Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Da Bramante a Canova

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Argan, Giulio 50 occorrenze

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atterrà più tardi, nel «montare» entro raffinate custodie architettoniche, d`una modernità pungente, i resti figurati degli antichi sepolcri lateranensi?

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degli archi, intorno alle finestre e nelle volte delle prime navate laterali, nonché dalle ghirlande di fiori freschi intorno agli ovali e dai cherubini

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Alla diversa larghezza dei pilastri e degli archi, cioè dei pieni e dei vuoti della navata centrale, corrisponde la diversa ampiezza delle campate

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aperta alla più larga variabilità degli effetti, e quindi luministica. Come sistema luministico, in un armonico crescendo di altezze, di grandezze, di

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’architettura è questione di disegno e non di grandezze. Sottolinea con la finezza degli ornati l’enorme disparità di scala tra la basilica e il sepolcri

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dell’accademia di San Luca, ch'era il sodalizio professionale degli artisti. Sc il Bernini vuol essere l'artista ufficiale della Curia Romana e se il

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masse degli edifici rappresentativi; il Borromini isola e fa scattare dal contesto urbano alcuni nuclei di massima tensione, che si eccepiscono come puri

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la gravitazione dei corpi intorno al vano centrale in una successione prospettica. I quattro spigoli corrispondenti alle imposte degli archi della

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e dalla distribuzione degli elementi portanti nello spazio. Ma già sul finire del Cinquecento si affaccia una tecnica nuova, che tiene largamente

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volte e l'espansione laterale degli spazi delle cappelle, e agisce come massima sorgente luminosa, facendo del vano interposto la zona più chiara tra

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significato iconologico degli elementi architettonici. Costruisce su una scala dimensionale moderata (si pensi al gigantismo del Bernini nel colonnato di

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lo spazio assume nell’articolazione e modellazione delle pareti, della mobilità continua delle prospettive e degli effetti di luce. Come sempre, la

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punto di vista della «mozione degli affetti», è il pathos della chiesa di Campitelli.

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imperativa presentazione dell’esempio alla persuasiva sollecitazione dei sentimenti o degli «affetti». Nel senso dunque, già schiettamente «moderno

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, potrebbe dirsi, il medio proporzionale tra gli estremi opposti, di luce e di tenebra, delle membrature e degli specchi piani dell’architettura. È

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tre anni e s’impegna a fondo; ma il tema ideologico è mutato. Nelle statue degli Schiavi per il basamento, scrive il Tolnay, «si esprime con veemenza

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dalla correlazione obbligata alla degradazione prospettica delle grandezze. Anticipando le osservazioni degli psicologi della percezione nota perfino

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qualitativo dell’invenzione. È vero che il Guarini non può fare a meno di trattare degli ordini architettonici, che costituivano pur sempre la morfologia

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, all’interpretazione degli esecutori. Anche le ultime desinenze ornamentali sono accuratamente progettate, espresse in misure; e non dimentichiamo che

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Ma anche il punto di partenza de]l’ideazione formale è irrazionale. Nella cupola della Sindone archi si impostano al sommo degli archi sottostanti

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È facile osservare (e la tavola del Trattato lo sottolinea) che, per il modo con cui si congiungono le membrature degli archi, la loro successione si

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oggettivazione conoscitiva, tra Provvidenza e devozione. Proprio per questa lucida coscienza delle straordinarie possibilità e, nello stesso tempo, degli

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La prima questione da affrontare è, naturalmente, quella della fase conclusiva. Questa coincide esattamente con il tempo degli affreschi della

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sullo schema prefisso della natura ma sul diverso agire degli uomini, il teatro è, a dir poco, il miglior campo sperimentale della visione. Lo sviluppo

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’Italia, i più gravi impegni politici. Benedetto non ha nulla di grande: come lo descrive il sublime nipote, è un buon uomo innamorato degli studi, al

