Demetrio Pianelli
Io non conoscevo il signor Cesarino Pianelli che per averlo incontrato qualche volta sulle scale, e i nostri rapporti non andavano piú in là del buon
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, saltò su svelta come una gatta, sedette a sinistra, e trasse il portamonete per pagare. Quando alzò le palpebre si trovò seduta in faccia al signor
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la lepre col carro. Al signor Demetrio Pianelli il nuovo organico assegnava una piccola promozione con qualche vantaggio di stipendio, una quarantina
Demetrio Pianelli
presso le feste di Natale, ora aveva cento cose da raccontare al signor Pianelli, e correva anche a tener l'uscio, quando lo vedeva passare. Sapendo
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bianco domandavano, rispondevano, facevano esclamazioni: " Cara Madonna! Signor, che scènna! Ehi, sora Rachèlla! ... " Arrivò Ferruccio, che precedeva
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l'è lui ... " tornò a dire con impazienza il signor Maccagni, con un viso d'uomo nauseato. "Sí, sono io ... ." "Me ne congratulo tanto" continuò
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suo bell'aspetto, di chiedere notizia di tutta quanta la famiglia, di Paolino, di Mario, di Naldo, della Carolina, del signor Demetrio — che non si
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misericordia? ma si ricordò che un giorno questa brava persona gli aveva detto: "Pianelli, lei spende molto." Che cosa aveva risposto il signor Pianelli al
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al signor Paolino delle Cascine. Col tempo avrebbe pagato col suo lavoro quel debito. E quasi subito le parve che la povera anima fosse piú sollevata
Demetrio Pianelli
prepotenza del signor operaio, oggi si sarebbe messo alla testa di un esercito di malfattori per punire i galantuomini del male che gli faceva soffrire una
Demetrio Pianelli
Milano non si accorse menomamente della partenza del signor Demetrio Pianelli e, passato qualche tempo, nessuno pensava nemmeno ch'egli fosse al
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non aveva ancora parlato. Non sapeva nemmeno dove stesse di casa questo signor avvocato. Se aveva anticipato una piccola somma (un centinaio di
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l'uguaglianza delle sue abitudini era tale, che il signor Pianelli serviva di orologio agli studenti e alle sartine, che affrettavano il passo quando
Demetrio Pianelli
commerciale del cugino era un chiodo che egli doveva ribadire nel cuore di Beatrice. E non se ne sentiva piú voglia. Gli parve che il signor cugino avrebbe
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sua bella Angiolina, che si era incaponita a non rispondergli. Il povero vecchio piangeva come un ragazzo, finché non usciva dietro una siepe il signor
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senz'essere isolato. Finito il pranzo, mandò Giovann dell’Orghen a portare una lettera a Beatrice, da consegnare al signor Paolino delle Cascine e rimase
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per alleggerire la barca, per otturare dei piccoli buchi. "Altro che! anzi la ringrazio infinitamente, signor cavaliere, d'aver pensato a noi. C'è
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denari del signor Paolino delle Cascine! A lui invece era sempre toccata la maledetta sorte di tribolare per gli altri, per farsi odiare. Ma poiché
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lunga descrizione della festa sul giornale. Dammi il nome della tua signora." "Beatrice. Se questo signor Argo ci onora, avrò piacere di
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fronte al grosso dei debiti e specialmente a quello segreto verso il signor Martini, scrisse a suo cugino delle Cascine Boazze, uomo di gran cuore e ben
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giurare che lo adoprerai come se fosse tuo ... ." "Caro te, non posso accettare ... ." "Stia quieto, signor Pianelli, che non intendo di regalare il mio
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malinconia. È una sciocchezza piangere perché il signor Ministro si compiace di traslocarti a Grosseto. Poteva forse per un giorno o due far dispiacere di
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sotto il portico della legnaia. Il signor padrone non finiva mai di farsi la barba. La Carolina collocò tra i piedi del cavallantino un cesto di vimini
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— birbonacci anche loro! "Vengano adesso a implorare la parolina! Venga il signor Bianconi, caro anche lui con quel fare di gattamorta! Non c'è piú da
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sola a custodire i ragazzi. Il commendatore era andato a Roma. Sulla scala s'incontrò col signor Martini, che finse di non conoscerla. Timida ed