Da Bramante a Canova
che l’edificio diventi un monumento aere perennius: può essere pensato e fatto per un giorno, come il restauro di San Giovanni in Laterano. I gesti
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metodico, intenzionale, polemico della poetica berniniana del monumento, che si era espressa non soltanto nel riassetto generale dell’edificio ma
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il monumentum, nel senso che questo termine aveva nell’antichità di edificio aere perennius, commemorativo e rappresentativo ad un tempo. Non possono
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tipo della chiesa moderna e socialmente funzionale, fosse il proposito di papa Innocenzo allorché, volendo rimettere in sesto il pericolante edificio
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Se la grande novità consiste nell’adattare un edificio antichissimo e di eccezionale prestigio ad un’occasione attualissima, e nel farlo ricorrendo
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) che è anche una guida di lettura dell’edificio.
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, che implica una concezione unitaria dell’edificio, è totalmente estranea alla sua architettura, che mira essenzialmente ad ambientate, anche a costo di
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allestimenti scenici del Buontalenti per rappresentazioni all’aperto: lo dimostra l’audacia con cui il Cortona smembra l'unità plastica dell’edificio
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chiave di lettura come schema centrale e longitudinale, ad una «continuità ottica già compiutamente barocca». È il solo edificio religioso che il Cortona
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’edificio sacro in un contesto architettonico profano, nel cortile di un palazzo: sicché l’esterno diventa interno rispetto all’involucro architettonico che
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dell’architettura barocca a Roma, la chiesa di Santa Maria in Campitelli, di Carlo Rainaldi: l’edificio che, poco dopo la metà del secolo, segna la
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la funzione necessariamente coinvolge, S. Maria in Campitelli è un edificio nuovo. È una chiesa votiva, per la cessazione della peste del 1656
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della facciata e della cupola, e anche quest’ultima è ideata come un forte organismo plastico, con costoloni ribaditi, incatenato al corpo dell’edificio
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punto di vista strettamente funzionale, l’edificio consta di un maggior vano d’attesa e di un vano minore, il sacello, al quale la folla accede per
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’edificio, deve necessariamente integrarsi un valore di profondità prospettica: ha dunque un portico e una loggia, la cui scarsa profondità è compensata dallo
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graduato per centrare il fulcro di tutto l’edificio»: le scanalature dei fusti, determinando una fitta frequenza e quasi una vibrazione di luce, mediano
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’edificio, bensì della visione; e allo stesso modo uno strombo e un rincasso prospettico non valgono più come profondità effettiva né come illusione di
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Dobbiamo ora ricordare quanto abbiamo detto del carattere devozionale dell’edificio, della sua destinazione a un culto di massa, della modulazione
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e come adeguamento delle forme dell’edificio alle usanze del paese. È vero che il Guarini, monaco teatino, ha lavorato quasi sempre per ordini
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, della ubicazione dell’edificio: per definirne la situazione nello spazio si rifà addirittura all’astronomia, alle sfere celesti, agli «angoli del
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Lisbona arriverà lino ad imprimere a tutta la costruzione un andamento ondulatorio, come se l’edificio, costruito secondo normali rapporti di verticali
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— è sempre in una situazione periferica: nei limiti fisici del perimetro dell’edificio, la sua posizione è sempre casuale, mai privilegiata. Il suo
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dello stesso tema formale in situazioni spaziali diverse. Lo scopo dell’architetto non è tanto di inventare la forma unitaria dell’edificio, quanto di
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soluzione a tubo di cannocchiale; cambiando con la distanza il rapporto tra i due elementi, l’edificio campeggia sempre nella spazialità aperta del colle
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Le proporzioni non lo preoccupano. Il suo modellato architettonico, ricavato nella massa plastica dell’edificio, è elastico: per situare la fabbrica
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il programma appare ridotto perché la tomba non è più un edificio ma la parte di un edificio; dall’altro, e specialmente nel senso dell’espansione
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