Da Bramante a Canova
fare: con la tecnica, naturalmente. Nulla è fattibile che non s’immagini fatto: anche per salvarsi l’umanità deve immaginarsi, prefigurarsi salva. La
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di un’intenzionalità oscura che deve, cammin facendo, chiarirsi. Non si preoccupa di definire un progetto ma di trovare un tracciato, un movimento
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riconoscere che l’ideale classico del monumento è rinato nel monumento cristiano e che questo deve rimanere, per sempre, un unicum.
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Poiché la sua architettura deve adempiere alla funzione di conservare, fin da principio (come si vede dalla serie dei successivi disegni) concepisce
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l’unità plastica del monumento esige una veduta unitaria secondo giuste prospettive, un paesaggio architettonico, in cui ci si muove, deve avere
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del suo discorso, che dunque deve interpretarsi come una sorta di apparato con cui si rende onore al sacello. Si passa così dalla concezione
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novità che deve avere colpito il Cortona, più ancora che quella soluzione trascendentale o metafisica della prospettiva, è il coraggioso inserto dell
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Dacché la cupola, arretrata, non deve più concludere un organismo plastico, la facciata convessa non ha più ragione di essere. In un primo momento
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A questo punto, il Rainaldi deve avere sentito la contraddizione tra sviluppo plastico della facciata curva e lo sviluppo prospettico del portico e
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pochissimi) colma i contorni di colori densi, e non ne trabocca una stilla. L’immagine deve avere la stessa realtà fisica delle cose: è chiusa nei suoi
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Guarini è nettamente antiromana. Si deve biasimare il liberale mecenatismo di Urbano VIII, che imponeva all’architetto di preoccuparsi soltanto della
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È escluso che la forma architettonica rappresenti visivamente le operazioni matematiche che l’hanno prodotta: deve soltanto «non disgustare il senso
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culto. Deve dunque conoscere il processo, il meccanismo, la tecnica del culto, del perfetto atto di sudditanza: l’apparecchio che costruisce non ha
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movimento dei colori, della vita splendida della corte. Se la società è teatro, e la corte una società eletta, deve avere la sua scena e il suo pubblico. L
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vista: la simmetria è così larga e slegata che le singole forme emergono dal contesto come gli «a solo» dell’orchestra. Come in musica, ogni forma deve
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formano una piramide al cui vertice il papa seduto in trono domina il Cielo e la Terra. Poiché la natura è inseparabile dall’umanità e la figurazione deve
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Quando il «criticismo», come attitudine generale dell'intelligenza, si concreta in vera e propria critica, questa deve porsi un oggetto: l’oggetto
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sostiene che la composizione deve essere teatrale e drammatica. Neppure la ritrattistica si sottrae all’influenza persistente della letteratura e del
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il «wit» come «velocità d’immaginazione» o rapido succedersi di un’idea all’altra, cui deve però aggiungersi una «direzione costante» verso uno scopo
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cose che servono alla descrizione e allo sviluppo della situazione drammatica. È una regola del giuoco: lo spettatore deve sapere che tutto ciò che
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sarebbero più il necessario complemento dei pieni, ma soltanto vuoti di memoria, delle ingiustificabili e deplorevoli assenze. Nulla deve rimanere
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viene prescritto all'artista, non è il suo primo atto: per saper scegliere il bello nella ressa confusa dei fenomeni l’artista deve aver educato il
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il problema dell’oggetto; e aveva scritto che il pittore deve immaginare gli oggetti come altrettanti gusci svuotati fino all’ultimo velo di materia
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1513 la questione è più complessa. Poiché il monumento deve addossarsi a una parete, non avrà più uno spazio interno e questo sarà compensato in
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può provocare ma dalla quale non deve lasciarsi sorprendere impreparato, il dovere morale dell’artista è di lavorare in tutta umiltà, anche se quel
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, ma l’arte deve influire, dall’alto, sulla società: non più nel senso di insegnarle a «seeing properly» e ad avere idee più chiare, ma nel senso di
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Fuseli, ch’era stato scolaro del Reynolds nel ’64 e gli era rispettosamente amico, deve aver avuto una parte non piccola nel deciderlo al passo
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desertica landa del Sublime, dove l’anima s’avvede sgomenta di essere non più all’unisono, ma in aspro conflitto con la natura, e deve affrontare la
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spirituale. Quando l’arte non può più far parte di un’organico sistema del sapere e deve risolvere da sola i propri problemi, non può che ripiegarsi pensosa
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Alle volte, parlando del Barocco, non si dà il giusto peso al fatto che in quel periodo l’arte deve ridefinirsi nei confronti di una scienza di cui
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e si presentava per la prima volta al pubblico veneziano tra gli artisti «accademici» deve dunque interpretarsi come una mossa polemica, un enunciato
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nel 1766, ma tradotto molto più tardi), progettando il gruppo di Dedalo e Icaro il Canova deve essersi posto il problema di come un evento possa
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l’oggetto dandolo in uno spazio più aperto, più ventilato, più luminoso del reale: uno spazio che non si vede perché deve seguitare «naturalmente» e
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