Dramm intimi
camparo aveva fatto più di un omicidio. — Allora — rispose Surfareddu — allora mi spararono ad- dosso a bruciapelo — panf! — Per fortuna che risposi al
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salire la scala in fretta. Infine balbettò: — Va meglio, non è vero? giacchè mi hanno lasciato passare... Ella accennò di sì col capo, due o tre volte
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... come si chiama lei? — Mi chiamo come mi chiamo, e vado dove vado. Ambrogio volle intromettersi lui: — Non abbia paura, che non vogliamo farle male
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Barberina mi par che stia proprio male stasera. — O babbo - chiese la Barberina. - Cosa ha detto il Moccia? — Dice che la piena è grande; ma non ci badare
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San Remo, 16 dicembre. Mi sono ingannata; perdonatemi. Voi siete come tutti gli altri.
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San Remo, 25 dicembre. Godeteveli. Parto domani. È inutile dirvi dove andrò; poichè è inutile che mi scriviate. Addio. VIOLA.
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cortine stinte di un letto d'albergo, a cinque lire per notte, coll'odore delle medicine sotto il naso, e il russare dell' infermiere in un canto! Mi
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Bice ? Mi dica la verità! — Nulla di nuovo — rispondeva lui. — La solita febbricciattola, il solito squilibrio nervoso... Ma quando furono in un
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! Quella ragazza che mi vende le viole ha detto che ho la cèra florida come non ne ha mai viste. Anche qui si fa la corte, come i vostri amici la fanno
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che ho fatto le valige, e aspetto una vostra parola, dura, ben dura, che mi dica di venirvi a chiedere perdono. Pensare che forse eravate sola a San
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. Vi amo, vi amo, mi sento morire un'altra volta. Fatelo per pietà almeno, VIOLA. Stanotte ho tossito di nuovo e ho avuto la febbre.
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e lo scintillìo dei vostri diamanti. Frivola e dura altrettanto! Vi odio, vi detesto; voi mi fate morire, consunto da questa pazzia che m'avete messa
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inconsciente che l' agghiacciò sulla soglia. — Mamma — chiese Bice — chi c'è ancora? — Nessuno, figlia mia. — Ah!... Statti con me allora. Non mi lasciare
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occhi neri, e diceva al marito con un accento indefinibile: — Perchè esci? Dove vai? Perchè mi lasci sola? La sera del battesimo, al vedere i pizzi e
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medico tornò a venire tutti i giorni. — Non è nulla — ripeteva lei — oggi mi sento meglio. Domani mi alzerò. Alla figlia scriveva regolarmente, e non
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