Da Bramante a Canova
doveva l’accumulo di un immenso patrimonio culturale che era, in definitiva, un patrimonio d’immagine? Portato dal piano intellettuale al morale, il
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, il papa prescriveva di conservare la forma primitiva, ma è difficile supporre che il progetto d’insieme non fosse stato a suo tempo approvato dal
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atterrà più tardi, nel «montare» entro raffinate custodie architettoniche, d`una modernità pungente, i resti figurati degli antichi sepolcri lateranensi?
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materia che si rappresenta, come del luogo, del tempo, e d’altri rispetti necessari». Nelle composizioni decorative del Cortona sono sempre chiaramente
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mai compiuta anche perché, se mai lo fosse, finirebbe per l’artista ogni ragione di ricerca e quindi d’esistenza; e sarebbe, per di più, incomunicabile
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Per Michelangiolo l’arte è la totalità dell’esistenza perché discende dalla storia, si attua nella realtà naturale del presente, tende a un fine d
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interiori, fino a porre l’opera oltre il limite del fattibile e a fare di essa la polarità negativa, benché necessaria, nella corrente d’ispirazione
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spirito d’obbedienza; ma non si può dire ch’essi rimangano un’opera di ripiego, subordinata rispetto a un altro, predominante interesse. Negli affreschi
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rovesciamento dei valori di interno ed esterno si ha nella sacrestia: dove le pareti candide portano la luminosità al massimo grado d’intensità, superfici
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forme della sua architettura mira a produrre un’emozione collettiva, così come la musica che accompagna le funzioni tende a determinare uno stato d
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il vero soggetto di Las Meninas è la Pittura; ma fuori d’allegoria, intesa come l’operazione che fa il pittore) è lucida, calma, questione d’occhi e
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era fornita, a regola d’arte, dall’unica finestra aperta, in fondo alla stanza; ma ora che la luce entra a fiotti dalla finestra vicina e dalla porta
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. L’Adorazione dei Magi è del ’l7: il pittore aveva diciotto anni. Sorprende la mancanza assoluta d’intenzioni devote o edificanti: il soggetto è
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limitano a caricare d’una corrente, d’una tensione esasperata la cronaca miserabile della nostra esistenza.
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concezione trecentesca e quattrocentesca, quindi cristiana, del sepolcro incorporato nei muri perimetrali della chiesa. Ma scompare anche l’allegoria d
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o un tessuto ricco e profondo, chiaramente si vede nell’intreccio d’archi della cupola della Sindone e, meglio ancora, nel fitto ricamo d’ornati della
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idee», opere d’arte in mica, momenti concreti di un processo inventivo-operativo che si concluderà soltanto, e sempre con la presenza e l’intervento
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raggi intorno al mozzo d’una ruota: un’architettura a vedute a ventaglio, tutte angolari, in cui ogni minimo risalto viene a trovarsi esposto a un
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cose lotta coi residui d’un utopismo politico vagamente illuministico. A Torino si trova a competere con l’erede ufficiale del Juvarra, Benedetto Alfieri
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guariniana di San Lorenzo. Ma quello che il Passanti definisce benissimo «un intreccio d’archi tutto filtrante luce» e che sembra reggersi sfidando tutte le
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ha bisogno d’una certa vistosità d’apparato; ma anche di piante libere, snodate, inventate, corrette, ritagliare sul posto. Già nel gioco delle grandi
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necessariamente ridotto il campo d’azione dell’arte figurativa: i cui compiti «civili», salvo qualche decorazione, s’erano ristretti, per tutto il Seicento
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certamente i nobili, che comperano antichità e opere d’arte di gusto classico e considerano il «grand tour» nel continente come il necessario complemento di
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Il motivo del nobile fanatico, che crede di intendersi d’arte ed è gabbato dall’antiquario imbroglione, è un motivo già sfruttato dal teatro del
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, anticaglie di autenticità assai dubbia; ebbene, se acquisti di opere d’arte devono costituire una voce tanto cospicua nella bilancia commerciale inglese
