Crisi economica e crisi politica
però un pensiero personale, che può essere discusso da amici e da avversari, come lo sforzo onesto di chi ama la patria e vuole servirla con tutte le
Pagina 133
Crisi economica e crisi politica
di guerra, aggravata da quella posteriore con tentativi di monopoli, di consorzi e di enti fittizi e mastodontici, rese più difficile l'attività
Pagina 134
Crisi economica e crisi politica
Il famoso intercalare di Francesco Saverio Nitti « consumare di meno e produrre di più » non ebbe la fortuna dell'appello alla resistenza lanciato da
Pagina 134
Crisi economica e crisi politica
eccitata da elementi anarcoidi e da spinta politica, maturata però attraverso sei mesi di facile illusione che dopo la guerra i prezzi dovessero
Pagina 135
Crisi economica e crisi politica
impegnare ben altri capitali per far fronte al risanamento finanziario della nazione; tanto più quanto il bilancio del paese era minato, fin da allora
Pagina 135
Crisi economica e crisi politica
Questi problemi, insieme ad altri, lasciò Nitti in eredità all'attuale ministero presieduto da Giolitti; il quale, mentre evitò subito il problema
Pagina 136
Crisi economica e crisi politica
Il movimento di questi ultimi ebbe una fase acuta con gli scioperi nazionali del gennaio scorso; si è avuta una serie di ulteriori agitazioni da
Pagina 136
Crisi economica e crisi politica
punto da valutarsi una perdita della ricchezza nazionale a dieci miliardi da giugno ad oggi, non possono attribuirsi alle leggi Giolitti come ad unico
Pagina 136
Crisi economica e crisi politica
Noi da due anni ci aggiriamo in un circolo vizioso: diminuiamo l'efficienza produttiva nazionale, attardiamo e facciamo arrivare alla fase acuta i
Pagina 137
Crisi economica e crisi politica
perché, come era da prevedersi, l'emigrazione dopo la guerre non poteva riprendere il suo ritmo né subito né completamente in rapporto alle esigenze di
Pagina 137
Crisi economica e crisi politica
affrontavano il problema da diversi punti di vista, ma con una visione chiara della urgenza e della imponenza del fenomeno agrario del dopo guerra.
Pagina 138
Crisi economica e crisi politica
facoltà all'acquisto coattivo delle terre, da assegnare in forma di godimento temporaneo o definitivo a cooperative dei combattenti. A parte l'irrazionale
Pagina 138
Crisi economica e crisi politica
in rapporto alla sete di acquisto del terreno a qualsiasi prezzo da parte dei contadini, e in rapporto alla grande speculazione terriera di acquisti e
Pagina 139
Crisi economica e crisi politica
bianche, come atta a creare un iperfenomeno agrario che non esisteva o non era da valutarsi; ed hanno resistito acuendo la lotta di classe.
Pagina 139
Crisi economica e crisi politica
economia vengono principalmente dalla terra; siano prodotti che vadano direttamente al consumo nazionale ed estero, o che ci vadano trasformati da
Pagina 140
Crisi economica e crisi politica
annuale da dieci a venti miliardi debbono principalmente gravare sulla ricchezza immobiliare, della quale la terra è la parte maggiore e realmente
Pagina 140
Crisi economica e crisi politica
La protezione, tanto giustamente combattuta, può mai diventare così proibitiva da vincere la concorrenza estera? Le attuali asprezze del cambio, che
Pagina 141
Crisi economica e crisi politica
confronto alla mano d'opera estera; o di avere una protezione tale per il mercato interno da superare con tale mezzo la concorrenza estera.
