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problema è rimasto aperto, ed è oggi la spina di angoscia della «civiltà tecnologica», anche da questo si vede come il Seicento, con le sue contraddizioni
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che sia invenzione e scoperta, esperienza maturata nel tempo e da portare innanzi con larga ed accogliente coerenza; crede a una tecnica ricerca
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politiche, Non soltanto perché sorge sulla tomba ed è la sede ufficiale della Cattedra di San Pietro la basilica vaticana ha un carattere di priorità
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Con il ripristino della basilica lateranense, infine, si volevano esprimere ed affermare valori molto diversi da quelli, perenni e immutabili (il
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abbastanza documentati); ma come, nel naufragio, abbia salvato il salvabile, recuperato valori compromessi, messo a profitto le circostanze avverse ed
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gigantesche ed enfaticamente atteggiate, come quelle dei pilastri della tribuna di San Pietro. I precedenti disegni dimostrano come Borromini avesse
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Pietro da Cortona era pittore ed architetto, il Bernini architetto e scultore, il Borromini soltanto architetto. Tra questi tre maestri si dibatte
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andare studiando». La sua vera professione, dunque, era la pittura; e che la sua figura, rispetto al genio straripante del Bernini ed a quello
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con pezzi di repertorio, e che la novità è tutta nel loro montaggio. Ed è il montaggio più slegato che si possa immaginare, perché qui la situazione
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’architetto, e finalmente apre, ponendosi come primo ed esplicito esempio di arte senza «regole, la via alla diffusione europea del gusto barocco.
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: né soltanto per rendimento di grazie fu costruita, per ospitarla, la nuova chiesa di Campitelli, ma anche, ed è storicamente provato, perché un
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rovesciamento dei valori di interno ed esterno si ha nella sacrestia: dove le pareti candide portano la luminosità al massimo grado d’intensità, superfici
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storico come valore universale, è una creazione tipica dell’antichità classica: il mausoleo del pontefice, celebrando una grande figura storica ed
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dipingendo il ritratto dei sovrani quando l’Infanta e il suo seguito hanno interrotto la posa. Ed è cominciato il gioco: uno di quei giochi che piacevano
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distanza non è raddoppiata. E non avrebbe senso ripudiare una situazione normale ed escogitare un espediente così complicato solo per collocare il pittore
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termine al secondo; ma il Guarini va oltre ed instaura una teoria della prassi, ponendo la tecnica come metodologia del progetto invece che come
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religiosa è chiamata, con aspro tecnicismo verbale, ecclesiastica; ed è collocata al sesto posto di una classificazione per «generi» (militare, civile
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necessità della prassi si congiungono ed identificano in quella che è la sola, vera attività dell’architetto: la progettazione. Perciò il significato
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’arte non è matematica perché è fenomeno: tra il pensiero matematico ed il fenomeno visivo c’è un salto, perché le «simmetrie vere» non sempre
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’effetto non esprime la causa, le succede e, in certo senso, la esaurisce ed elimina. Del resto il pensiero matematico non è una verità da comunicare, ma
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più, vi aggiunge altri ordini, come il gotico e l’atlantico, che naturalmente buttano all’aria tutto il sistema; ed ammette tranquillamente che, una
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ripetizione delle forme; e ne dà la riprova riducendo la cupola ad una struttura libera, aperta, che assicura la comunicazione continua tra interno ed esterno
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un’architettura civile o mondana. Ed anche questo, non meno della separazione della tecnica dall’esperienza e della sua identificazione alla scienza
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’incidenza luminosa obliqua o radente ed acquista così, nella grandezza della mole e nell’estensione dei piani, una diafana nitidezza d’intaglio. Nel
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costante proposito di trovare ed enunciare le regole grammaticali e sintattiche di una lingua che si vuole insegnare. Quali che fossero le sue
