Da Bramante a Canova
’insuccesso del progetto «miracoloso». Non tanto interessa stabilire che cosa l’artista abbia ideato e non potuto realizzare (su questo punto siamo
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delle orizzontali. Ci dà, insomma, il restauro o la conservazione in atto: nel senso testuale di «tener su» e in quello traslato o simbolico della Chiesa
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sparpagliati nelle volte e nelle trabeazioni delle navate minori. Non tanto interessa il vivace motivo naturalistico quanto quello, su cui
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, superfici traforate, aperte su spazi minori e più oscuri: esattamente come le scene del teatro classico, per esempio dell’Olimpico. Si otteneva così il
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Caravaggio. Il decoratore opera su una realtà architettonica data, in uno spazio già definito. Séguita un discorso che può essere proseguito soltanto
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assomigliasse. Il Cortona opera sulla città reale, anzi su aeree ben delimitate, entro visuali ristrette, misurate secondo oggettive possibilità
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’assetto definitivo della basilica vaticana. Il Cortona ha impostato l’insieme architettonico su due movimenti opposti: una spinta in avanti del corpo
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corridoio prospettico, al termine del quale la parete curva della chiesa si innalza su una linea d’orizzonte, rimandando al di là il corpo lobato del
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piuttosto sulle esigenze di una folla che accorre a venerare una immagine ritenuta miracolosa che su quelle del clero che celebra il rito o adempie, con la
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, documentato da un disegno, conserva un corpo. centrale convesso incastrato tra i due contrafforti prospettici; ma già si sviluppa in altezza, su due
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importanti: la cupola viene spostata su quel vano inserto, perdendo ad un tempo la trdizionale funzione di coordinamento plastico dei volumi e il
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significato iconologico degli elementi architettonici. Costruisce su una scala dimensionale moderata (si pensi al gigantismo del Bernini nel colonnato di
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su di essa, con trasparente allegoria, il Bernini imposta la soluzione architettonica di piazza S. Pietro. Ma è anche chiaro che, se le colonne
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’una la «misurata» (che, per l’architettura, significa modellata su uno schema tipologico e distributivo dato a priori), «non ha del persuasivo» e «l
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acri e corruschi, ma inafferrabili. Il quadro è una macchina che si muove vorticosamente ci si lascia prendere dal gorgo ascendente e si è portati su
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invece uno sviluppo volumetrico, ma su tre lati soltanto, mentre il quarto si addossa e rientra nella parete. La tomba si riaccosta così alla
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visivo che deve piacere al remo e non ha alcun significato al di là del piacere che procura. Su questo punto il Guarini è categorico: l’occhio «non
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tipologie: quelle, cioè, su cui si fondava la progettazione classica, fino al Bernini e allo stesso Borromini.
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, si potesse immaginare. Si può dubitare che il Guarini l’abbia scelta proprio per la sua irrazionalità? L’impostazione di un peso su un vuoto è un
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necessario dello spettacolo: è un prologo visivo, uno schermo figurato su cui appare una scena Essa, per lo più mitologica o allegorica, e serve di
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teatro, nella stessa misura, rappresentano il connubio, non più il contrasto, di società e natura o, su un altro piano, di presente e storia: e sono
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, il modellato vivacissimo fanno lievitare, a distanza, la mole della cupola. Sono, liberi nell’aria, i campanili, conie stendardi su pennoni; e c’è
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ragiona su. Collocata al suo posto in un’ormai matura esperienza costruttiva, la bizzarria della chiesa di Carignano appare come lo sviluppo logico del
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osservanza juvariana, ma issato sull’erta scarpata di rustico come una bandiera su un bastione espugnato. Forse il mite Benedetto «plutarchizzava» già
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significare tanto sul piano dei valori trascendenti che su quello della storia, l’architettura deve essere integrata dalla figurazione; plastica: i
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miracoli, le sue allegorie, i suoi spalancati su tumultuose visioni di paradiso. Ma non basta: fin dal ’37, scrivendo allo «Saint-james Evening Post
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fondino il proprio prestigio su princìpi d’autorità, Il primo atto della critica è di riconoscere che l’opera ricalcata su uno schema o su un modello è
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influì profondamente su Hogarth e su Reynolds, conservava ai dir vero ben poco dei presupposti ideologici del classicismo barocco: null’altro che la
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’ispirazione: è tempo ormai di tirar giù Parte dalle nuvole e di darle un saldo fondamento su questa terra. Poco più tardi, con la teorica del «sublime
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legati alla stessa catena, sviluppa naturalmente il tema della varietà in senso allegorico, cioè la sua immaginazione si sviluppa su un piano
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’aspetto sociale del genio, dopo la rottura del binomio il genio non può che crescere su se stesso, senza effondersi e divulgarsi. L’arte non può più
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Se Constable è l’immagine stessa del «quiet man», la cui cordiale e comunicativa umanità si fonda su un’idea chiara e concreta del rapporto uomo
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quotidiano impiego. È un’obbiezione che vale piuttosto sul terreno morale che su quello estetico: ma sono appunto questi due campi che Ruskin non
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’eredità di un nome: Michelangiolo. Nel 1772 il suo giudizio non era senza riserve: «Alla domanda su chi debba avete il primo posto, Raffaello o
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costituirsi della forma come anomalia perenne, e il suo immediato alterarsi nell’atto stesso che la realizza, il suo simultaneo situarsi su due livelli
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Ma, ora che ha perduto il suo paradiso naturale e ha intrapreso il suo cammino nel mondo «artificiale» degli uomini, le forze che agiscono su di lui
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figure dell’arte è dunque, sempre, e non potrebbe non essere, magica e spettacolare, e non importa ch’essa avvenga su una scena teatrale, nel sogno o
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Così si chiude il circolo dell’arte di Fuseli: non già con l'apertura su un’emozionata interpretazione romantica, ma con la restituzione di
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di penne applicate su un supporto di cera plasmata, il tutto rinforzato da legature fitte; ed ora le sta mettendo in opera, con i gesti misurati e la
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’impostazione delle figure su poche, semplici direttrici strutturali. Molto più importante è indubbiamente la trovata strabiliante (ma che avrà un lungo
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assimilato la pittura alla narrazione e al teatro; non e mai la cosa, ma una sua proiezione più o meno distinta sullo schermo della mente e su quello
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