Elementi di genetica
un carattere.
Pagina 103
Elementi di genetica
Perciò il fatto che, considerando un carattere, ne constatiamo il suo comportamento mendeliano, non ci autorizza di per sé a concludere che esso è
Pagina 104
Elementi di genetica
diversi nella determinazione di un sol carattere. Se, spesso, l’analisi dimostra in modo molto evidente la corrispondenza fra un carattere e una unità
Pagina 105
Elementi di genetica
consiste nella necessità della coesistenza di due fattori per ottenere il carattere «colore».
Pagina 109
Elementi di genetica
carattere. Si dice che il fattore che maschera, o impedisce l’effetto, è epistatico sull’altro, che dicesi ipostatico.
Pagina 109
Elementi di genetica
possono sommarsi o elidersi, alla determinazione di un sol carattere.
Pagina 113
Elementi di genetica
atavismo, epistasi, ecc.) e, infine, che le combinazioni dei varî fattori che, per lo più, influenzano uno stesso carattere, danno una vasta gamma di
Pagina 115
Elementi di genetica
nella Drosofila, il carattere «ocelli bianchi», w, è allelo di W, «occhi rossi normali»; il carattere «occhi color eosina» we, è pure allelo di W, e
Pagina 115
Elementi di genetica
Gli alleli multipli (da non confondersi con i fattori multipli (polimeria, V. cap. VIII, § 1) che pure influenzano uno stesso carattere, ma non sono
Pagina 115
Elementi di genetica
Abbiamo finora descritto esempî di fattori che influenzano diversamente uno stesso carattere, e i cui effetti possono interferire in vario modo. Ma
Pagina 116
Elementi di genetica
Tabella V. - Eredità del carattere «lunghezza della pannocchia» nel granoturco (sec. East, da Goldschmidt)
Pagina 121
Elementi di genetica
Un carattere che è sicuramente dipendente da numerosi fattori è la statura, e ciò non sorprende anche considerando, da un punto di vista fisiologico
Pagina 121
Elementi di genetica
Poiché il carattere «normale» è dominante, la drosofila ibrida sviluppa ali normali. Quando essa porta a maturazione i gameti, i due cromosomi II
Pagina 148
Elementi di genetica
figli maschi normali e femmine portatrici del gene «occhi bianchi» in uno solo dei cromosomi X, cioè eterozigote per quel carattere. Poiché lo
Pagina 158
Elementi di genetica
Fig. 40. - Schema dell’eredità del carattere «occhi bianchi» e della sua interpretazione con la localizzazione del gene w nel cromosoma X. I
Pagina 159
Elementi di genetica
Anche l’ultima previsione che si può fare, che accoppiando maschi e femmine affetti dal carattere «occhi bianchi» nascano tutti figli con occhi
Pagina 160
Elementi di genetica
femminile eterozigote (farfalle, uccelli). Qui dunque l’eredità è trasmessa dai maschi, che sono più raramente colpiti dal carattere. Uno degli
Pagina 163
Elementi di genetica
colore unito, per esempio nero. Il carattere «striatura» domina sulla tinta unita.
Pagina 164
Elementi di genetica
Ricordando che i cromosomi sessuali nel pollo sono ZZ nel maschio e ZO nella femmina e indicando con un apice (Z') lo Z portatore del carattere
Pagina 164
Elementi di genetica
figli tutti striati, per la dominanza del carattere «striatura».