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perché contiene, tra l’altro, un principio d’autorità, la teoria dommatica del bello e l’incondizionata ammirazione dell’antico, La critica, che ovviamente
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: e non nel senso di autografa distinta da copia, ma nel senso parallelo, e più elevato, di schiettezza d’espressione pittorica. S’aggiunga che la
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anzi con la lucida consapevolezza d’una nuova funzione storica, alla cerchia ristretta delle grandi famiglie. Né vi fu, per tutto il Settecento
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borghesi cl1’erano i pittori e i critici del Settecento. Al contrario, tutti sono d’accordo sul punto che gli olandesi sono molto al di sotto degli
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critica politica all’azione politica, cosi la critica artistica porta all’azione artistica. Il carattere attivo, d’immediata utilità ai fini del fare, è
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Con il concetto d’ispirazione non cade soltanto l’idea della fondamentale religiosità dell’arte, ma anche quella del suo necessario rapporto con la
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La scoperta e l’interpretazione del carattere sono compito della «mente attiva», e il modo d’azione della mente attiva è il «wit», l’arguzia: un
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due idee, la linea ondulata e sinuosa è il collegamento più indiretto, cioè quello che permette, d’incontrare, nel suo svolgersi, e di associare ai
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si trova nel quadro ha una sua ragion d’essere e, prima o poi, sarà «di scena». In un ritratto di Gainsborough, il tratto di: paese che sfuma nel fondo
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indefinito o sospeso: e non nei confronti di una realtà esterna, ma della pienezza e concretezza, della capacità d’esistenza autonoma dell'immagine.
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sorprendente ricchezza d’argomenti, che spiegano perfettamente il carattere della pittura di paesaggio della seconda metà del secolo e le ragioni della sua
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contorni. Ma quest’identificazione di sé nell’oggetto, che in Hogarth nasce da una sorta di curiosità o d’interesse analitico, nella teoria del
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di carattere, il tono affettivo generale dell’opera d’arte. La vera educazione mira infatti a sciogliere l’individuo dal peso di un bagaglio di
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sublime. E Raffaello scese dal trono». (Praz, St. d. Lett. Ingl. p. 244).
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«pittoresco» né d’altro si cura che di controllare la correlazione o la simpatia o l’equilibrio tra la naturalità umana e la natura esterna, è un artista (per
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virtuosismo agilissimo, inafferrabile di Gainsborough. La sua è una pittura ricca d’impasto, solida di tessuto; rapida, ma precisa e conclusiva: una pittura
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colori. Eppure se il fattore tecnico— operativo è tanto più attivo in Constable che in Blake, questi è il primo difensore di un artigianato d’alto
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D'altra parte, la natura di cui Ruskin indaga e ricostruisce le leggi sulla guida del «liber veritatis» turneriano, non è affatto una natura
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, merita d’essere finalmente studiata. [1963]
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splendenti rimangono tuttavia fisicamente legate a un ritmo di suono, di gesto, d’azione. Il Manierismo di Shakespeare è appunto in questo suo essere attore
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La conversione religiosa ha eliminato in lui il pensiero della natura e quello della storia come tramiti d’elezione; la pittura e la scultura, la cui
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razionalista che cavalca la tigre della pazzia. Inglese d’elezione e più calvinista che puritano, riesce ad oggettivare tutta l’ambiguità di un ambiente
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, lo spazio di Shakespeare: un universo d’immagini brillanti e senza sostanza, in agitazione perpetua, e senza dubbio vere, ma ad un livello, in una
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visione così ristretta, fulminata nel raggio d’un riflettore, e nello stesso tempo così vivida, così simile a quello che oggi chiamiamo un fotogramma non
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viluppo di fiamme da cui esce una mano a ghermire la bella donna, passava d’un tratto, come per un sùbito rapimento, allo straordinario, mozartiano a-solo
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