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indipendenti, in modo che ripugna al buon senso.
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Fig. 26 – Schema dell’incrocio fra due razze di Lathyrus con fiori bianchi. Nella F2 le caselle corrispondenti al fenotipo sono tratteggiate
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Fig. 27. – Esempio di epistasi. Schema dell’incrocio fra polli di razza Livorno bianca e Wyandotte bianca. Le caselle corrispondenti al fenotipo
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fenotipi che si ottengono, se ne ricava una serie di variabilità continua, dal bianco puro, al giallo più o meno intenso, al rosso giallastro, al rosa
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Anche in questo caso, come per i batterî, i figli debbono necessariamente somigliare al genitore perché essi sono il corpo stesso del genitore, e
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nei cromosomi che hanno forma di V l’allontanamento si inizia al vertice dell’ansa. È probabile che alcune fibre citoplasmatiche, che si formano
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Non è ancora ben sicuro se l’uomo appartenga al tipo Protenor o al Lygaeus. Secondo Winiwarter (1912) e Oguma (1937 vi sarebbero 47 cromosomi nel
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§ 1. – L’eredità associata al sesso.
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L’EREDITÀ ASSOCIATA AL SESSO E L’ASSOCIAZIONE DEI FATTORI
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§ 1. L’eredità associata al sesso. — § 2. Eredità diaginica. — § 3. Eredità
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legata al sesso, o associata al sesso (sex linked, degli americani). Ciò non significa che i caratteri in parola si manifestino sempre in un sol sesso
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caratteri associati al sesso allelomorfi normali
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La teoria può essere sottoposta al controllo, e questo può essere di duplice natura, genetico e citologico. Nelle femmine a occhi bianchi
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Occorre perciò presentare al lettore il celebre moscerino e dir qualche parola sulla sua biologia e sui simboli adottati dai genetisti americani.
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tendente al rosso, e l’addome più chiaro, con strisce nere trasversali. L’occhio è di un color rosso cinabro, le due ali trasparenti e quasi incolore
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Fino al 1910 questo minuscolo insetto non aveva titoli di speciale benemerenza per le scienze biologiche: era servito per qualche
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Il secondo modo è il più usato nella genetica della Drosofila. Noi ci atterremo di prevalenza al primo, per maggiore semplicità e chiarezza.
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nella F2, al rapporto del monoibridismo. Considerando le due coppie insieme (diibridismo), si vede che la F1 è composta d’individui tutti eguali
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Un altro fattore legato al sesso è fu (fused), che produce una fusione parziale delle venature delle ali: la percentuale di scambio fra B e fu, è, in
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Un quarto fattore, sempre del gruppo di quelli associati al sesso è y (yellow) recessivo, che determina il color giallo del corpo. La sua percentuale
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È certo però che siamo ben lungi dal possedere una documentazione esauriente per altre specie oltre alle cinque di Drosophila (cfr. figura 55) al
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quali uno, breve, poteva corrispondere al piccolo
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arguire, e che potremo dimostrare in seguito: l’apporto dei caratteri ereditarî paterni al nuovo organismo nascituro.
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al suo sviluppo, così avvenga anche per gli altri caratteri che appaiono trasmessi per via citoplasmatica.
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Ancora una volta spetta al Morgan e alla sua scuola il merito di avere ben chiarito i concetti e di avere scoperto le vere mutazioni. Prima di lui
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mutazioni: Drosofile tenute al freddo (a 19°) hanno una frequenza di mutazioni molto minore delle Drosofile tenute al caldo (27°).
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Fig. 89. - Schema illustrante i vari tipi di mutazioni. A, mutazioni geniche: mutazione dell’allelo dominante A al recessivo a, dell’allelo recessivo
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curiosità al libro di Y. Delage, dove sono ampiamente riassunte e commentate.
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«deboli» e «forti». La Fig. 96 rappresenta un fenomeno analogo in una Spirogyra dioica, dove il filamento B funziona da maschio rispetto al filamento A e
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avviene l’inversione, ed è tanto più precoce quanto più l’andamento delle reazioni del fattore del sesso opposto al primitivo è accelerato rispetto
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non è applicabile né al caso della Lymantria, né a quello della Bonellia (V. oltre).
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vertebrati) all’epidermide e al sistema nervoso, il cui abbozzo, dapprima superficiale, poi si invagina e viene ricoperto dell’epidermide; il mesoderma
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finale e più difficile della genetica, intorno al quale fervono oggi le ricerche.
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Da questi brevi cenni si vede come il genetista possa fornire al legislatore elementi preziosi per lo svolgimento di un programma eugenico, e come
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riferimento al biotipo diploide partenogenetico di Séte. M. A. /., II, 1931.
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Cap. XI - L’eredità associata al sesso e l’associazione dei fattori.
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— associati al sesso, 157.
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Eredità associata al sesso, 157.
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§ 1. - L’eredità associata al sesso 157
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cap. XI. – L’eredità associata al sesso e l’associazione dei fattori 157
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Si potrà giungere così a separare le varie linee pure, dopodiché la selezione rimarrà senza effetto. Proprio come accadde al Jordan e al Vilmorin.
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Insomma, ciascuna delle coppie di allelomorfi si comporta, nell’eredità, come se l’altra non esistesse. Estendendo questa conclusione anche al
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la una casella N. 16 al fenotipo con i due recessivi (piselli verdi e angolosi).
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le tre caselle N. 11, 12, 15, al fenotipo con il dominante dell’altra coppia (piselli verdi e tondi);
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le tre caselle N. 6, 8, 14 al fenotipo con il dominante di una coppia (piselli gialli e angolosi);
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le nove caselle N. 1, 2, 3, 4, 5, 7, 9, 10, 13 corrispondono al fenotipo con due dominanti (semi gialli e tondi);
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La legge dell’indipendenza si estende anche al caso dei tri-ibridi, cioè ad incroci che possono essere rappresentati dalla formula ABC x abc = AaBbCc.
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Si deve bene intendere che il termine di fusione si riferisce soltanto al fenotipo, e non al genotipo, è un fenomeno puramente
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dal sesso», o «invertita col sesso» con quelli di eredità «associata al sesso» di cui tratteremo in seguito.
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organicamente i principi e gli scopi di questa disciplina, ho consigliato al mio Aiuto, prof. G. Montalenti, di raccogliere e pubblicare le lezioni del corso di
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