Pagina 165
Elementi di genetica
portano i fattori di qualche carattere, questi
Pagina 165
Elementi di genetica
legata al sesso del carattere white eye (occhi bianchi). D’allora in poi la Drosofila divenne l'oggetto di ricerca preferito dai genetisti, e le
Pagina 172
Elementi di genetica
prima mutazione osservata, white, era un maschio portatore di tal carattere nel cromosoma X. Isolato e fatto accoppiare con individui normali, diede luogo
Pagina 173
Elementi di genetica
L’interpretazione di questi casi non è facile: possono intervenire talvolta fattori di carattere puramente meccanico, come la difficoltà di
Pagina 233
Elementi di genetica
di ramo verde o bianco, i discendenti sono tutti variegati, come la madre. L’eredità di questo carattere è puramente materna; ma altri caratteri che
Pagina 238
Elementi di genetica
Fig. 78. – Schema della cosiddetta eredità materna negli incroci di Toyama; gli omozigoti per il carattere «sierosa pigmentata» sono in nero, gli
Pagina 240
Elementi di genetica
con le gambe corte, e, selezionando, poté estrarre una razza stabile dotata di quel carattere, alla quale fu dato il nome di Ancon (figura 79). In
Pagina 250
Elementi di genetica
hanno la stessa forma). La forma è pressoché eguale, ma la larghezza delle strisce nere è maggiore nella femmina; questo carattere non è influenzabile
Pagina 327
Elementi di genetica
influenzare più d’un carattere, e che quel carattere
Pagina 342
Elementi di genetica
alla realizzazione del carattere (Fisiogenetica); l’altro nello studiare i modi di manifestazione del gene in varie condizioni esterne, l’eventuale
Pagina 342
Elementi di genetica
Si è già detto anche (pag. 106), come lo stesso fenotipo può essere determinato da diversi geni. Valga ad esempio ancora un carattere: «setole
Pagina 348
Elementi di genetica
effetti sensibili sulla frequenza di manifestazione (penetranza) sulla intensità (espressività) di un carattere e sul campo d’azione di un gene.
Pagina 350
Elementi di genetica
Si vede da questo esempio come un carattere fisiologico, studiato geneticamente, possa condurre a risultati di notevole valore teorico e pratico.
Pagina 386
Elementi di genetica
’ambiente sulla variabilità somatica. — § 6. Carattere e norma di reazione.
Pagina 39
Elementi di genetica
Journal of Heredity (ed. The American Genetic Association, Washington), dal 1909; pubblica articoli di carattere riassuntivo e divulgativo.
Pagina 398
Elementi di genetica
Carattere, 103.
Pagina 438
Elementi di genetica
§ 6. - Carattere e norma di reazione 53
Pagina 448
Elementi di genetica
quella degli individui medi, dà sempre popolazioni la cui statura (se questo è il carattere esaminato) oscilla intorno alla stessa media tipica della
Pagina 50
Elementi di genetica
Si possono trarre da tutti questi esperimenti alcune importanti conclusioni. Gli individui di una linea pura dimostrano, per ogni carattere, una
Pagina 51
Elementi di genetica
§ 6. - Carattere e norma di reazione.
Pagina 59
Elementi di genetica
Per esempio, nel caso dell’incrocio fra piselli alti e piselli nani, indichiamo con A il fattore del carattere «caule lungo» e con a il suo
Pagina 78
Elementi di genetica
un carattere di un genitore (es. giallo) s’è accoppiato con un carattere dell’altro (es. grinzoso).
Pagina 80
Elementi di genetica
I figli privi di quel carattere, sposati con individui parimenti privi, daranno tutti discendenti normali. Quelli che invece ne sono provvisti
Pagina 88
Elementi di genetica
Se si tratta di un carattere raro l’individuo che ne è affetto è presumibilmente un eterozigote Aa che, coniugandosi con un omozigote recessivo, cioè
Pagina 88
Elementi di genetica
Se il carattere è raro, tale contingenza si verifica però difficilmente.
Pagina 88
Elementi di genetica
carattere, ma che non lo manifestano. In tal modo può determinarsi qualche combinazione omozigotica. Il carattere può così rimanere latente per
Pagina 88
Elementi di genetica
Se per esempio osserviamo che un carattere si presenta in tutte le generazioni, senza saltarne alcuna, e compare nella metà o nei 3/4 dei figli
Pagina 88
Elementi di genetica
Il matrimonio di due eterozigoti lascia prevedere 1/4 dei figli provvisti del carattere, 2/4 eterozigoti (portatori) e 1/4 privi:
Pagina 89
Elementi di genetica
In conclusione si può ritenere che il carattere «occhi bruni» domini sul carattere «occhi celesti» e che il colore degli occhi dipenda da una sola
Pagina 91
Elementi di genetica
mentre le Suffolk ne sono prive. Incrociate, in qualsiasi senso, danno figli (F 1) cornuti se maschi, privi di corna se femmine. Il carattere
Pagina 95