Crisi economica e crisi politica
nella stessa compagine statale, che non regge all'urto formidabile; manca l'uomo delle grandi speranze e dei grandi odii, che polarizzi le forze vive e
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. Orlando, come appello a tutte le competenze economiche e politiche d'Italia, affermeremmo una cosa non vera. L'oblio coperse, nello stesso giorno in cui
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Il famoso intercalare di Francesco Saverio Nitti « consumare di meno e produrre di più » non ebbe la fortuna dell'appello alla resistenza lanciato da
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creava con gli aumenti di stipendio il circolo vizioso degli aumenti di prezzi; e d'altra parte non si faceva corrispondere alla volontà di lavoro e di
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. Il risultato non fu pari alle speranze, sia per la reale portata del prestito che servì a trasformare non pochi titoli dei prestiti passati; sia
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Non possiamo ancora esattamente prevedere gli effetti pratici delle nuove leggi finanziarie, le quali, specialmente quella della nominatività dei
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Non è questa solamente una questione economica: però, comunque si guardi attraverso il fenomeno psicologico e politico, si risolve prevalentemente in
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depressione della nostra moneta e dei nostri titoli. Le fasi intermedie non sono che piccole alterazioni di una crisi progrediente, della quale oggi
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regioni, non attenuano, ma dànno la caratteristica parziale e forse la più visibile del fenomeno. Ma come la febbre che non è il male ma è il segno del
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Non valsero avvisi ai governanti del periodo della guerra, per preparare una soluzione adeguata al problema: ricordo i voti del congresso dei sindaci
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bianche, come atta a creare un iperfenomeno agrario che non esisteva o non era da valutarsi; ed hanno resistito acuendo la lotta di classe.
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non essere di fatto, attraverso commissioni senza mezzi e senza autorità, e poi ricorretto dal decreto Falconi del 22 aprile ultimo scorso, che ha
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Ebbene, la siderurgia e la metallurgia pesante debbono smobilitare o trasformarsi se non vogliono andare in perdita, e se il paese non vorrà
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quale prezzo per tutto il complesso della economia nazionale? Non dico l'osservatore superficiale, ma almeno chi ha l'abitudine dell'esame dei fatti
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Orbene, il caso della siderurgia e quello della metallurgia presente oggi non è certo il primo sopra indicato, poiché il costo delle materie
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Per far ciò tutti convengono che il regime economico attuale non risponde più e che occorre trasformarlo. Come in tutti i momenti critici della vita
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Fino a che l'Italia è tributaria all'estero di materie prime, si chiamino grano, cotone, carbone, ferro e simili; fin che tale tributo non è
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ancor di più la crisi entro la quale ci dibattiamo, che non è solamente all'interno, di distribuzione di ricchezza e di mezzo e ragione di lavoro, ma
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Il cozzo fra queste tendenze non è nel campo delle teorie, elaborate da scolastici e da studiosi; è nel concreto dell'azione, che trasportata dal
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Però la scossa data alla nostra compagine nazionale non è solamente né inizialmente economica: la scossa è stata fondamentalmente morale.
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Così la politica non è accorgimento di pochi che guidano la società, o funzionalità di organi, che si sovrappongono agli individui: è un fenomeno di
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divergenze interne, sia per il modo come fu condotta politicamente e militarmente, non poteva non scaturire un profondo disorientamento nazionale. La
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Ho voluto tracciare questo quadro, non per fare della cosidetta politica nazionalista o imperialista, così poco confacente ad un'Italia povera e
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pratico di governo, che può agevolarne per debolezza le manifestazioni, o ridurne con energia la portata, ma non eliminarne l'esistenza.
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Esso non può, perciò, dare autorità ad un governo, a qualsiasi governo che voglia riprendere in mano il timone dello stato, se non sa fiancheggiarlo
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Non è la prima volta che manifesto pubblicamente e vivacemente anche la mia opposizione irriducibile contro lo stato accentratore e contro la
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l'obiettivo di molti di quella sponda, che oggi sembrano, ma non sono di fatto sorpassati.
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Direte: È forse questo il sogno morboso di un ipercritico? È uno stato d'animo tormentato dagli avvenimenti che non si possono facilmente spiegare, e
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Così non arriva più a regolare il nuovo, per mancanza di organi adatti, e il vecchio per eliminazione di funzioni e di attività; creando alla
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È naturale che questo sforzo abbia prodotto l'elefantiasi, e che i nervi e i muscoli non reggano più l'immane corpo; e lo stato è costretto a cedere
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economici e strumenti politici, non in nome di un programma di riorganizzazione del paese, ma in nome di una debolezza che non resiste, in nome di un
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borghesia liberale rappresenta, ma dei quali essa non ha più in mano il timone per la resistenza e per la trasformazione.
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diritto e delle responsabilità collettive; tenta le forze della economia pubblica, altera i rapporti di quella privata: e non può avere altra soluzione
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Così il partito nazionalista e quello dei combattenti, quello riformista e il repubblicano non sono più frazioni viventi, se non quando cercano un
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Però, mentre al movimento demoliberale manca una forza centrale e sintetica, che non può essere la difesa delle istituzioni perché non vuole essere
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E se il socialismo italiano non fosse insieme cooperativismo, organizzato, alimentato, sorretto dallo stato, sindacalismo reso forte dallo stesso
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All'economia del lavoro come fenomeno centrale prevalente orienta le sue forze anche il partito popolare italiano: non è l'omaggio alla divinità che
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Però il partito popolare italiano non riduce il problema complesso e organico ad una linea semplicista e negativa, come è lo schema massimalista del
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ripercuote nella compagine politica. Le provvidenze assicurative e tutelatrici, che hanno basato la politica di oltre trenta anni fatta a spizzico e non mai
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Questa linea programmatica per noi non è per sé stante, solamente polarizza oggi il movimento economico e politico; però sta e deve stare nel quadro
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Purtroppo questa sincerità onesta, che ha tentato nelle diverse e non molte manifestazioni parlamentari di determinare negli altri elementi di
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Purtroppo è un'alleanza, questa, con persone e non con partiti, dai quali quindi dobbiamo difenderci, mantenendo in confronto agli alleati la nostra
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Nella mente degli avversari alleati siamo ancora il terzo incomodo, non troppo forti per essere temuti, né troppo deboli per essere sopraffatti
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Oggi le esigenze sono convergenti nel problema centrale da noi prospettato: l'equivoco su tale problema non può reggersi, e bisogna uscirne: è
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diverse in Italia, da non potersi annullare e livellare neppure attraverso cinquant'anni di legislazione e di ordinamento statale centralizzato.
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Orbene, per quanto la vita non crei le soluzioni unilaterali o astratte, ma realizzi soluzioni complesse e legate alla continuità storica nazionale
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divorzio e libertà d'insegnamento, occupano e preoccupano molto noi, popolari e non popolari, più che altro per il nostro sentimento religioso e per la
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È così: ma non ci culliamo su questo elemento come se fosse un bel parafulmine sulla nostra patria. Qua bisogna andare alle soluzioni: o l'economia
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La rivoluzione in Italia non può venire nel senso violento, classista o leninista; dopo pochi giorni ci mancherebbero grano, carbone e materie prime
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dell'arte e nella organizzazione centrale del cristianesimo. A questi termini non può fallire il suo cammino.
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