Da Bramante a Canova
Se la rappresentazione formale non è più conoscenza positiva del mondo, sorge il problema della giustificazione non più intellettuale ma etica dell
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sentimento di Dio: bisogna rifare a ritroso il cammino della logica formale e ritrovare così la logica, non già della natura e della storia, ma dell
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formale dell’essenza dommatica e storica della Chiesa è proprio la sua recente restitutio, la ricostruzione durata quasi due secoli ed a cui hanno
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riassunto coerentemente, nella propria visione, quella dei precedenti maestri, risolvendo in una larga sintesi formale la contraddizione tra la centralità
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Una concezione per principio antimonumentale, quindi contraria all’unità formale e al significato costante dei valori formali, non poteva non essere
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gigante, della sua scultura, l’architettura del Cortona appare piuttosto come la riduzione e la concentrazione della sua ricerca formale: la scala gigante
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Sempre sul piano ideologico, più che formale, la soluzione cortonesca dell’insieme di Santa Maria della Pace ha un precedente significativo, anche se
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Mi propongo di individuare un problema centrale della cultura artistica del Seicento, attraverso l’analisi formale di uno dei monumenti più singolari
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«regola» non è, nè mai potrebb’essere, l’arte classica, assunta come precetto formale. Gli stessi trattatisti del Cinquecento, ciascuno dei quali ha
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tecnica universale, ad una «architettura perennis». È solo con Pietro da Cortona, e con la sua revisione veramente critica del lascito formale del
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L’aspetto più appariscente della novità strutturale e formale di questa chiesa è la raggiunta indipendenza dalla tipologia tradizionale. Questa
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, Michelangiolo cambia tutto), dal programma iconografico alla concezione formale.
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, e non si può non riconoscere che questo trasferimento del valore a un maggior complesso formale era già, in mica, nel mausoleo progettato da
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modo di progettare, che evita ogni a priori formale, mirando soltanto al fine. Quasi seguendo punto per punto i precetti della Rettorica aristotelica
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rispetto ad un momento teorico, dell’invenzione formale. La relazione di teoria e prassi era già stata superata dal Borromini con la riduzione del primo
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mutamento strutturale e formale, è fondamentale l’esperienza compiuta dall’artista con la decorazione a fresco della volta della Sistina negli anni
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formale dell’insieme, un ultimo, vago riflesso del moto ritmico, di ascesa e caduta, del Giudizio.
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indubbiamente ambigua tra evidenza formale e rivelazione dommatica, chiarendo che l’arte è attività puramente mondana e tale rimane anche quando rende omaggio o
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della tecnica del Guarini, come tecnica dell’invenzione non meno che dell’attuazione formale, va cercato piuttosto nel trattato che nelle opere costruite
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immagine mentale, ma lo sviluppo matematico di un principio, di una generatrice formale.
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spesa costituisce, per la progettazione, un punto di partenza assolutamente aformale: il progetto non è la traduzione di una idea formale presa dalla
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formale. Non soltanto non muove più dalla concezione dello spazio come forma universale, ma prescinde perfino dalla considerazione empirica del sito
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formale. Le stesse entità geometriche prime, dalle quali non si può prescindere (la linea, il piano, il volume) sono definite in termini non-geometrici o
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maestro e senza limitazione formale delle sue storiche «invenzioni», ma col processo stesso che il Guarini (T. III, cap, XIII) descrive a proposito
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trasforma in un ricco e profondo tessuto armonico. E che, per il Guarini, l’architettura non sia mai un sistema formale chiuso ma, appunto, un contesto
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(come quelli del Borromini) il tormento della ricerca formale, di un'idea inventiva che vuole realizzarsi sulla carta prima che nell’opera muraria. Sono
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L’attento studio delle piante guariniane condotto dal Passanti permette di ricostruire il percorso dell’ideazione formale: che muove sempre dagli
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Ma anche il punto di partenza de]l’ideazione formale è irrazionale. Nella cupola della Sindone archi si impostano al sommo degli archi sottostanti
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’inserimento nel tessuto urbanistico della Roma moderna. L’aveva studiato come tipologia formale, nella chiesa dell’Ariccia, e come fatto plastico o visivo
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mai, dopo una simile levata d’ingegno, lo sviluppo formale sia dei più moderati, senza sgarri barocchi. Vien fatto, a considerarla, di seguitare il
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, e si capisce, parlano dell’Italia e della sua grande tradizione formale; ma per molto tempo almeno, l’Italia è soltanto l’insegna di un gusto. È il
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«domma intellettuale» di Piero della Francesca). Sul piano formale i termini della disputa sono chiari: Bramante vuole un’architettura pura, intesa come
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dei casi umani, la separa poi da questi contenuti e la pone come astratto principio formale, così Webb separa quel ritmo lineare e il chiaroscuro
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Una delle ragioni che hanno determinato, in passato, uno scarso apprezzamento della pittura inglese è appunto la sua debole consistenza formale, la
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forma. È dunque comprensibile che Ruskin si riproponga il problema dell’arte italiana, ch’è arte per eccellenza «formale», e che risalga all’arte che
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L’ipotesi che, con il progetto del 1513, Michelangiolo si sia coscientemente proposto una sintesi formale di architettura, scultura e pittura trova
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, che ancora non conosceva, di Lessing, dall’idea d’un classicismo formale e costruttivo, con le sue distinte categorie del poetico e del figurativo
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essere rappresentato in scultura, cioè in un contesto formale che si dà all’occhio come un tutto unitario e che dunque deve risultare da un sistema di
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. Dal punto di vista formale, la penna forma una punta che richiama, a sinistra, l’angolo vivo del gomito del vecchio. Ma lo spago? È in rapporto di
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prerogativa di classe. In ogni caso, l’oggettività e l’indeclinabilità formale degli attributi autorizzano una libertà pressoché illimitata nella
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programmatico, aveva posto la linea ondulata come principio formale della pittura, così il Canova, in un gruppo statuario in cui enuncia il suo concetto della
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oggetto reale che ha la invariabilità, l’assolutezza formale della retta. Dunque la scultura non produce immagini ma oggetti-forme; non rappresenta
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Non v’è irrelatività se non oltre l’esaurimento delle relazioni possibili. Il sistema formale del rococò era aperto e continuo: tutto un intreccio e
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