Da Bramante a Canova
repertorio di forme intrinsecamente diverse, ma riferibili tutte ad un medesimo modulo, misurabili con la stessa unità di grandezza. E senza dubbio il suo
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fine delle grandi tipologie tradizionali, instaura una concezione nuova della struttura e delle forme dell’architettura e dei modi operativi dell
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stessa persona, dell’ingegnere e del decoratore: e che le forme architettoniche, pur conservando l’antico aspetto iconico, non siano più determinate
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ideologici che influirono, come vedremo, sulla struttura e sulle forme del nuovo edificio, erano più complessi. Sull’area prescelta per la
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quella che si dà nella visione. Potrebbe dirsi, paradossalmente, che quelle forme rimangono, nella nuova concezione dello spazio, come i simboli di
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forme della sua architettura mira a produrre un’emozione collettiva, così come la musica che accompagna le funzioni tende a determinare uno stato d
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, il Rainaldi bada, nel nitido disegno delle forme e dei loro raccordi, alla «correzione della lingua... la qual consiste primamente negli attaccamenti
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è insieme architettura e scultura. È provato che l’idea di ricostruire San Pietro in forme monumentali, anzi di farne il grande modello dell
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ciò che viene percepito dall’occhio, anche le ombre sono forme architettoniche. Ugualmente lontano dal furor ispirato del disegno borrominiano e dalla
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e come adeguamento delle forme dell’edificio alle usanze del paese. È vero che il Guarini, monaco teatino, ha lavorato quasi sempre per ordini
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proporzioni non è più la teoria della corrispondenza dell’equilibrio visivo delle forme plastiche all’equilibrio statico della costruzione; è un problema
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Avendo praticamente eliminato tutti i significati tradizionalmente inerenti alle forme architettoniche, e posto l’architettura come cosa invece che
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Di questo processo di assimilazione tematica senza alcuna indagine o nozione del significato «storico» delle forme, il Guarini stesso ha dato l
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La cupola della Sindone è un tipico esempio di modulazione ritmica o dello sviluppo di un ritmo, di cui le forme visibili sono soltanto l’occasionale
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ritmo visivo delle forme, dei colori, delle luci del palcoscenico diverrà l’equivalente, per gli occhi, della musica del melodramma. La veduta per
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che Juvarra svolge in senso borrominiano il tema tipologico berniniano: le forme svuotate dei campanili, il contrapposto di curve in dentro e in fuori
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vista: la simmetria è così larga e slegata che le singole forme emergono dal contesto come gli «a solo» dell’orchestra. Come in musica, ogni forma deve
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indigene dell’architettura americana dell’ottocento o a certe riprese moderne di forme «spontanee» mediterranee o alpine, ha tutt’altro senso. Nel caso
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Le superfici continue, interminabili, esigevano la ripetizione delle medesime forme, dunque un linguaggio più preciso che geniale, una successione
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una «grazia», che non ha la rigidezza né le pretese ideologiche del «bello», e che si esprime nella mobilità di forme «a spirale», evitando le rette
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maestri; ma poiché «imitare non è copiare», non si devono copiare le opere o le forme dei maestri, ma imitare il loro modo di imitare o di studiare
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quest’ultima serva di riposo all’occhio»; inoltre, le forme di queste masse «di qualunque natura esse siano» devono «allietare la vista» e avere, in
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proprio gusto attraverso lo studio dell’arte del passato. Si parte così da forme già definite, fissate nella storia, e quindi acquisite alla memoria; e
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. A history of Art in the schools of Italy). L’antitesi non potrebb’essere più chiara: con Raffaello si simpatizza, perché le sue forme riflettono
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. In questa spazialità puramente delineata, le statue non possono inserirsi come forme chiuse: il non-finito plastico è la condizione del loro
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Nella storia della pittura europea, l’esperienza dell’Illuminismo si fissa in forme ben più crude e aggressive che non fossero quelle elaborate dalla
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architettonici se «quando la pianto muta dei tutto forme, è non solamente lecito, ma necessario, mutare dal detto ancora gli adornamenti». Come arte
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, di discutere seriamente le forme e le proporzioni degli insetti, di paragonare coleotteri e lepidotteri agli eroi omerici e, quasi quasi, di
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sentimentale del segno: «Le forme della virtù — scrive — sono dritte, le forme del piacere ondulate; il peplo di Minerva cade in linee lunghe e continue
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Quante e quanto sterili geometrie nelle figure di Fuseli, chiuse ciascuna in un ideale rettangolo o triangolo o trapezio, senza che mai quelle forme
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del reale non è più affidata alla rappresentazione delle forme dipendenti dalle leggi rivelate, ma dall’indagine metodica dei fenomeni. La religione
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Il filo teso è una linea retta, la più semplice delle forme geometriche; ma è anche l’elemento determinante della funzionalità compositiva; ed è
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oggetto reale che ha la invariabilità, l’assolutezza formale della retta. Dunque la scultura non produce immagini ma oggetti-forme; non rappresenta
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