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metodo di sperimentazione e di ricerca, il suo fare è ancora, necessariamente, un fare-per-sé. Il fare-per-altrui, quello che realizza la finalità
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È, quello del Borromini, uno spazio fatto «artificialmente» per quel tormento-delizia dello spirito che è nel Seicento la pratica ascetica: con una
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Quando, nel 1646, Innocenzo X incarico Francesco Borromini di restaurare, per l’ormai vicino Giubileo del 1650, la chiesa-madre di San Giovanni in
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Che la ricostruzione di San Pietro non potesse costituire un modello per il restauro di San Giovanni, si spiega anche con fondate ragioni religiose e
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alle cinque navate e la centrale, per di più, rimase senza la volta. Vi sarebbe dunque stato un contrasto tra l’architetto, che avrebbe voluto rifare
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Non sorprende che, nel corso dei lavori, il progetto borrominiano abbia subito drastiche decurtazioni: la chiesa doveva essere pronta per il Giubileo
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tutto nuovo per l’attuale ed il contingente, per l’effetto immediatamente emotivo e intensamente eccitante, per una fede religiosa non più intesa come
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sovrappongono. Quasi per miracolo gli adornamenti festivi si transustanziano per fissarsi a ricordo perpetuo del giorno fausto della festività religiosa.
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Il terzo tema è quello che Borromini ha deciso per ultimo: le dodici edicole di marmi colorati in cui sono riutilizzare e quasi ostentate le colonne
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scrupolosamente da ogni accento celebrativo, oratorio, escatologico (e l’intendesse chi aveva orecchie per intendere); intreccia citazione e commento
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, nel momento saliente della cultura barocca, il problema dell’unità, della relazione, della singolarità e specificità delle arti. Evidentemente, per il
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disponibile, sviluppare la rotazione in un corpo rotondo, il protiro. È fin troppo facile invocare, per questo inserto (di cui si rammenterà di lì a
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mai compiuta anche perché, se mai lo fosse, finirebbe per l’artista ogni ragione di ricerca e quindi d’esistenza; e sarebbe, per di più, incomunicabile
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fissava, per gli edifici religiosi, due schemi: la pianta centrale, per lo più a croce greca, che corrispondeva a un sottinteso simbolico e a una funzione
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la funzione necessariamente coinvolge, S. Maria in Campitelli è un edificio nuovo. È una chiesa votiva, per la cessazione della peste del 1656
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La facciata, secondo il primo progetto documentato da una medaglia coniata per la fondazione, era convessa, ad un solo ordine, abbastanza bassa da
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sostanza, si concretano nell’assunzione di altri lavori, in primo luogo affreschi della Sistina. Michelangiolo li intraprende contro voglia, per puro
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Il mezzo della persuasione è il discorso, e per la prima volta un’architettura non è sviluppata come la dimostrazione di un teorema o come la
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religioso, la pittura laica. È la prima volta che l’impiego di questa parola s’impone per la pittura. Come non vi sono accenti di ardore o di zelo religioso
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Come parlare di realismo (e per Velázquez non può farsene a meno) se i modelli voltano le spalle al pittore? Bisognerebbe supporre che nello studio
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Da questo momento l’interesse di Michelangiolo per quella che doveva essere l’opera suprema della sua vita va sempre più declinando. Nel 1524, quando
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valori storico-religiosi, sia stato un religioso di stretta osservanza. Soltanto un teologo poteva rompere una volta per sempre la relazione
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e come adeguamento delle forme dell’edificio alle usanze del paese. È vero che il Guarini, monaco teatino, ha lavorato quasi sempre per ordini
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, curioso ricettario — da trattato medievale —- sul modo di ricavare da erbe, fiori, terre naturali i colori per tinteggiare i disegni.
