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, la piena espansione della poetica barocca cortonesca è nella pittura.
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Bernini), gli rimproverasse di non avere «l’anima grande», confessa che il suo solo rammarico è di «non aver saputo più nella professione della pittura
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’insieme della rappresentazione pittorica e non nei singoli edifici raffigurati. Il principio unitario di pittura e architettura è dunque la
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nella pittura che nell’architettura elabora un nuovo ritmo oratorio, un nuovo tipo di discorso, ma non cerca di mutare il linguaggio né la sintassi. E se
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immaginarie. E se può dirsi che il bassorilievo è una pittura realizzata con la tecnica della scultura, così può dirsi che la parete plastica cortonesca
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Architettura come discorso vuol dite anche superamento di quella che potremmo chiamare, per analogia alla pittura contemporanea, «architettura di
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religioso, la pittura laica. È la prima volta che l’impiego di questa parola s’impone per la pittura. Come non vi sono accenti di ardore o di zelo religioso
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morale ma in nome della pittura, Di cui afferma il valore autonomo, positivo, intrasferibile. Nell’Adorazione (i quadri di soggetto religioso sono
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tensione, perfino il rigorismo manieristi della poesia religiosa del Tasso. Ma in essi, per la prima volta, Michelangiolo fa una pittura che non ripete l
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, come non ha importanza che i personaggi vestano abiti da cerimonia o costumi teatrali. È aperta la via che conduce alla scenografia-pittura, come
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con la cultura toscana. Ora, questo biforcarsi dell’interesse dell’artista in due direzioni ben distinte, anzi divergenti —— la pittura come lirica
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un’educazione signorile. Quando Webb risponde a quella domanda dicendo che il gusto dei ritratti ha ostacolato la nascita di una pittura di storia
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tradizione figurativa è una condizione di inferiorità culturale, e si decide di porvi rimedio; già nel 1749 Hogarth fonda una pubblica scuola di pittura
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; ancora nel 1773, quando ormai l’Inghilterra possiede una grande pittura, il vescovo di Londra, dr. Terrick, oppone un reciso «non possumus» alla proposta
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disinteresse, la sfiducia (più che giustificati date le circostanze) per la pittura son un tipico aspetto del «common sense» britannico, E naturalmente, poiché
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? La pittura inglese del Settecento, e la critica che la prepara, l’accompagna e la integra, sono aspetti paralleli e complementari di una cultura
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Non si dice con questo che la pittura inglese del Settecento sia stata una pittura, come oggi si direbbe, classista; Lo fu, e entro limiti molto
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occhi degli inglesi, piuttosto nella pittura di un Le Brun che in quella di un Maratta; la stessa polemica contro l’italianismo è piuttosto rivolta
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Il polo opposto dell’italianismo è la pittura olandese. Per Hogarth, come vedremo, la pittura olandese è, per il gusto dei borghesi, ciò che l’arte
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italiani: la loro pittura, specifica Walpole, è simile alla commedia, ch’è cosa da attori girovaghi, mentre la tragedia è comunque cosa da letterati
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suoi ritratti; Turner aspira addirittura a fare del paesaggio una pittura di storia. E si spiega. L’arte italiana, come la descrivono gli scrittori
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Non bisogna dimenticare, però, che lo spirito critico inglese nasce con l’interesse pratico di dar vita a una pittura; e che tutta la pittura inglese
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Parte che insegna a valutare i dati della veduta naturalistica. Il fatto è che, sebbene la pittura inglese assuma dalla tradizione dei puri valori di
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Se, come crediamo, la pittura inglese del Settecento contiene la formulazione più chiara e l’applicazione più fedele del pensiero estetico dell
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valori formali propri ed esclusivi della pittura inglese: di una forma, infine, ch’è tale proprio perché, continuamente mutevole e inafferrabile, quasi
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appunto il compito della pittura, né contraddice ai suoi fondamentali interessi sociali poiché ciò che si visualizza o fenomenizza, e al tempo stesso si
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La spazialità della pittura inglese, se non è certamente uno spazio «naturale» più o meno sistematizzato mediante regole geometriche, non è neppure
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sorprendente ricchezza d’argomenti, che spiegano perfettamente il carattere della pittura di paesaggio della seconda metà del secolo e le ragioni della sua
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crisi della pittura «di storia». Che si tratti di una poetica naturalistica è indubbio; ma è altrettanto certo che essa non dipende da una concezione
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Una delle ragioni che hanno determinato, in passato, uno scarso apprezzamento della pittura inglese è appunto la sua debole consistenza formale, la
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Se il «pittoresco» ha un fondamento profondo nella storia, è tuttavia l’opposto della pittura «di storia»: e, come poetica naturalistica, si fonda
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È chiaro che, se all’origine della pittura di paesaggio sono immagini mentali o mnemoniche (come quelle della «storia») e la mente dell’artista è
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per il fatto che non ha prodotto che della cattiva pittura. La poetica del «pittoresco» degenera, non si può negarlo, nella ricetta: forse anche
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e la retrostante cornice architettonica, che ora le include: ciò che entra in gioco, combinandosi con la scultura e l’architettura, è la pittura come
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coscienti e partecipi di quel travaglio storico e sociale, non meno di Turner quando dipingeva (lui paesista, ma persuaso che la pittura di paesaggio
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particolare nell’ambito, ben più vasto, dell’arte. Il solo artista che tenta la sintesi di quelle due opposte «tendenze» è Turner: ma benché la pittura di
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La grande stagione della pittura inglese può dunque considerarsi conclusa alla metà dell’Ottocento, con la morte di Turner. Ma è significativo che
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tesi del «pittoresco» sulla capacità della pittura di educare a vedere «properly», si tratta di un naturalismo dedotto dalla pittura. Quasi
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spazio frammentario, non abbia riconosciuto, nella pittura degli impressionisti francesi, la prima concreta rappresentazione di uno spazio
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L’ipotesi che, con il progetto del 1513, Michelangiolo si sia coscientemente proposto una sintesi formale di architettura, scultura e pittura trova
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declino della pittura inglese coincide, come s’è visto, con il distaccarsi della critica dall’arte militante: allora la critica tende a diventare
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Nella storia della pittura europea, l’esperienza dell’Illuminismo si fissa in forme ben più crude e aggressive che non fossero quelle elaborate dalla
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Avrebbe potuto essere, quella pittura, il primo atto dell’arte moderna; ma ne rimane tuttavia una fonte, e la fonte essenziale. Come tale, crediamo
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La pittura di Reynolds doveva molto a Raffaello, ai veneti, agli emiliani, pochissimo a Michelangiolo. Nella scuola, il primo presidente dell
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’affermazione della nuova corrente della pittura-poesia. La pittura che farà, la polemica che condurrà fino alla morte saranno rivolte contro l’arte
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La conversione religiosa ha eliminato in lui il pensiero della natura e quello della storia come tramiti d’elezione; la pittura e la scultura, la cui
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specialmente attraverso i suoi disegni e i suoi quadri che il nuovo modo di mettere in scena i drammi di Shakespeare passa dal teatro alla pittura, tanto da
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Col Dedalo ed Icaro, che certo non è un gruppo ornamentale, il giovane artista, dopo aver lungamente esitato tra la scultura e la pittura, prende
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secolo di riforme culturali: in pittura, si comincia con la riforma del Piazzetta e si seguita con quelle del Canaletto (la veduta oggettiva) e di Pietro
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precetto si riferiva soltanto alla pittura: e non è affatto escluso che, per la pittura, il Canova lo accettasse: un ritratto quasi caricaturale come
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