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Piemontese ordinata da Vittorio Viale. Sono studi che si riferiscono alla sistemazione urbanistica ed architettonica del cuore della città-capitale: alla
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. Ammiratore ed erede del Juvarra, certo; ma per intendere di che pasta fosse fatto basta guardare il campanile di San Gaudenzio a Novara: di stretta
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soltanto perché prodotta da altre classi, ma addirittura da altri popoli, generalmente considerati, ed anche per quest’inclinazione contemplativa
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Il motivo del nobile fanatico, che crede di intendersi d’arte ed è gabbato dall’antiquario imbroglione, è un motivo già sfruttato dal teatro del
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processo stesso, o un momento essenziale del processo dell’arte ed è insieme, come non può non essere, un atto razionale, non si può più credere che l’arte
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possibilità di curvatura ed è quindi infinitamente varia, anzi è la linea stessa della varietà come bellezza. Webb, che adora artisti italiani, la ritrova
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, prima di Turner, e il «pittoresco» durerà, sia pure vegetando nel gusto meschino dei pittori vittoriani, fino alla metà dell’Ottocento ed oltre. Si tratta
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L’antitesi di «pittoresco» e «sublime», designando all’attività artistica due percorsi diversi ed opposti, non era evidentemente conciliabile nell
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, il Diavolo, sono molto più di qua che di là, ed è proprio la ragione che li genera, li alleva nel nido tiepido della società e dei civili costumi, e
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gotico internazionale ed ha avuto anche in Inghilterra ripercussioni non indegno dell’eufuismo nei miniatori di ritratti, scopre nell’artificiale la
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, assomiglia a Puck di A Midsummer Night’s Dream; c’è e non c’è, ed è difficile accompagnare un volto e una storia al timbro cangiante, dal greve al giocondo
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infinitamente complicato ed oscuro dell’anima umana, il cieco rincorrersi delle cause e degli effetti, il corso ora sotterraneo ora scoperto delle
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Michelangiolo; tra i modelli ideali di Fuseli vi sono anche gli angeli del Parmigianino, dalla bellezza insinuante ed ombrosa. E glieli aveva indicati Reynolds.
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» (Lectures, IV, 1805). I suoi eroi-attori non sono figure della vita trapassate ed assunte nell’arte, ma figure dell’arte classica discese e mescolate alla
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Bellezza ed espressione, intendendo con espressione l’ideale ultimo del Sublime, sono valori distinti; ma «solo l’espressione può dare al bello il
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Galileo ha ormai fissato la finalità ed il metodo o, più precisamente, deve adattarsi ad essere componente di un sistema culturale in cui la conoscenza
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Nel gruppo marmoreo che Antonio Canova, poco più che ventenne, scolpì a Venezia per il senatore Pietro Pisani ed espose alla Sensa del 1779, Dedalo
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Il tema era inconsueto, ed è escluso ogni riferimento a precedenti iconografici; ma aveva una giustificazione attuale. Il volo umano era l’idea fissa
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Col Dedalo ed Icaro, che certo non è un gruppo ornamentale, il giovane artista, dopo aver lungamente esitato tra la scultura e la pittura, prende
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raffigura, idealizzato, lo stesso Canova) calpesta le false ali ingegnosamente conteste, tiene in mano come per gioco una penna ed un pezzo di fune e, mentre
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rapporti formali tutto diverso da quello con cui si snoda ed articola, per successivi e concatenati episodi, una narrazione poetica. Analizza la
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veneziana, al Vittoria: più che nella modulazione pittorica del modellato di superficie, il riferimento vale, ed entro limiti molto ristretti, per l
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Perché Icaro ha in mano. una penna ed un pezzo di fune? S’è detto, per gioco; l’adolescente inesperto gioca con quello che dovrebbe essere lo
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Il filo teso è una linea retta, la più semplice delle forme geometriche; ma è anche l’elemento determinante della funzionalità compositiva; ed è
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La linea retta nel gruppo canoviano è una linea funzionale, la corda di trasmissione di un sistema cli forze combinate; ed è un oggetto reale, ma un
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