno dunque le combinazioni seguenti:
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AB, Ab, aB, ab Se tali gameti possono combinarsi, alla fecondazione, secondo tutte le possibilità, ne risultano 16 combinazioni, come si vede
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È facile vedere che gli ibridi formano in questo caso otto categorie di gameti, e che le combinazioni devono pertanto essere 64. I fenotipi che ne
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Se si tratta di un carattere raro l’individuo che ne è affetto è presumibilmente un eterozigote Aa che, coniugandosi con un omozigote recessivo, cioè
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che, fra le coppie considerate come pp x pp perché hanno avuto solo figli celesti, se ne siano comprese alcune che siano in realtà Pp x pp, ma che
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mentre le Suffolk ne sono prive. Incrociate, in qualsiasi senso, danno figli (F 1) cornuti se maschi, privi di corna se femmine. Il carattere
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La Genetica è scienza di moda; molti ne parlano e molti ne ammettono l'importanza fondamentale nelle discipline biologiche; non è peraltro sicuro che
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