Demetrio Pianelli
senz'essere isolato. Finito il pranzo, mandò Giovann dell’Orghen a portare una lettera a Beatrice, da consegnare al signor Paolino delle Cascine e rimase
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capo in aria di compassione, picchiando coll'indice la fronte per indicare che in quella testa c'erano delle idee dure come le noci. Il commendatore
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affare pressante non mi permetterà di tornare prima delle undici." "S'immagini, volentieri: sarò lieto di essere il suo cavaliere." Il Pianelli stette
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cavaliere, le fu indicata una scala e suonò a un uscio del primo piano. Dopo due minuti sentí un passo misurato accompagnato dallo scricchiolío delle
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frastuono delle ciarle e delle posate "è vero che il ... andava in casa della ... ." "Guarda, anche i pistacchi ... " disse il Bianconi, che non voleva
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... Mise al collo un fazzoletto bianco, si fece la barba, e prima delle sette corse in Carrobio con un vivo desiderio di esserci. Non si fermò che un
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sangue per arrestare quell'anima in pena, per far tacere quella voce che, sibilando, le parlava di cose incomprensibili nel buco delle orecchie, non
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Cascine! Al tempo delle streghe si sarebbe detto che l’avevano stregato quel ragazzo. Strada facendo, Paolino finí di mettere a posto i conti, i
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dei benefattori! Scorrendo la lista delle spese fatte durante quella triste quaresima, sentiva scorrere l'acqua fredda nella schiena. Oltre al debito
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gamba sull'altra, non si svegliava da quei sogni che alle acute trafitte che gli dava il cuoio duro della sedia, o a un certo dolore duro delle
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qualche cosa, restò un momento a guardarsi la punta delle dita cogli occhi stretti e addolorati. Io guardai in viso alla bella bambola per vedere se al di
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là, in fabbrica, risalí la lunga corsía in mezzo al vespaio dei rocchetti giranti, dei pettini, delle calcole saltellanti, provando nel rumore aspro
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se ne offendesse o pensasse che egli avesse brigato quel posto. Il buon uomo amava essere in pace con tutti. "Io non ho toccato niente delle tue carte
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vantaggio delle scuole, resterà a Milano, in casa dei Grissini fino ai primi di agosto. Alle Cascine sono in moto a imbiancare, a raccomodare, a far belle
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, avrebbe potuto aprirgli gli occhi alla bella prima. Chi sa quante risate avevano fatte a quest'ora a Milano sul conto di Paolino delle Cascine! Provava a
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Paolino delle Cascine da qualche tempo pensava di mettere il capo a partito e di prendere moglie una volta per sempre. Già, è un passo che bisogna
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piangere ... ." "Lei intanto si paghi delle sue spese. Verrò dimani." "Oh giusto, non ho detto per questo." "No, no, che diamine! ho caro che sia curata da
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Chiaravalle, la terra classica del verde, delle marcite , delle praterie color smeraldo, lunghe, larghe, distese a perdita d'occhio, sprofondate tra i
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braccio e Demetrio le disse: "Non faticate troppo, tanto è lo stesso. Vi farete canzonare e maledire." La povera donna masticò delle parole grosse che non
Demetrio Pianelli
, dirò cosí, come la botte delle Danaidi. Feste, teatri, scampagnate, perle, vestito di raso, diamanti. Ohè! Ci si rovinano i principi, specialmente
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l'uguaglianza delle sue abitudini era tale, che il signor Pianelli serviva di orologio agli studenti e alle sartine, che affrettavano il passo quando
Demetrio Pianelli
, oltre all'andamento della casa, si incaricava lui delle scarpette, dei vestitini dei ragazzi, della loro istruzione, e dava il suo parere sul taglio, sul
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testa nel finestrino dei pagamenti. "Sí, ma non prima delle undici." "Meni tua moglie?" "Sí." "Mi ha promesso l' Argo della Ragione che verrà a fare una
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fronte al grosso dei debiti e specialmente a quello segreto verso il signor Martini, scrisse a suo cugino delle Cascine Boazze, uomo di gran cuore e ben
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quattro conti, fu presto richiamato a casa a sopraintendere alla stalla delle vacche e alla "casera" del formaggio. Solamente nelle vacanze Cesarino
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fatto. Ammazzami qui, in casa tua, ma non voglio che tu mi faccia delle figure in istrada. Se non vuoi che io esca di casa, legami alla gamba del letto
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in casa di sua cognata." "Altro che!" esclamò Demetrio, a cui sorrise subito l'idea delle venticinque o trenta lire al mese. Era un mezzo anche questo
Accademia della crusca
