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sentimento di Dio: bisogna rifare a ritroso il cammino della logica formale e ritrovare così la logica, non già della natura e della storia, ma dell
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già si pone nettissima l’antitesi, che tanta gente oggi ancora non riesce ad afferrare, di naturalismo e realismo.
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provocato, con il proprio referto tecnico negativo, la demolizione delle parti già costruite di uno dei campanili di San Pietro e la rinuncia a proseguire
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possibile2». Ma il dissenso è tutt’altro che provato, È vero che anche nella lettera del 15 marzo 1647, scritta quando i lavori erano già avviati da dieci mesi
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peggior modo di accostarsi all’opera e di capirla: per intenderne il significato bisogna invece interpretarla, non già malgrado, ma attraverso l
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panacea di tutte le eresie, ma stranamente s’intreccia con una vena già arcadica o quanto meno poussiniana di cultura classica, molto lontana dalla
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mediane dei pilastri, dove già pensa di collocare statue (come, appunto, nel Teatro Olimpico), dando delle campate delle navate minori una veduta in
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, e che Borromini stesso aveva già sperimentato, fino ai registri più alti, in Sant’lvo alla Sapienza. Venendo a mancare il gioco dei raggi obliqui e
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-allegoriche. Ma proprio quell’enfasi oratoria era l’obbiettivo ultimo della sua poetica: nella lettera già citata, dolendosi che taluno (leggi: il
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convessità della superficie esterna. Già il Portoghesi ha accennato al carattere di schiacciato del modellato architettonico del Cortona: infatti la
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Già nella poetica del «Sublime», nata dall’interpretazione che di Michelangiolo si dà nel tardo Settecento, specialmente in Inghilterra, e poi più
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e dalla distribuzione degli elementi portanti nello spazio. Ma già sul finire del Cinquecento si affaccia una tecnica nuova, che tiene largamente
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, documentato da un disegno, conserva un corpo. centrale convesso incastrato tra i due contrafforti prospettici; ma già si sviluppa in altezza, su due
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sviluppa l’ambiente nel senso della profondità, anche il perimetro, già ellittico, del vano maggiore si trasforma: ma non, come parrebbe ovvio, nel senso
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L’intenzionalità della ricerca di identità interno—esterno è già evidente nel fatto che Io stesso elemento, la colonna, è assunto come determinante
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pianta libera, che risulta da una trasformazione probabilmente decisa quando la costruzione era già avviata, è la prova più chiara di questo nuovo
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imperativa presentazione dell’esempio alla persuasiva sollecitazione dei sentimenti o degli «affetti». Nel senso dunque, già schiettamente «moderno
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Pantheon dimostra che l’idea e la destinazione ideale del monumento sono già passate dalla tomba alla chiesa. Ed è questo, determinato dal carattere stesso
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rispetto ad un momento teorico, dell’invenzione formale. La relazione di teoria e prassi era già stata superata dal Borromini con la riduzione del primo
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materia, elimina la proporzione o l’equilibrio della forma. Quando lavora agli Schiavi, Michelangiolo ha già in mente il Giudizio Finale (lo comincerà
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L’atteggiamento, che potremmo chiamare pre-fenomenologico, del Guarini è chiaro già dalla cura con cui elimina dalla progettazione ogni pregiudiziale
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, cap. III). Le mode cambiano, quello che ieri pareva bello oggi par brutto. È già l’idea della relatività del bello come puro piacere che si
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cui ogni forma-fenomeno rimanda immediatamente alla successiva. Si è già veduto, a proposito della ondulazione, come il Guarini arrivi fino a
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paesaggio, si provavano già, negli stessi anni, i giardinieri-precettori inglesi, che andavano cercando la ragion naturale della società nell
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La lunga via di Po, la più neoclassica prospettiva di Torino, era già stata tracciata, nel tardo Seicento, da Carlo Emanuele II; ma è l’urbanistica
