EH!La vita...(Novelle)
colà, essi avevan dovuto adattarsi a quelle conversazioni notturne, tremando sempre di essere scoperti; spesso, come quella nottata, col vento che
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m'irrita, m'indispone. Il bello è che la signorina se ne sta a casa sua, tranquilla, ignara di me e di Tanzi, forse col cuore interessato di qualcuno che nè
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punta d'ironia nella voce. - Giacché ora voi sembrate assente anche quando siete presente col corpo. In questo momento ci sono forse io davanti ai
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la testa. In quelle sere tornava a casa col portafoglio ricolmo di biglietti di banca, con le tasche piene di monete di argento e di soldoni; e si
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pittore di anitre e di oche, o soltanto di oche - quasi la gente abbia in uggia le povere anitre! - conosciuto più assai che non col mio nome di Filiberto
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compiuto. - È un'infamia! E nessuno li denunzia? - Non ci sono interessati a farlo. Si è trovato un testamento di parecchi anni fa, col quale egli
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bene! E intanto mi preparo a smentirmi col fatto... " Non lo nego: ella mi aveva confessato tutto. Prima che io la conoscessi, era stata di parecchi
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Da qualche tempo in qua Edmondo Peretti, in quella stanza d'ufficio dove avrebbe dovuto lavorare assieme col suo collega Taranzi, si distraeva a
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bella cassa rivestita di seta bianca col cadaverino della figlia, si sentì spezzare il cuore, quasi egli avesse visto andar via, per sempre, la
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dire la tua felicità - tu dovresti avere assoluta confidenza in colei che ti ha dato la vita, che ti ha nutrita col suo latte, che ti ha sempre
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possibile; poi, secondo le persone, o rispondeva una parolaccia, o faceva una furiosa voltata di spalle, o pure, per esempio: - col notaio Mancuso, col
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mani e coi piedi, come suol dirsi! Allora parlò la donna, coi gesti, con gli occhi, col sorriso delle belle labbra tumide e voluttuose, modulando la
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Accademia della crusca
