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che l’edificio diventi un monumento aere perennius: può essere pensato e fatto per un giorno, come il restauro di San Giovanni in Laterano. I gesti
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essere un monumento antico e rinato: rimarrà una grande chiesa, carica di venerate memorie e dotata di singolarissimi privilegi, ma idealmente e
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Una concezione per principio antimonumentale, quindi contraria all’unità formale e al significato costante dei valori formali, non poteva non essere
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Il Cortona era conscio di essere più pittore che architetto: «l’architettura —— scriveva nel 1646 a Cassiano del Pozzo — mi serve solo per mio
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Caravaggio. Il decoratore opera su una realtà architettonica data, in uno spazio già definito. Séguita un discorso che può essere proseguito soltanto
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attuarsi e questa non può essere contenuta in una forma conclusa. Certo ogni artista ha le sue opere finite che il mondo conosce, ma non sono che segni
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desiderio della morte. L’interpretazione del non-finito michelangiolesco potrebbe dunque essere questa: se compiuta può essere soltanto l’opera che rechi in
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«regola» non è, nè mai potrebb’essere, l’arte classica, assunta come precetto formale. Gli stessi trattatisti del Cinquecento, ciascuno dei quali ha
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storia religiosa, ma piuttosto a fornire immagini o figurazioni per il culto, cioè a tradurre in figura quello che si pensa essere il sentimento
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Dacché la cupola, arretrata, non deve più concludere un organismo plastico, la facciata convessa non ha più ragione di essere. In un primo momento
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potrebbero, come qui, essere replicare, dispiegate, ostentate come altrettanti vessilli: non per nulla le stacca dal muro, le sposta rispetto ai punti d
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’altra, decade, torna ad essere strumento, artigianato, mestiere. Il mestiere del Greco è trascendentale, sublime, ma è ancora mestiere, come quello del
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palesemente in rapporto con la volontà espressa dal papa di essere sepolto in una cappella dedicata alla Natività della Madonna; ma, tra le cause del
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Da questo momento l’interesse di Michelangiolo per quella che doveva essere l’opera suprema della sua vita va sempre più declinando. Nel 1524, quando
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Come attività puramente mondana l’architettura è pura tecnica, non potrebbe essere altro; ma se al di là della tecnica non c’è nulla, la tecnica non
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È logico, se la forma è effetto non può essere causa; la causa o la generatrice della forma è qualcosa che non è ancora forma, ma seme o radice
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errore tecnico finché si pensa che le tecniche umane debbano imitare i modi della natura e rispecchiarne l’intrinseca razionalità; cessa di essere un
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invalicabili limiti della tecnica il Guarini, frate e teologo, è il primo a capite che non ci può essere un’architettura sacra o religiosa, ma soltanto
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l’architettura, che ridiventa (dopo la filosofia e la matematica del Guarini) imitativa o descrittiva: ma esattamente come può essere descrittivo un
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della pianta ,più che da un tardivo e impreciso ricordo berniniano, può essere stata autorizzata dall’ormai vittoriosa spregiudicatezza del Vittone
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: una costruzione storico-allegorica i cui significati, secondo la poetica neoplatonica, dovevano essere plurimi e a diversi livelli. La tomba di Giulio
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, al ritratto. Quando un «genere», com’era nel Seicento il ritratto, non fa più parte di un sistema di generi (e quindi cessa di essere un genere
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della critica artistica inglese non può essere, e s’è in parte già visto, che la situazione artistica europea. Se poi si pensa al fondamento e alla
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occhi e degli affetti. Ma la questione è più complessa. Per l’arte olandese, il problema del falso e dell’autentico non aveva ragion d’essere, né sul
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processo stesso, o un momento essenziale del processo dell’arte ed è insieme, come non può non essere, un atto razionale, non si può più credere che l’arte
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senso di rendere materialmente visibile. Richardson afferma che «per ben dipingere una storia bisogna saperla scrivere»; Hogarth racconta di essere un
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essere arguto, e talvolta lo è così pesantemente da scoprire il partito preso, il meccanismo del giuoco. Ma il «wit» non è una qualità individuale, bensì
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Shaftesbury, per il quale «l’artista non copia una cosa esterna, ma dà forma al suo slancio, attua il suo spirito e produce un essere nuovo». Allora la
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giardino «all’inglese», non meno del giardino «all’italiana», sia un modo di imporre alla natura la forma che la mente umana suppone essere la forma
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. A history of Art in the schools of Italy). L’antitesi non potrebb’essere più chiara: con Raffaello si simpatizza, perché le sue forme riflettono
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storia, e quindi l’arte non può più essere esperienza, una soltanto intuizione, illuminazione, profezia. Indubbiamente, come antitesi alla chiara e
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con un tratto di penna: il «sublime» può ben essere, come di fatto è, il repentino ergersi e sovrastare dell’individuo, ma rimane da stabilire chi
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tutta la sua opera, la stessa angosciata incertezza sul significato — di salvezza o di dannazione — degli eventi. Comunque, il destino non potrà essere
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, poiché alcune dovevano essere collocate entro nicchie e altre davanti al piano frontale. La struttura architettonica è più che un semplice piano di
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utopistico di Morris. A costoro rimane tuttavia il merito di averlo posto, di essere stati i «pionieri del movimento moderno», che si estenderà ben presto
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Avrebbe potuto essere, quella pittura, il primo atto dell’arte moderna; ma ne rimane tuttavia una fonte, e la fonte essenziale. Come tale, crediamo
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Poet’s Gallery di Macklin, alle quali pure aveva collaborato, fu proprio Fuseli a dar vita a una Milton Gallery, che doveva essere il mezzo per l
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universale visione del mondo e dalla contemplazione dei suoi grandi valori a un’introspezione dubbiosa e inquieta dell’essere umano e del suo destino
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splendenti rimangono tuttavia fisicamente legate a un ritmo di suono, di gesto, d’azione. Il Manierismo di Shakespeare è appunto in questo suo essere attore
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limite che l’architettura trascende è precisamente quello della forma come forma finita, limitata dal fatto stesso di essere il prodotto della mimesi
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nell’Essere Supremo società e natura. Né va dimenticato che Fuseli ebbe una parte non trascurabile nella fortuna inglese di Rousseau: i suoi Remarks on
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Uno dei precetti fondamentali del Sublime concerne la linea di contorno, che dev’essere dura e precisa come fosse scalfita dal ferro tagliente in una
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senso immediato dell’apparizione scenica, non può essere soltanto limite della figura, ma di zone contrapposte di luce e di ombra. Nelle incisioni di
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figure dell’arte è dunque, sempre, e non potrebbe non essere, magica e spettacolare, e non importa ch’essa avvenga su una scena teatrale, nel sogno o
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Galileo ha ormai fissato la finalità ed il metodo o, più precisamente, deve adattarsi ad essere componente di un sistema culturale in cui la conoscenza
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, altamente melodico e patetico, del nudo arcuato e fremente. Solo più tardi si renderà conto che la riforma della scultura non può essere una questione
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corporazioni artigiane; nel teatro, c’è la riforma del Goldoni. Più che innovazione radicale, ciascuna di queste riforme voleva essere revisione critica
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non può essere che quello che è, né può mutare con il mutare delle circostanze di spazio e di luce. La giustapposizione di concavo e convesso tra il
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Perché Icaro ha in mano. una penna ed un pezzo di fune? S’è detto, per gioco; l’adolescente inesperto gioca con quello che dovrebbe essere lo
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, che lo rappresenta, della tela: e neppur tanto la proiezione della cosa, che non può mai essere veduta da sola, ma di un insieme di cose che stanno o
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