Della scultura e della pittura in Italia dall'epoca di Canova ai tempi nostri
così straordinario fra tutti gli artisti del tempo, ed ebbe ed avrà, finchè il mondo duri, ammiratori per tutto; sempre fallì, o non fece buona prova
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non ebbe il suo trionfo, perchè non mancarono ingegni, i quali immutabili pei sani principi dell’arte seguitarono a coltivare il terreno più fecondo e
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meglio apprese quelle sane teorie che dettero all'arte di Fidia il più perfetto sviluppo. Il Fedi ebbe sempre in animo che la Scultura monumentale
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slancio più elevato del genio che da natura si ebbe. E il figlio di Creonte re di Tebe, il Meneceo che muore vittima dell’amore di patria, offrì al nostro
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non è che l'effetto d'ispirazioni attinte dal bello antico, fatto più grande da quella mente che non ebbe ancora e non avrà forse eguali giammai.
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più nobile parte di sè, quando specialmente deve campeggiare in soggetti mitologici o greci, se non la ritrova là dove ebbe la scultura la sua prima
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Traballesi, il quale, come frescante, lasciò delle opere notabili ed ebbe fama di non comune ingegno, però sempre nella maniera del fare del Settecento.
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Ma la scuola ispirata dalla Francia ebbe corta durata in Italia perchè gli artisti che tennero dietro ai sopra accennati, vedendo che quella pittura
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L'Ayez in Milano ebbe meritata fama di pittore che forse più degli altri si allontanò dalla maniera del suo tempo, trattando una pittura così detta
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Francesco Sabatelli lasciò a noi pochi lampi del vasto suo genio, perchè morte, quasi invida di tanto intelletto, non appena egli ci ebbe arricchiti
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illustri del tempo, che seppero con otto magnanimo cambiare in un giorno la faccia politica della fiorentina repubblica. In quest'opera che ebbe largo
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dipintore se non colui che tratta l'arte alla maniera di quello. Stoltezza! Come ogni Tempio ebbe sempre i suoi altari, il suo idolo, i suoi adoratori
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genio non comune, come per esempio lo ebbe fra i moderni il Professore Luigi Ademollo, il quale dotato di una fervida immaginazione e profonda cultura
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E dico che se la Olanda, la Germania, la Inghilterra e la Francia contano i principali maestri di questa pittura, anche la nostra Italia ebbe ed ha
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Il Bartolini non ebbe molto a variare modelli nella esecuzione della figura del Greco Soldato, perchè volle fortuna s’incontrasse subito in uno, che
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Accademia della crusca