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, della ubicazione dell’edificio: per definirne la situazione nello spazio si rifà addirittura all’astronomia, alle sfere celesti, agli «angoli del
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La società che si vuole influenzare per condurla alla salvezza è quella e non altra: bisogna prenderla com’è, non disgustarla, adularla. L
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: poteva mai ignorare, il Guarini, che per il razionalismo architettonico classico una soluzione siffatta era quanto di più arbitrario, anzi di assurdo
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Le proporzioni non lo preoccupano. Il suo modellato architettonico, ricavato nella massa plastica dell’edificio, è elastico: per situare la fabbrica
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descrive, per la prima volta, la ragione e la vicenda storica di una provincia che entra per la prima volta, come tale, nella storia italiana. [1964]
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per quanto fosse possibile»: spiemontesizzarsi voleva dire, con un altro barbarismo, «disfrancesarsi». Aveva un precedente in famiglia. Lo zio
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dell’austero palazzo del Senato. In questi piani per il centro politico di Torino il talento decorativo dell’Alfieri rinuncia alle ultime rime del
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. Ammiratore ed erede del Juvarra, certo; ma per intendere di che pasta fosse fatto basta guardare il campanile di San Gaudenzio a Novara: di stretta
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uno stato cli fatto, almeno in parte spiegabile con la latente, ostinata avversione per le fiorenti culture figurative del continente, ma specialmente
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considerata un fattore essenziale per l’educazione del «gentleman». L’idea che l’arte, come tale, costituisca un elemento essenziale dell’educazione civile
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disinteresse, la sfiducia (più che giustificati date le circostanze) per la pittura son un tipico aspetto del «common sense» britannico, E naturalmente, poiché
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discernere i confini. V’è la falsificazione integrale, benché relativamente rara: più frequenti sono le copie, le cose di bottega e di scuola spacciare per
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Il polo opposto dell’italianismo è la pittura olandese. Per Hogarth, come vedremo, la pittura olandese è, per il gusto dei borghesi, ciò che l’arte
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giudizio e la chiarezza del razioncino consistono per gran parte nel non aver confusione tra le idee». D’Avenant indica nel «wit» un’attività
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il concetto fondamentale della cultura artistica e del pensiero estetico inglese: e vale altrettanto bene per Gainsborough, per Reynolds e per i
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progetto bramantesco era nato come conseguenza del suo primo disegno per la tomba: i volumi vuoti distribuiti secondo una legge di simmetria e proporzione
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Come tanti altri inglesi, Blake si esalta per la rivoluzione, e poi se ne ritrae sgomento: e non si dica che si esalta per l’affermazione dei diritti
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Per intendere la gravità della frattura aperta dal biforcarsi del concetto dell’arte nelle due poetiche contrapposte e complementari del «pittoresco
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’ambito dell’operazione artistica: è infatti quell’antitesi che apre il moderno sviluppo dell’arte «per tendenze», che chiaramente riflette la coscienza
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, infine, un appoggio indiretto nell'interpretazione che il Condivi dà del monumento: le arti liberali in lutto per la morte del loro munifico
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’opera specificamente architettonica, la facciata di San Lorenzo a Firenze. L’analogia tra ì nuovi disegni per la tomba e quelli per la facciata è
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Fuseli è tutta sotto il segno del Manierismo: Rosso, Parmigianino, Primaticcio, Tibaldi, Cambiaso. Per la prima volta, e sia pure in un’interpretazione
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inquieto di Don Juan per l’alto tormento di Faust. [ 1960]
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pratica: e la scultura veneta del tempo era tutta «di pratica», tanto povera di «ideale» quanto fornita di espedienti e di virtuosismi tecnici per
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Nella Euridice del ’73 aveva tentato, per tutt’altra strada, il superamento della teatralità barocca: dal trucco scenico, prologo-epilogo, del
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Perché Icaro ha in mano. una penna ed un pezzo di fune? S’è detto, per gioco; l’adolescente inesperto gioca con quello che dovrebbe essere lo
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