Pagina 141
Crisi economica e crisi politica
problemi, da quello agrario a quello industriale, a quello doganale, a quello emigratorio, con una forma di imponenza e di urgenza che non ammette
Pagina 142
Crisi economica e crisi politica
Il cozzo fra queste tendenze non è nel campo delle teorie, elaborate da scolastici e da studiosi; è nel concreto dell'azione, che trasportata dal
Pagina 143
Crisi economica e crisi politica
della guerra curavano la divisione del bottino. Il pericolo dell'affamamento americano per la questione adriatica fu agitato da Nitti, che cercò di
Pagina 145
Crisi economica e crisi politica
scoprirsi la rete di fitti inganni a lei tesi durante la guerra, con la inconscia connivenza degli stessi nostri uomini politici; e si è dibattuta, da
Pagina 145
Crisi economica e crisi politica
conseguenza di premesse o non comprese o non volute o non poste da loro; ma per dar ragione della crisi morale che ha pervaso lo spirito pubblico, al
Pagina 146
Crisi economica e crisi politica
dall'estero trarre forza e mezzi di esistenza. Questo dà luce alle ragioni della nostra politica estera che non può essere fatta di abbandoni e di debolezze
Pagina 146
Crisi economica e crisi politica
Il fenomeno, da qualsiasi lato si guardi, dimostra che la crisi politica è più profonda di quel che si creda, al di là della portata dell'indirizzo
Pagina 147
Crisi economica e crisi politica
. Anzi il fenomeno torbido dell'occupazione delle fabbriche nel conflitto metallurgico è stato accompagnato da episodi gravi di sottrazioni di armi, di
Pagina 147
Crisi economica e crisi politica
burocrazia da esso nata, e che, come il mostro della favola, da esso è divorata. E non è per rilevare deficienze tecniche e organiche di un ordinamento, nel
Pagina 148
Crisi economica e crisi politica
Ai margini di questa attività centralissima si alimentano da molti anni i germi di arresto al progresso, di ipertrofia e di deviazione insieme. Lo
Pagina 148
Crisi economica e crisi politica
agricolo e produttivo del mezzogiorno, che dava e dà alla bilancia commerciale le sue stremate e sì ricercate ricchezze; e tutto ciò acutizzato da una
Pagina 149
Crisi economica e crisi politica
Così solo si comprende come sia possibile in Italia da un lato una propaganda antistatale senza ritegni e senza limiti, impregnata di odio e fatta di
Pagina 150
Crisi economica e crisi politica
Sarebbe da persona leggera rispondere alle insistenti domande, con previsioni categoriche. E sarebbe d'altra parte una analisi vana e sterile questa
Pagina 151
Crisi economica e crisi politica
attacchi, attenuato di vigore e di resistenza, non tanto vivo per potersi difendere, né tanto morto da essere soppiantato.
Pagina 152
Crisi economica e crisi politica
società lavoratrice del domani, che livellando le differenze elimina le ingiustizie. Così avviene che da un lato ogni categoria di malcontenti e di
Pagina 152
Crisi economica e crisi politica
stato e dagli industriali o dagli agrari, adattamento politico evolutivo, un tempo diretto da Ferri a Bissolati, da Berenini a Bonomi, e oggi da Treves e
Pagina 153
Crisi economica e crisi politica
economicamente e tecnicamente da forme cooperative e consorziali; la trasformazione cooperativistica delle grandi aziende agricole, condizionata allo
Pagina 154
Crisi economica e crisi politica
generalizzazione. Di fronte alle tendenze interne, il problema sindacale e cooperativo del lavoro e della produzione, mentre è ipersentito da una frazione
Pagina 155
Crisi economica e crisi politica
Una corrente, che in parte rappresenta più da vicino l'idea sindacalista, era contraria alla collaborazione parlamentare di governo, sia pure su basi
Pagina 156
Crisi economica e crisi politica
L'altra tendenza, quella che prevalse e che, da dicembre ad oggi, meno la parentesi di due mesi del secondo ministero Nitti, accettava la
Pagina 156
Crisi economica e crisi politica
acredine e voluttà da nemici.
Pagina 157
Crisi economica e crisi politica
valutazione del nostro programma pratico, differenziato da quello degli altri; è una proiezione dell'autonomia della nostra personalità di partito, nel campo
Pagina 157
Crisi economica e crisi politica
Oggi le esigenze sono convergenti nel problema centrale da noi prospettato: l'equivoco su tale problema non può reggersi, e bisogna uscirne: è
Pagina 158
Crisi economica e crisi politica
diverse in Italia, da non potersi annullare e livellare neppure attraverso cinquant'anni di legislazione e di ordinamento statale centralizzato.
Pagina 158
Crisi economica e crisi politica
Ma ogni periodo ha la sua fase acuta centrale; e sbaglia chi crede di trasportare a suo talento il pensiero delle masse da un termine all'altro.
Pagina 159
Crisi economica e crisi politica
, sopprimere da coloro che sono stati detentori tradizionali del potere; voce che si nega dai socialisti con mezzi violenti nel campo della vita del lavoro; ma
Pagina 160