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osservanza juvariana, ma issato sull’erta scarpata di rustico come una bandiera su un bastione espugnato. Forse il mite Benedetto «plutarchizzava» già
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Quando Michelangiolo concepisce la prima idea della tomba si propone di creare, come s’è già detto, un «monumento» nel senso classico del termine
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, più precisamente, con il trasformarsi di un’attitudine critica, già esistente, da generica in specifica e da passiva o inerte in attiva. Gli scritti di
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tradizione figurativa è una condizione di inferiorità culturale, e si decide di porvi rimedio; già nel 1749 Hogarth fonda una pubblica scuola di pittura
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oltre, indica nella finalità religiosa un limite alla rappresentazione del bello: e, se è già importante che la figurazione religiosa non venga
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Il motivo del nobile fanatico, che crede di intendersi d’arte ed è gabbato dall’antiquario imbroglione, è un motivo già sfruttato dal teatro del
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politica d’investimenti, l’aveva già detto Richardson, sostenendo che la pittura, creando cose preziose con materiali di poco prezzo, è un’ottima
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supreme del gusto. Già Hogarth sospetta che tutta l’arte italiana, benché grandissima, sia minata da un vizio di scarsa autenticità: rappresenta false
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della critica artistica inglese non può essere, e s’è in parte già visto, che la situazione artistica europea. Se poi si pensa al fondamento e alla
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e vera contro la grande e falsa maniera, In se stessa, questa schematica discriminazione di opposte tendenze non era una novità critica: già nei
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maestri italiani, si presta a quella delicata operazione di separar la forma dal contenuto (forse perché la sua forma già tradisce la perduta fiducia
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già riconosciuto da Hogarth (e, tra scrittori, da Richardson, da Webb, da Walpole) e sarà solennemente riaffermato da Reynolds. Se la critica è il
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termine che, nel linguaggio filosofico inglese, aveva già avuto, prima che Hogarth, lo applicasse alla pittura, una definizione precisa. Hobbes definisce
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combinare immagini già raccolte e come depositate nella memoria; e s’è già detto che quelle immagini sono veri e propri oggetti, situati in uno spazio
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arrivati, non sentono alcun bisogno di rifare in proprio le esperienze già fatte da altri. Naturalmente, quando Cozens traccia la prima teorica del
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) non ripete uno schema strutturale già dato, ma si organizza attraverso l’operazione del pittore. Non soltanto: ma lo stesso contatto col vero, che ora
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già quasi romantico, è insieme pittore di paesaggio e di storia. V’è dunque, tra pittura di storia e di paesaggio, una relazione continua e profonda: il
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stadio percettivo o sensoriale: dall’immagine mentale si passa direttamente allo stadio, già sentimentale, dell’emozione, e precisamente dell’emozione
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La vagheggiata sintesi delle tre arti maggiori, però, è già tramontata tre anni dopo, nel 1516. In questo momento Michelangiolo è già impegnato in un
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Dei due bardi della nuova poetica già quasi romantica, l’uno, Wlilliam Blake, era fermamente avverso all’Accademia e al suo presidente; l’altro
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prosastica o narrativa che raffigura qualcosa di già veduto o saputo: esploratrice di «regioni sconosciute», l’arte ha la sua patria in quell’alta e
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a compiacersi. Per Fuseli, come già per Winckelmann, l’arte ha la sua determinazione storica, è una epoca nella vita del mondo, l’epoca classica dei
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Così si chiude il circolo dell’arte di Fuseli: non già con l'apertura su un’emozionata interpretazione romantica, ma con la restituzione di
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corrente lo «ideale» già identificato col classico dal Winckelmann, dal Sulzer, dal Mengs. Il gruppo statuario con cui il Canova dichiarava la propria scelta
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sorride de]l’inutile armeggiare del vecchio, è tutto assorto nella visione, che già sembra abbacinarlo, della gran luce del sole, in cui volerà tra
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