Da Bramante a Canova
, sia il prologo del dramma storico del mondo moderno.
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Malgrado le insinuazioni del Bernini, il Borromini è tutto altro che un eretico: semplicemente non crede che la salvezza sia lì, a portata di mano
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Seguitiamo a parlare della logica-immaginazione e della tecnica del Bernini ogni volta che parliamo di ideologia, sia pure in senso sociale o
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atteggiamento, che il ripristino di una basilica di tanta importanza storica sia stato deciso per un’occasione particolare, il Giubileo, che comportava una
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la decisione di «enfatizzare» le edicole, collegandole con un elemento apertamente oratorio, sia in rapporto con la rinuncia alla costruzione della
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vibrazioni, sia alternando le zone più larghe e di stese delle arcate con quelle più ristrette e articolate dei pilastri, sia predisponendo, nelle fasce
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Portoghesi, «non è impossibile che Borromini si sia intenzionalmente avvicinato qui alla tradizione medievale della cattedrale tentando di recuperare, nell
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quell’elemento il tema del sacro, sia per liberarsene, e per poter sviluppare liberamente come decorazione festosa o addobbo cerimoniale tutto il resto
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altre. Solo se l’intenzionalità dell’artista sia fermamente, ma invano, rivolta al compimento della grande opera ha luogo lo scacco e con esso la
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altre»; e non trascura la «ampiezza dell’orazione» e il «decoro», che richiede che l’elocuzione sia «affettuosa, costumata e proporzionata al
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Che Las Meninas sia una situazione e non soltanto un ritratto di gruppo l’hanno veduto i primi descrittori e chi, al principio del secolo scorso, ha
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poetiche classiciste del Seicento; ma non sono altrettanto sicuro che l’atteggiamento pensoso e ispirato sia quello dell’artista che, sospesa
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Non illudiamoci che, ad incantare l’artista, sia stata la grazia ingenua di un gioco di bambini: con il candore innocente della puerizia il suo
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È contro questa idea di un’arte strumentale, sia pure per finalità sublimi, che Velázquez protesta; e non in nome di un diverso ideale religioso o
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come il porla al centro della tomba sia sa indizio del graduale sovrapporsi di uno spiritualismo cristiano allo storicismo classico.
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valori storico-religiosi, sia stato un religioso di stretta osservanza. Soltanto un teologo poteva rompere una volta per sempre la relazione
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Uomo di pensiero e di scienza, il Guarini è cosciente della distinzione tra i diversi campi del sapere; non può più pensare che l’arte sia conoscenza
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difficile sapere «qual sia la radice di questo diletto, non meno che difficile ella è la notizia della radice della bellezza di un vago vestito» (T. III
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dal pregiudizio che l’arte del passato sia migliore dell’attuale; «capaci nell’atte» non significa, come nel passato, «studiosi dell’antico», ma
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trasforma in un ricco e profondo tessuto armonico. E che, per il Guarini, l’architettura non sia mai un sistema formale chiuso ma, appunto, un contesto
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prova nel rendere devotamente omaggio alla autorità divina, sia che s’inveri e si faccia anch’essa mondana nella Chiesa o nello Stato. Più ancora: l
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», aspira al1’incontro diretto, personale con Dio: respinge dunque la mediazione della storia (dell’antico) e della natura, sia pure come prove sensibili
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, architettonico o naturale, che non sia anch'esso tutto esterno, spiegato. Nel ragguaglio di società e natura, l'aristocrazia e la corte stanno al resto del
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, arcadica). La prima cosa che chiedono, a Torino, è di fare un monumento, Superga, che sia santuario votivo per la vittoria sui francesi, mausoleo
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macchia d’ombra, un gioco di colori non sono meno reali, per l’occhio, che una fila di colonne. Né ha importanza che la luce sia del sole o dei lampadari
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Il rapporto architettura-scena è fondamentale per il discorso architettonico del Juvarra, la cui sintassi è la più duttile e sciolta che mai si sia
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Benedetto, primo architetto del re, era nato e cresciuto a Roma; e aveva conservato il vezzo di parlare toscano, «ancorché il parlare italiano sia un vero
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produzione artistica inglese, qualitativamente non inferiore alla straniera: del resto, che l’incoraggiamento dell’arte non sia affatto una cattiva
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supreme del gusto. Già Hogarth sospetta che tutta l’arte italiana, benché grandissima, sia minata da un vizio di scarsa autenticità: rappresenta false
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Non si dice con questo che la pittura inglese del Settecento sia stata una pittura, come oggi si direbbe, classista; Lo fu, e entro limiti molto
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Non si creda, dunque, che l’arte olandese sia stata subito prescelta, per una specie di affinità elettiva, e contrapposta all’italianizzante, da quei
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e «angoli acuti» in cui s’articola, fino all’affettazione, la tensione ideale di Michelangiolo. A sua volta Hogarth, sia pure attraverso un
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sia il frutto di un’ispirazione, sia essa naturale o soprannaturale. In alcuni dei suoi discorsi accademici Reynolds nega duramente il valore dell
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neppure la perfezione del modello, sia esso la natura o l’arte del passato; si legittima così la critica, che estrae le «qualità» dal confronto tra le
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» sociale. Ma, sia questo ruolo essenzialmente mondano, come in Gainsborough, o essenzialmente storico e rappresentativo, come in Reynolds, la persona
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’esistenza in sé, indipendente da quella degli oggetti rappresentati, della natura. Richardson raccomanda che il tono generale della colorazione sia
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posizione di primo piano: anche perciò il «pittoresco» è una vera e propria teoria della forma, e sia pure della forma pittorica. E poiché ogni forma è
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giardino «all’inglese», non meno del giardino «all’italiana», sia un modo di imporre alla natura la forma che la mente umana suppone essere la forma
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arte è capriccio: «l’ultima parola ch’io pronuncio in questa accademia, da questa cattedra, sia il nome di Michelangiolo». Pochi anni più tardi un
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, prima di Turner, e il «pittoresco» durerà, sia pure vegetando nel gusto meschino dei pittori vittoriani, fino alla metà dell’Ottocento ed oltre. Si tratta
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sia quell’individuo, e donde tragga l’impulso e la forza di chiamare Dio «de profundis». E come definire l’uno se non per contrasto ai molti, alla massa
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Turner non sia che uno sviluppo della poetica del «pittoresco» sotto una forte e in certo senso deformante attrazione del «sublime», è da rammentare che
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Ruskin ebbe anche un’attività artistica diretta (sia pure da «dilettante»: nel senso specifico che questo termine aveva nella teorica del «pittoresco
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L’ipotesi che, con il progetto del 1513, Michelangiolo si sia coscientemente proposto una sintesi formale di architettura, scultura e pittura trova
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Dopo aver cercato di spiegare come la scuola pittorica inglese sia nata da una precisa intenzionalità, inquadrandosi in un rinnovamento generale del
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sulle pagine come sulla scena, e più ancora nel suo voler esserlo, perché pensa che il destino degli uomini sia d’essere attori che recitano a
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barocca gli fa riflettere se tutta l’arte, come funzione fortemente emotiva, non sia per avventura teatro.
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Una linea che sia insieme, fermo contorno della figura e suggerimento di un ritmo di moto, che si trasmette al lettore quasi per empatia dandogli il
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’arte di dare alla figura principale del quadro il dominio dell’orizzonte è forse il solo punto in cui l’arte moderna sia più avanti dell’antica
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Canova si sia ispirato ad un qualche repertorio di «fisiognomica», una scienza che, dopo i trattati del Parson e del Lavater, andava di moda: comunque
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