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È noto che il progetto borrominiano, conservato fino al Settecento, prevedeva il rifacimento di tutta la chiesa e che invece i lavori si limitarono
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fino al Settecento inoltrato.
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delle antiche navatelle. Le statue che le occupano sono state eseguite e collocate più tardi, al principio del Settecento; ma è evidente che le
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Già nella poetica del «Sublime», nata dall’interpretazione che di Michelangiolo si dà nel tardo Settecento, specialmente in Inghilterra, e poi più
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Seicento e al principio del Settecento: come del resto non si compie nel «genere» neppure in pittura, poiché il «genere» rimane sempre l’antitesi, il
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praticabilità della scena. La cesura tra lo spazio «normale» e lo spazio scenico è il sipario, che nel Settecento diventa un momento preliminare e
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; nel Settecento, con Filippo Juvarra, a stare con civile naturalezza e spontanea eleganza nella colorata e movimentata scena dei «gran teatro del
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Vittone, è anche borghese: soltanto che provincia e borghesia nel Settecento, in Piemonte, significano progresso e non involuzione. È vero che il
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’architettura italiana del Settecento: anche perché, a guardar bene, l’accento dialettale non è mai disgiunto da un piccante sapore narrativo. Dopo la filosofia
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Il repentino formarsi e il rapido svilupparsi della scuola pittorica inglese del Settecento si spiegano appunto con la critica di quella cultura e
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Le circostanze esterne che, per tutto il Seicento, limitano la figurazione ai temi civili, non mutano sostanzialmente nel corso del Settecento
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tardo Seicento e del primo Settecento (arriverà fino a Goldoni; ed è, particolarmente nell’interpretazione di Hogarth, un tipico motivo di critica e di
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? La pittura inglese del Settecento, e la critica che la prepara, l’accompagna e la integra, sono aspetti paralleli e complementari di una cultura
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Non si dice con questo che la pittura inglese del Settecento sia stata una pittura, come oggi si direbbe, classista; Lo fu, e entro limiti molto
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borghesi cl1’erano i pittori e i critici del Settecento. Al contrario, tutti sono d’accordo sul punto che gli olandesi sono molto al di sotto degli
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’arte italiana del Settecento, i contenuti ideologici del classicismo barocco erano ormai scaduti al rango di convenzioni tematiche, necessarie per
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del Settecento è un intreccio indissolubile di attività pratica e critica.
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teatro: si sviluppa, nel Seicento, come «elogio» o glorificazione oratoria della persona, e nel Settecento come definizione del personaggio nel suo «ruolo
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Se, come crediamo, la pittura inglese del Settecento contiene la formulazione più chiara e l’applicazione più fedele del pensiero estetico dell
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Una delle conseguenze del «pittoresco» è il giardinaggio: oggetto, a partir dalla metà del Settecento, d’innumerevoli trattazioni. Non si nega che il
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scrittori del Settecento, dacché sarebbe gravissimo errore giudicare il «sublime» come una tendenza acritica o anticritica. Ma sono giunti a risultati
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e di Morris, è dunque, sotto tutti i punti di vista, la legittima erede della grande pittura del Settecento e del primo Ottocento.
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sarà che lo 'sviluppo di una laicità dell’arte affermata, come principio estetico, proprio dalla pittura inglese del Settecento. E qui i nessi storici
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All’incontro con la letteratura, invero, l’arte inglese del Settecento era. preparata da tempo: Hogarth aveva tradotto in immagine De Foe e Fielding
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sacra e rituale dell’arte. Divino e natura, sono due termini di cui non si fa gran spreco nelle poetiche inglesi del Settecento; Reynolds stesso, per
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Uno dei personaggi che ha più direttamente influito sulla cultura e sul costume inglese del Settecento fu un grande interprete di Shakespeare, David
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degli scienziati e dei dilettanti scienziati della seconda metà del Settecento, come ai nostri giorni l’esplorazione degli spazi interplanetari
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L’accostamento di un giovane e di un vecchio, abbastanza frequente nel Seicento e nel Settecento, adombra generalmente il contrasto di ideale e
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Alla garbata polemica verso gli scultori veneziani del tempo si accompagna una proposta di riforma. Il Settecento, a Venezia, è notoriamente un
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, infine, un oggetto ben definito, una funicella o, nel gruppo marmoreo, un tondino di ferro. In tutta la scultura del Settecento, dal siciliano Serpotta
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