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, spirituali, è naturalmente la capacità di valutare i fatti artistici: perciò l’atteggiamento degli aristocratici inglesi nei confronti dell’arte è

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occhi degli inglesi, piuttosto nella pittura di un Le Brun che in quella di un Maratta; la stessa polemica contro l’italianismo è piuttosto rivolta

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dialoghi michelangioleschi di Francisco de Hollanda l’arte italiana era contrapposta alla fiamminga come arte «ideale» contrapposta alla suggestione degli

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Come agisce, posta a contatto con la grande maniera, la povera verità, la morale spicciola, la cronaca trita degli olandesi? Al gusto italianizzante

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borghesi cl1’erano i pittori e i critici del Settecento. Al contrario, tutti sono d’accordo sul punto che gli olandesi sono molto al di sotto degli

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, era soprattutto uno schema: ma accanto a quello schema dedotto dai grandi maestri, spesso mal conosciuti, v’era la realtà viva dei pittori e degli

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atto intellettuale, perché implica l’oggettivazione) sarebbe indistinguibile dal fare degli artigiani e proprio da costoro artisti di questa borghesia

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simbolicamente esprime la mutazione continua, l’inafferrabilità degli aspetti del reale. Ma, appunto perché continuamente mutevole, questa forma ha un

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relazione. Quel tratto di paesaggio diventa, nei ritratti di Reynolds, estremamente preciso: par di toccare la corteccia degli alberi, di sentire stormire le

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che percorrono e sostengono la massa: i grandi pilastri del primo ordine hanno ancora la spinta, la tensione muscolare delle statue degli Schiavi, e le

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tutta la sua opera, la stessa angosciata incertezza sul significato — di salvezza o di dannazione — degli eventi. Comunque, il destino non potrà essere

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spazio frammentario, non abbia riconosciuto, nella pittura degli impressionisti francesi, la prima concreta rappresentazione di uno spazio

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non rimane che agire sul pubblico, educarne e condizionarne il gusto, disporlo ad accettare senza discutere il messaggio degli artisti che sono, di

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, quando il viaggio in Inghilterra divenne altrettanto necessario, per la formazione degli artisti che, nel Settecento, il viaggio in Italia. Furono gli

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attuarsi sul piano del contingente, degli interessi sociali e politici; ma proprio quando il contingente, cioè la problematica sociale e politica, assurge

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, subordinate ciascuna alle possibilità delle relative ricerche espressive, dacché nel pensiero degli illuministi la tecnica non era più prassi od

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didattica, circa «la relativa debolezza degli imitatori e dei seguaci». Questi gli piacevano, c’è da giurarlo, quanto e più del maestro. La poetica di

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i temperamenti, dalle congiunzioni degli astri né promanano agli uomini dai luminosi orizzonti della natura. Nella società si generano, come

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infinitamente complicato ed oscuro dell’anima umana, il cieco rincorrersi delle cause e degli effetti, il corso ora sotterraneo ora scoperto delle

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sulle pagine come sulla scena, e più ancora nel suo voler esserlo, perché pensa che il destino degli uomini sia d’essere attori che recitano a

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Ma, ora che ha perduto il suo paradiso naturale e ha intrapreso il suo cammino nel mondo «artificiale» degli uomini, le forze che agiscono su di lui

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, di discutere seriamente le forme e le proporzioni degli insetti, di paragonare coleotteri e lepidotteri agli eroi omerici e, quasi quasi, di

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, mille curve amorose avvolgono le membra di Flora» (Aforismi, I94). I modelli ideali degli eroi di Blake possono forse essere i Prigioni di

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stessa si preoccupa molto meno della spiegazione dell’universo che della condotta degli uomini poiché da quando s’è aperto lo scisma della Riforma, il

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degli scienziati e dei dilettanti scienziati della seconda metà del Settecento, come ai nostri giorni l’esplorazione degli spazi interplanetari

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