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decisive, invocare l’alibi della storia antica e della natura universale. Lombarda è anche la sua religione, borromea (lo dice il suo cognome); ·a Roma si
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, nella natura creata e nella storia disegnata da Dio. Nella natura e nella storia, per lui, non si cela la salvezza ma la colpa. Non crede a una tecnica
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religiosa, non è il sentimento della natura, ma il sentimento di Dio. Da questo appunto ci ha distolti la logica, ponendo tra Dio e la natura (e la storia
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due maestri, investe la concezione stessa della progettazione architettonica, e proprio perciò avrà conseguenze di lunga portata nella storia dell
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La basilica di San Giovanni è altrettanto antica e degna di venerazione, è stata la prima sede del Patriarchium, la sua storia si identifica per più
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soltanto nell’interpretazione di Bernini, la cui originalità consiste appunto nella capacità di comprendere tutta la storia nell’orizzonte della
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creato, come natura e come storia), che avevano trovato espressione monumentale nell’assetto berniniano di San Pietro e, in primo luogo, l’interesse del
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hanno fatto tutti i critici che hanno giudicato il restauro di San Giovanni opera secondaria, pressoché trascurabile nella storia dell’artista. Le
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storia non è un succedersi di grandiose concezioni del mondo, ciascuna delle quali oscura la precedente, ma un continuo processo di sviluppo: tanto
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soltanto nella storia dell’architettura, ma nella storia di quell’ideologia borghese, che comincia a formarsi proprio nel Seicento. Né v’è bisogno di
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Per Michelangiolo l’arte è la totalità dell’esistenza perché discende dalla storia, si attua nella realtà naturale del presente, tende a un fine d
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costruzione dello spazio universale e designando lo spazio come visione inerente a una specifica funzione, è Carlo Rainaldi: l’opera nella cui storia
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Il processo di questo superamento è inseparabile dalla storia costruttiva della chiesa. Anche rispetto alla funzione, e agli interessi ideologici che
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storia». Ma questo superamento non si compie nel senso del «genere», benché di un’architettura di «genere» non manchino esempi nella seconda metà del
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Quando si accinge a studiare il primo progetto, il suo entusiasmo per l’antico è al calor bianco: l’antico è la storia portata fuori dal tempo
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di Jordaens, la storia parallela di Apollo e Marsia. Le due favole antiche alludono «alla vittoria dell’arte divina sul mestiere umano»: un tema caro
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«quadro di storia».
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può considerare la storia umana come espressione della volontà divina più che non possa considerare la natura immagine fedele, rivelazione del divino
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e l’opera in progetto abbia finalmente condotto allo svuotamento di quest'ultimo. Infine, bisogna tenere presente che la storia delle vicende della
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», aspira al1’incontro diretto, personale con Dio: respinge dunque la mediazione della storia (dell’antico) e della natura, sia pure come prove sensibili
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teatro, nella stessa misura, rappresentano il connubio, non più il contrasto, di società e natura o, su un altro piano, di presente e storia: e sono
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architettonica, l’architettura paesaggio artificiale. Ma l’architettura è anche storia, monumento (come la natura che può essere eroica, elegiaca, idillica
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’architettura e il teatro volevano insegnare a stare dignitosamente nella natura e nella storia; nel Seicento, a stare nell’ordine della Chiesa e dello Stato
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descrive, per la prima volta, la ragione e la vicenda storica di una provincia che entra per la prima volta, come tale, nella storia italiana. [1964]
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. In ogni caso il barocco di Carignano e il puntiglioso, aggrondato neoclassico del San Pietro a Ginevra non sono, nella storia dell’Alfieri, due fasi
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suo soltanto) non è affatto l’antitesi, ma la sistemazione razionalistica dell’esuberante visione barocca. Nella storia architettonica, inseparabile
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significare tanto sul piano dei valori trascendenti che su quello della storia, l’architettura deve essere integrata dalla figurazione; plastica: i
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un’educazione signorile. Quando Webb risponde a quella domanda dicendo che il gusto dei ritratti ha ostacolato la nascita di una pittura di storia
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collocato sull’altra sponda, tra i pittori di storia italiani e francesi, e guardato con scarsa simpatia), era un magro terreno per le speculazioni dei
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concezione della «storia», ma rileverà acutamente il vivacissimo contrapposto delle masse di luce e di ombra colorate.
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riprendere, ma anche riformare, il concetto di «storia», ch’era alla base dell’arte di tradizione classica. Hogarth non si rassegna ad essere considerato
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bramantesco: Bramante, nella sua opera costruita sulle fonti, ci dà la immagine di una storia-precetto, senza dramma, e di una natura creata una volta per
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diverse maniere, siano pure intese come diversi modi (ma ormai acquisiti alla storia) di imitare la natura; la critica, infine, è un giudizio o un
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senso di rendere materialmente visibile. Richardson afferma che «per ben dipingere una storia bisogna saperla scrivere»; Hogarth racconta di essere un
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crisi della pittura «di storia». Che si tratti di una poetica naturalistica è indubbio; ma è altrettanto certo che essa non dipende da una concezione
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proprio gusto attraverso lo studio dell’arte del passato. Si parte così da forme già definite, fissate nella storia, e quindi acquisite alla memoria; e
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Se il «pittoresco» ha un fondamento profondo nella storia, è tuttavia l’opposto della pittura «di storia»: e, come poetica naturalistica, si fonda
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È chiaro che, se all’origine della pittura di paesaggio sono immagini mentali o mnemoniche (come quelle della «storia») e la mente dell’artista è
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storia, e quindi l’arte non può più essere esperienza, una soltanto intuizione, illuminazione, profezia. Indubbiamente, come antitesi alla chiara e
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fosse ancora pittura di storia) i «Campi di Waterloo». Lo provano i temi della loro figurazione, il paesaggio domestico di Constable, gli angeli
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-natura, Blake è l’immagine dell’uomo in rivolta. Rinnega la storia, ch’è soltanto l’avverarsi di un destino o di una oscura volontà superiore; ignora la
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, e rinuncerà a impegnare nella lotta la propria cultura, che pure aveva avuto una parte così importante nella storia dell’Illuminismo europeo. È
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Nella storia della pittura europea, l’esperienza dell’Illuminismo si fissa in forme ben più crude e aggressive che non fossero quelle elaborate dalla
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poetica del Pittoresco e del paesaggismo inglese. Ora la pittura di storia si avviava, col genre serieux di Benjamin West e di Hamilton, alla noia del
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più disegnata che scritta, quel periodo enimmatico della storia dell’arte italiana viene studiato come un fenomeno autonomo e non secondario, con un
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Se ciò che si spezza, col Manierismo, è l’idea del classicismo come sintesi di storia e natura, ora che questi due termini sono in contraddizione, l
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, assomiglia a Puck di A Midsummer Night’s Dream; c’è e non c’è, ed è difficile accompagnare un volto e una storia al timbro cangiante, dal greve al giocondo
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La conversione religiosa ha eliminato in lui il pensiero della natura e quello della storia come tramiti d’elezione; la pittura e la scultura, la cui
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. Il pensiero della pateticità del personaggio storico, che è all’origine del quadro romantico di storia, nasce proprio con l’interpretazione
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romantica e che avrà il suo movente in un sentimento altamente drammatico della natura e della storia: e forse non è neppure emozione, ma emotività
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