Dramm intimi
intervalli, si udì bussare al portone con un sasso. — Non aprite, non aprite a nessuno! — gridava il Canonico, correndo a prendere la carabina al capezzale
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quella solitudine. Amici e parenti furono invitati alle nozze, si fece festa sul praticello davanti al mulino, e brindisi a tutto andare, alla sposa
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bocce, fecero una bella passeggiata sino al fiume, si regalarono il bicchierino e infine desinarono al Merlo bianco, sotto il pergolato. C'era lì una
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, dinanzi al servitore serio e grave, di già in cravatta bianca sino dalle dieci di mattina. I parenti e gli amici intimi arrivavano, uno dopo l'altro, col
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gran camera da letto, sola quasi buia in tutto il quartiere illuminato come per una festa, la madre, pallidissima, seduta accanto al letto dell
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inverno, come un ebete, con un plaid sulle ginocchia, le orecchie ben calde dentro il mio berretto di lontra; e sorrido soltanto al sole che mi brucia le
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rumore dinanzi al dottore, il quale giungeva calmo, col sorriso mentito in quell'attesa angosciosa. La contessa si rizzò senza poter dissimulare un
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; lo so. L'avete ancora quel serpentello d'oro al braccio? Come mi farebbe bene una bella chiacchierata con voi, di quelle chiacchierate che sapete fare
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Ai parenti e agli amici che domandavano premurosi notizie dell' inferma, la contessa, rispondeva come l'altre volte, ritta in mezzo al salone, senza
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negli occhi della madre. Tutt'a un tratto, come quella si chinava verso di lei, l' avvinse al collo con le braccia tremanti, stringendola con una forza
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rimbombare il rumore della carrozza sotto la vòlta dell' androne. Bice era corsa a piedi della scala; si buttò al collo della mamma con un diluvio di
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Bice andava rimettendosi lentamente. Era un organismo delicato che vibrava tutto al menomo urto. Noi lunghi giorni di convalescenza le venivano dei
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giorni peggiorò in guisa che il dottore si credette in debito di telegrafare al genero. Roberto arrivò il giorno dopo, agitatissimo. — Bice è in istato
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