Da Bramante a Canova
doveva l’accumulo di un immenso patrimonio culturale che era, in definitiva, un patrimonio d’immagine? Portato dal piano intellettuale al morale, il
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di trasporla dal piano intellettuale all’etico, non era stato capito nemmeno dai suoi seguaci. E tuttavia il problema di una prassi non più diretta da
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basso la luce delle alte finestre che, così, non fa che appesantire, col contrasto, gli spessi strati d’ombra dei lacunari del soffitto piano. Alla
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allora qual è la ragione della sporgenza delle edicole colorate: ponendosi in primissimo piano adempiono a una funzione di répoussoir, cioè
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propria sorgente luminosa, né molta luce ricevono dalle aperture basse e architravate: la volta è estremamente bassa, quasi un soffitto piano appena
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tribuna e nel transetto, e dal punto di vista della spazialità luminosa, soffocata dai grevi intagli del soffitto piano. Con quei minuscoli gioielli
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recupero cinquecentesco dai progetti per San Giovanni dei Fiorentini e perfino al piano bramantesco per San Pietro, in realtà c’è una differenza
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sviluppo con il profondo addentrarsi prospettico delle membrature là dove s’incastra tra i pilastri laterali sporgenti. Si ricostruisce così un piano di
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esprime la sacralità o la religiosità in sé, ma il tributo della gente alla sacralità del tempio. Così il Cortona anticipa, sul piano puramente ideologico
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Sempre sul piano ideologico, più che formale, la soluzione cortonesca dell’insieme di Santa Maria della Pace ha un precedente significativo, anche se
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di realizzare in sé, e non più ricavandola dall’interno, la propria spazialità. Qui è l’ordine che determina il piano luminoso della fronte
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erigendo intorno alla tomba un vero e proprio tempio sepolcrale. Ma il progetto prescelto, del Bramante, si trasforma presto in un piano di ricostruzione
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della loggia o, ch’è lo stesso, tra una prospettiva proiettata sulla curva e una prospettiva proiettata sul piano, La soluzione definitiva è dunque la
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convesse agli angoli impediscono l’incontro netto di piano d’ombra e di luce, e un forte cornicione, evidentemente privo di ogni ragione strutturale, riporta
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se stesse: ma ciò significa, sul piano ideologico, che il simbolo non è più un significato recondito e adombrato, da leggersi al di là della forma
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ha voluto così rinunciare al privilegio dell’osservatore. L’opposto di Vermeer che si raffigura di spalle in primo piano, col quadro sul cavalletto
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piano ideologico e sociale. L’artista è come il tecnico che escogita e monta una macchina teatrale; ma il pubblico non deve conoscere il meccanismo o non
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formale. Le stesse entità geometriche prime, dalle quali non si può prescindere (la linea, il piano, il volume) sono definite in termini non-geometrici o
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suo metodo di progettazione architettonica con quello della composizione musicale va contenuta sul piano, appunto, della tecnologia e della metodologia
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teatro, nella stessa misura, rappresentano il connubio, non più il contrasto, di società e natura o, su un altro piano, di presente e storia: e sono
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significare tanto sul piano dei valori trascendenti che su quello della storia, l’architettura deve essere integrata dalla figurazione; plastica: i
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piano ideologico né sul piano tecnico. Questa pittura di piccoli temi, di piccoli quadri, di ·piccoli maestri (Rembrandt, come vedremo, viene
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«domma intellettuale» di Piero della Francesca). Sul piano formale i termini della disputa sono chiari: Bramante vuole un’architettura pura, intesa come
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legati alla stessa catena, sviluppa naturalmente il tema della varietà in senso allegorico, cioè la sua immaginazione si sviluppa su un piano
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posizione di primo piano: anche perciò il «pittoresco» è una vera e propria teoria della forma, e sia pure della forma pittorica. E poiché ogni forma è
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, ma sta sul piano, autonoma e compiuta com’è, delle nuove tecniche produttive. Come pura pittura, rivendica le stesse legittimità e la stessa
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, bensì la combinazione, anche per contrasto di valori, dei due procedimenti. Il primo disegno prevede l’inserzione di dieci statue nel piano frontale
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’insistere tutta sul piano del contingente, dell’assiduo controllo della critica sull'operare artistico. Questa ultima ipotesi è contestata dal fatto che il
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attuarsi sul piano del contingente, degli interessi sociali e politici; ma proprio quando il contingente, cioè la problematica sociale e politica, assurge
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brunelleschiano; ma nella Sacrestia vecchia le delineazioni prospettiche scure disegnano sul piano una profondità teorica, mentre nella nuova le membrature
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diretta della materia nella tensione delle forze senza tenere presente che, dietro le statue, il piano architettonico fissava l’immagine di una
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artefatta, dacché la funzione le ridà, su un altro piano, l’ambiguità, la doppiezza, l’inquietante pluralità di aspetti ch’è propria delle persone vive. È
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’aspetta. Le ali, che si vedono a terra dal diritto e dal rovescio insieme con il piano del labirinto, Dedalo le ha fatte a regola d’arte, con due strati
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innanzi, la cui brusca torsione dà il via alla rotazione della figura. Testa e piede emergono allo stesso piano di affioramento, al di qua del piano
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tutto il primo piano a delimitare geometricamente il vuoto tra le due figure vale come modello o principio ideale di tutto lo sviluppo formale del
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primo piano si vede una tavolozza, e sulla tavolozza, una linea ondulata e, in tutte lettere, la scritta: the line of beauty. Era evidente che il
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