Crisi economica e crisi politica
dieci ai venti miliardi all'anno. Nello stesso tempo venivano meno le sovvenzioni dell'estero, sotto forma di prestiti di guerra, e aumentava
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, dallo spaventoso deficit dell'acquisto del grano estero, per circa sette miliardi; e dai deficit crescenti di tutti i servizi pubblici, specialmente
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ricchezza, la maggiore potenzialità tributaria e l'elevazione economica interna di fronte allo sviluppo dei traffici con l'estero.
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economia vengono principalmente dalla terra; siano prodotti che vadano direttamente al consumo nazionale ed estero, o che ci vadano trasformati da
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impiegate, importate dall'estero, soverchia o equipara il costo del lavoro; né è il caso oggi che tali industrie si avvantaggino di una mano d'opera mal
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economici deve avere notato come una industria, che è costretta a importare dall'estero materie prime e carbone, non può immettere sul mercato interno i
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anche all'estero, per le attività di scambi e di mercato.
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Fino a che l'Italia è tributaria all'estero di materie prime, si chiamino grano, cotone, carbone, ferro e simili; fin che tale tributo non è
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determinare meglio i rapporti morali ed economici con l'estero, a rifare la propria economia, e ad assumere una posizione di iniziativa di equilibrio tra i
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Oggi invece un arresto morale, come una sincope, ha colpito la patria nostra. Forse una qualsiasi soluzione del problema estero dei nostri confini, e
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delle forze vive del lavoro, spesso lasciate a sé stesse all'estero nella emigrazione forzata e avventurosa; all'interno nella sconoscenza del valore
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E perché produzione e lavoro siano efficienti, occorre la valutazione economica dei rapporti con l'estero, l'equilibrio della bilancia commerciale
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