Da Bramante a Canova
Malgrado le insinuazioni del Bernini, il Borromini è tutto altro che un eretico: semplicemente non crede che la salvezza sia lì, a portata di mano
Pagina 212
Da Bramante a Canova
Che la ricostruzione di San Pietro non potesse costituire un modello per il restauro di San Giovanni, si spiega anche con fondate ragioni religiose e
Pagina 220
Da Bramante a Canova
. Nella loro semplicità le istruzioni del papa, nella lettera del 15 marzo ’47, enunciavano un concetto che gli architetti del Cinquecento e Bernini
Pagina 226
Da Bramante a Canova
Un'altra ragione dell’accentuazione anche coloristica delle edicole è la condizione di luce che, con la mancanza della volta, si è venuta a
Pagina 230
Da Bramante a Canova
, il Palladio, Michelangiolo, il Vignola. Ma non credo che si possa parlare di un ritorno programmatico; si tratta piuttosto della raccolta di un
Pagina 242
Da Bramante a Canova
grotte muscose sacre alle ninfe. Ed è, ad un tempo, giardino e teatro: due termini paralleli, perché l’ordine del giardino sta alla natura come l’ordine
Pagina 243
Da Bramante a Canova
, era questa volta imposta dalla configurazione della zona: l’incombente altura capitolina da un lato, la valle del Foro dall’altro, l’arco di Settimio
Pagina 244
Da Bramante a Canova
-— longitudinale e centrale--si sviluppa in un vero e proprio smembramento del corpo architettonico della facciata. L’occasione, questa volta, è
Pagina 246
Da Bramante a Canova
Sempre sul piano ideologico, più che formale, la soluzione cortonesca dell’insieme di Santa Maria della Pace ha un precedente significativo, anche se
Pagina 249
Da Bramante a Canova
pur cercato di tradurre in un sistema di regole l’esperienza storica dell’antico, riescono soltanto a dimostrare l’impossibilità di una codificazione
Pagina 273
Da Bramante a Canova
ellittica orientata nel senso dell’asse maggiore, con cappelle a raggiera e il presbiterio concepito come un piccolo santuario rotondo, anche esso a cupola
Pagina 277
Da Bramante a Canova
La facciata, secondo il primo progetto documentato da una medaglia coniata per la fondazione, era convessa, ad un solo ordine, abbastanza bassa da
Pagina 278
Da Bramante a Canova
palesemente lo sviluppo e l’accentuazione della funzione devozionale ch’era alla base del primo progetto. La novità è, in sostanza, l’inserzione di un
Pagina 279
Da Bramante a Canova
Il primo progetto, del 1505, è un mausoleo, cioè un organismo plastico-architettonico isolato nello spazio, degradante verso l’alto con tre piani, e
Pagina 28
Da Bramante a Canova
Dacché la cupola, arretrata, non deve più concludere un organismo plastico, la facciata convessa non ha più ragione di essere. In un primo momento
Pagina 280
Da Bramante a Canova
’oggetto, della persuasione: l’architetto non si propone di creare un ambiente severo, che inviti al raccoglimento e alla preghiera, ma, oggettivamente, un
Pagina 287
Da Bramante a Canova
storia». Ma questo superamento non si compie nel senso del «genere», benché di un’architettura di «genere» non manchino esempi nella seconda metà del
Pagina 289
Da Bramante a Canova
Il pittore distoglie lo sguardo dalla tela a cui sta lavorando; assorto, s’incanta a guardare la piccola commedia; la mano esita sulla tavolozza; un
Pagina 291
Da Bramante a Canova
È contro questa idea di un’arte strumentale, sia pure per finalità sublimi, che Velázquez protesta; e non in nome di un diverso ideale religioso o
Pagina 295
Da Bramante a Canova
Il progetto del 1516 segna un altro passo verso l’annullamento della composizione volumetrica e l'integrazione dell’organismo plastico alla
Pagina 31
Da Bramante a Canova
Il progetto seguente, del 1532, non è uno sviluppo del precedente, ma un ritorno all’idea del 1516. Michelangiolo si obbliga a terminare i lavori in
Pagina 32
Da Bramante a Canova
come rappresentazione, il Guarini non può non dedurne che un’architettura tutta fenomeno è un’architettura tutta ornato. Dà piacere alla vista, ma è
Pagina 332
Da Bramante a Canova
La cupola della Sindone è un tipico esempio di modulazione ritmica o dello sviluppo di un ritmo, di cui le forme visibili sono soltanto l’occasionale
Pagina 336
Da Bramante a Canova
, si potesse immaginare. Si può dubitare che il Guarini l’abbia scelta proprio per la sua irrazionalità? L’impostazione di un peso su un vuoto è un
Pagina 337
Da Bramante a Canova
opere nascono da un’assorta meditazione religiosa, quasi da uno stato di estasi. La conversione religiosa di Michelangiolo è ormai un fatto compiuto: l
