Da Bramante a Canova
complicato da un complesso di colpa: suo malgrado, e perché altri non facesse peggio, s’era indotto a «tradire» il maestro sfigurando, con la costruzione
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nella costruzione, annullando così quello che Bernini considerava giustamente l’elemento formale conclusivo e caratterizzante, quasi l’ultimo suggello
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la decisione di «enfatizzare» le edicole, collegandole con un elemento apertamente oratorio, sia in rapporto con la rinuncia alla costruzione della
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’attività autonoma, legata alla specificità della propria praxis, della tecnica della costruzione. È però significativo che, quando alla metà del secolo
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cambiando il registro dei temi e le scale delle grandezze, passando dalle tecniche della costruzione a quelle della finzione, operando la
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A proposito della sua prima opera importante, il Casino Sacchetti al Pigneto, il Portoghesi ha osservato acutamente che la costruzione è Tutta fatta
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non d’immediata evidenza. Cinque anni prima il Borromini aveva concluso la costruzione di Sant’Ivo alla Sapienza, integrando la nuova chiesa ad un
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V’è un tema che, dalla costruzione per curve e piani sghembi della piazzetta della Pace trapassa nella facciata di Santa Maria in Vin Latin, pur così
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raggiunge la piena liberazione dalla «regola» e pone l’architettura come soluzione formale di problemi concreti, rinunciando a intendere la costruzione come
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costruzione esisteva una chiesa più antica, cui era legata una speciale devozione: ogni anno, in carnevale, vi si esponeva con grande solennità il Sacramento, a
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Prima di disegnare, nel 1657, il progetto di Campitelli, il Rainaldi aveva lavorato col padre, Girolamo, alla costruzione di S. Agnese in piazza
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Tutto il progetto subisce però, nel giro di pochi anni (la costruzione fu iniziata nel 1662), una trasformazione radicale: e la trasformazione è
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costruzione è sempre il mausoleo michelangiolesco. È vero che il Bramante, certo per ordine del papa, pone al centro la Confessione di San Pietro; ma questa
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costruzione oggettiva dello spazio ma alla determinazione di una immagine spaziale, e lo spazio stesso è pensato come immagine, non ha più senso
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costruzione, e modulando i vuoti, le pause, in rapporto alla forza dimostrativa, entimematica piuttosto che sillogistica, dei giunti e dei nuclei plastici. La
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Velázquez avrebbe potuto spiegare a Giulio Mancini che la pluralità delle sorgenti luminose non è necessariamente in rapporto con la costruzione del
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procedimento della costruzione. Andreina Griseri ha veduto acutamente nel Guarini l’artista che «dissacra i soggetti consacrati dalla religiosità corrente
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superficie. Ora la tomba non è più che una costruzione frontale a due ordini con brevi risvolti laterali. Il progetto è contemporaneo agli studi per la
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grandiosità dell’invenzione e non della spesa: la «comodità» o l’aspetto pratico della costruzione viene inteso soprattutto come limitazione dei costi
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proporzioni non è più la teoria della corrispondenza dell’equilibrio visivo delle forme plastiche all’equilibrio statico della costruzione; è un problema
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di base della architettura del suo tempo; ma ne tratta in modo atipologico, puramente lessicale, limitandosi a darne la costruzione grafica. Per di
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, perché il principio dell’arte era la mimesis: la costruzione imitava le grandi strutture, la decorazione le apparenze esteriori del reale. Ma se dell
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: una costruzione storico-allegorica i cui significati, secondo la poetica neoplatonica, dovevano essere plurimi e a diversi livelli. La tomba di Giulio
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San Pietro, non esita a tornare alla idea bramantesca della costruzione centrale. Il suo giudizio è preciso: «lui [Bramante] pose la prima pietra di San
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, la natura è una costruzione della mente umana, che se ne serve per inquadrare e spiegare l’illimitata varietà dei fenomeni. Questa costruzione
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di un’altra opera che vorrebbe compiere ma che, ormai più che settantenne, sa di non potere vedere compiuta: la costruzione di San Pietro e
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