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essa l’antico non rinascerà come la fenice dal fuoco, ma sarà conservato come una santa reliquia nei pochi frammenti superstiti, la basilica
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visita dei mirabilia urbis è altamente istruttiva, perché gli antichi muri, custoditi come reliquie nei reliquiari, parlano. Anche qui il motivo è
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cui le antiche comunità agricole ornavano i loro templi nei giorni festivi. Per questo l’ornato devozionale di San Giovanni, che in certo senso anticipa
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dapprima immaginato, nei pilastri che racchiudono i vecchi sostegni della navata, aperture minori architravate, che venivano così ad alternarsi ai
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dunque un luminismo in chiaro, con ombre leggere ed argentee, come quello che in quegli anni si poteva vedere nei migliori dipinti del Reni o del Sacchi
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luce, il Borromini ha concepito l’insieme del nuovo San Giovanni; e proprio l’elasticità del sistema (documentata dalle variazioni di ritmo nei vari
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’insieme della rappresentazione pittorica e non nei singoli edifici raffigurati. Il principio unitario di pittura e architettura è dunque la
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In Santa Maria della Pace, quella che nei Santi Luca e Martina era una coesistenza ed una interrelazione dialettica di due schemi compositivi
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Palazzo Pitti e nel Sacrificio di Diana a Roma. Se di quel tema architettonico il Cortona si serve, nei suoi dipinti, come simbolo del sacro, non v’è
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fondata sulla mimesi e rivolta a rendere manifeste nei fatti plastici le leggi universali del bello naturale, la simmetria e la proporzione.
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dello spazio; se ne ritrova la traccia nelle cappelle laterali la cui ampiezza va via via aumentando per poi nuovamente diminuire, nei diversi livelli
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condensata, nei rincassi prospettici, a edicola, della facciata definitiva; della convessità si conserva la traccia nella leggera emergenza del corpo
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pochissimi) colma i contorni di colori densi, e non ne trabocca una stilla. L’immagine deve avere la stessa realtà fisica delle cose: è chiusa nei suoi
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concezione trecentesca e quattrocentesca, quindi cristiana, del sepolcro incorporato nei muri perimetrali della chiesa. Ma scompare anche l’allegoria d
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nella fase di fenomenizzazione o visualizzazione del progetto. Quanto alle maestranze, è chiaro che nelle diverse epoche e nei diversi paesi i
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— è sempre in una situazione periferica: nei limiti fisici del perimetro dell’edificio, la sua posizione è sempre casuale, mai privilegiata. Il suo
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Ferdinando Galli Bibbiena nei primissimi anni del secolo e subito adottato e messo in opera dal Juvarra. Si tratta di questo: la scena non è più
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quanto bastava per aggrottare le ciglia davanti all’ariosa arcadia del suo maestro messinese, come l’aspro Vittorio al vedere il gran Metastasio, nei
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quello ch’era stato, nei confronti dell’arte figurativa, Patteggiamento del patriziato nella Roma antica: sapere apprezzare la bellezza dell'arte è una
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generalmente scadente: si riporti (come lo riporta, nei suoi romanzi, Fielding) quel giudizio alla società, e si vedrà come siano umanamente vani e
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e vera contro la grande e falsa maniera, In se stessa, questa schematica discriminazione di opposte tendenze non era una novità critica: già nei
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storia ch’è travaglio e sviluppo e che dall’antichità giunge fino a noi e ci oltrepassa. Strano a dirsi, nei primi anni del Cinquecento si ripete tra
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ritratta è sempre l’oggetto di un’interpretazione, di una approfondita descrizione del carattere. Nei suoi «soggetti morali» Hogarth si interessa
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netta contraddizione alla tesi di Reynolds contro l’ispirazione (una tesi che forse riflette proprio le riserve di Reynolds nei confronti della pittura
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per contrasto, può ricevere dal vicino: un consiglio del quale tanto Gainsborough che Reynolds, nei loro raffinati registri di toni caldi e freddi
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relazione. Quel tratto di paesaggio diventa, nei ritratti di Reynolds, estremamente preciso: par di toccare la corteccia degli alberi, di sentire stormire le
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indefinito o sospeso: e non nei confronti di una realtà esterna, ma della pienezza e concretezza, della capacità d’esistenza autonoma dell'immagine.
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nei disegni supremi di Dio, che nessuno può conoscere), ma che non ammette comunque quella diversità di destini che corrisponde alla diversità di
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poco più tardi, ma affievolito da una intenzione programmatica e da una dissimulata concessione al conformismo sociale, nei Preraffaelliti.
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Tanto Constable, nella sua franca dimestichezza con la realtà quotidiana, quanto Blake, nei suoi tempestosi scontri col divino, sembrano, e non sono
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: impossibile immaginare artisti come quelli alla testa di una maestranza, impossibile supporre una qualsiasi divulgazione della loro arte nei prodotti di
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; il modello in terracotta del 1517 ne prevede ventiquattro, più due rilievi nei riquadri e due nei tondi. Anche dal punto di vista tipologico, l
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Nei primi anni della sua vita intellettuale, a Zurigo, Fuseli aveva corso le rapide dello Sturm une Drang, amico di Bodmer, di Lavater, di Sulzer; a
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e sfiorato, nei momenti migliori, l’umorismo di Sterne; nei paesaggi di Gainsborough c’è la poetica arcadica di Pope, nei suoi ritratti l’ideale
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gotico internazionale ed ha avuto anche in Inghilterra ripercussioni non indegno dell’eufuismo nei miniatori di ritratti, scopre nell’artificiale la
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libera dalla legge della mimesi l’architettura realizza nella tensione e nel peso delle parti quei contrasti di forze che le altre arti rappresentano nei
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nei caratteri del volto umano i segni delle passioni, intese appunto come conflitto tra vocazione spirituale e terrena, tra natura divina e demoniaca
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. Si direbbe che le sue figure non vogliano stare nei contorni, rifiutino una relazione fissa con lo spazio; e non potendo sfuggirvi, con i loro moti di
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(come può vedersi nei primi quadri di soggetto teatrale di Hogarth intorno al ’30) e nasce l’interpretazione personale e quasi ritrattistica (nel senso
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Alle volte, parlando del Barocco, non si dà il giusto peso al fatto che in quel periodo l’arte deve ridefinirsi nei confronti di una scienza di cui
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