Pagina 34
Da Bramante a Canova
Roma ha il Belli; il Piemonte, mezzo secolo prima, Bernardo Antonio Vittone, e non è un poeta ma un architetto. Dialettale, ma l’attributo qualifica
Pagina 346
Da Bramante a Canova
In fatto di planimetria, gli fa da guida il Guarini. Un ottimo, recentissimo libro di Mario Passanti (Nel mondo magico di Guarino Guarini. Toso
Pagina 348
Da Bramante a Canova
nel suo spazio ambientale basta tirarla per largo o per lungo, senza cambiare nulla. Anche questo era, all’origine, un artificio scenico del Juvarra
Pagina 349
Da Bramante a Canova
Quando decise di diventare un poeta tragico Vittorio Alfieri si dedicò, con pertinacia pari all’ardore, «all’importante impresa di spiemontesizzarsi
Pagina 352
Da Bramante a Canova
La chiesa di Carignano è tipologicamente nuova, con quella sua pianta a ruota dimezzata, a cui fa da mozzo lo strano pronao interno, un mezzo
Pagina 354
Da Bramante a Canova
Le superfici continue, interminabili, esigevano la ripetizione delle medesime forme, dunque un linguaggio più preciso che geniale, una successione
Pagina 357
Da Bramante a Canova
Ora, la critica seria ha un compito ben determinato: distinguere l’autentico dal falso. Ma il campo del falso è talmente vasto da non potersene
Pagina 364
Da Bramante a Canova
dimostrazione più persuasiva di un credo estetico. La sua pittura corre sul binario della teorica dell’entusiasmo di Shaftesbury, tanto da apparire in
Pagina 375
Da Bramante a Canova
Il concetto di varietà, che ha un’importanza fondamentale nel pensiero estetico inglese, è naturalmente dedotto dalle teorie dell’arte italiane e
Pagina 376
Da Bramante a Canova
pone come fatto di validità generale, è un insieme di intuizioni elaborate dagli individui nel corso di un’esperienza sociale. Il «pittoresco» sarà un
Pagina 379
Da Bramante a Canova
Se il «pittoresco» ha un fondamento profondo nella storia, è tuttavia l’opposto della pittura «di storia»: e, come poetica naturalistica, si fonda
Pagina 382
Da Bramante a Canova
Un’altra conseguenza, non meno «didattica», del «pittoresco», è il dilettantismo: un fenomeno il cui rilievo storico sarebbe ingiusto trascurare solo
Pagina 386
Da Bramante a Canova
con un tratto di penna: il «sublime» può ben essere, come di fatto è, il repentino ergersi e sovrastare dell’individuo, ma rimane da stabilire chi
Pagina 391
Da Bramante a Canova
» e del «sublime», bisogna rammentare che Blake è un contemporaneo di Constable e di Turner. Da un lato e dall’altro, almeno per chi guardi al problema
Pagina 393
Da Bramante a Canova
, ogni suo quadro è un prodotto perfetto, nel quale un massimo di qualità è raggiunto senza sforzo apparente, senza neppure la spinta di una scarica
Pagina 394
Da Bramante a Canova
Se Constable è l’immagine stessa del «quiet man», la cui cordiale e comunicativa umanità si fonda su un’idea chiara e concreta del rapporto uomo
Pagina 395
Da Bramante a Canova
Ruskin ebbe anche un’attività artistica diretta (sia pure da «dilettante»: nel senso specifico che questo termine aveva nella teorica del «pittoresco
Pagina 397
Da Bramante a Canova
Non è un caso che la critica di Ruskin si rivolga anzitutto ai pittori «moderni», e proprio perché tali, e muova direttamente, quasi seguitando
Pagina 398
Da Bramante a Canova
V’è un punto, nell’apologia di Michelangiolo pronunciata da Reynolds, che Fuseli non avrebbe sottoscritto volentieri: la riserva, prudentemente
Pagina 426
Da Bramante a Canova
Anche Fuseli è un’anima ancipite, legata a quella dei personaggi di Shakespeare da un’affinità elettiva: è un teorico e un critico che anela alla più
Pagina 431
Da Bramante a Canova
Una linea che sia insieme, fermo contorno della figura e suggerimento di un ritmo di moto, che si trasmette al lettore quasi per empatia dandogli il
Pagina 435
Da Bramante a Canova
Al confine dei due secoli, la sua rimane un’anima ancipite, piena di fascino e priva di vera grandezza: un’anima che non sa rinunciare all’edonismo
Pagina 440
Da Bramante a Canova
Col Dedalo ed Icaro, che certo non è un gruppo ornamentale, il giovane artista, dopo aver lungamente esitato tra la scultura e la pittura, prende
Pagina 466
Da Bramante a Canova
Questa era con tutta probabilità l’intenzione del committente, il Pisani, un aristocratico illuminato in una Venezia ch’era la punta avanzata dell
Pagina 466
Da Bramante a Canova
rettitudine morale, dice Cicerone; la linea migliore, dicono i piantatori di cavoli; la più breve che possa tracciarsi da un punto all’altro, dice Archimede
Pagina 474