Crisi e rinnovamento dello Stato
), come un'affermazione anarchica; ma non si tenne conto della citazione, che seguiva, dell'appello del 1919, dove è detto che la sostituzione che si
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fa della analisi scolorita, ove perde efficacia e ragione lo stesso problema come posto e non risolto; altri invece non trova che sia questo il
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Il distinguersi e il contrastare non è un semplice atto di volontà, né un istinto di dominio, né una valutazione di opportunità; deve trovare la
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insieme con gli stati che oggi dominano nel mondo; una nazione come l'Italia non può soggiacere alla crisi, e deve avere in sé le forze e i mezzi per
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Questa fiducia non deve essere basata sopra sentimentalismi retorici e sopra fanatismi isterici o sopra credenze cieche; deve essere frutto di
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Eppure non v'è un periodo così denso di avvenimenti come il presente, più di quel che un secolo e mezzo fa si preparava per l'Europa e per le
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Non è certo incomprensione dei fenomeni storici, né assenza dello spirito di cui vivono i popoli nella lotta sociale; è un disorientamento
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Libri di battaglia come quelli di Fichte, di Romagnosi, di Gioberti, di Carlo Marx non vengono oggi a segnare il cammino o a creare una corrente
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ceto burocratico è divenuto il vero e reale detentore del potere e dell'amministrazione. Esso non è un potere responsabile, né può mai essere un potere
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loro voce ammonitrice e sicura. Oggi non mancano studiosi in Italia, la cultura è più larga del passato, molti portano negli studi sincerità, probità
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E nel luglio 1914 l'Italia politica fu svegliata dal lungo sonno, come Aligi, e trovò che il parlamento non c'era, che gli uomini politici non
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Sonnino e Salandra rappresentarono le ultime resistenze; il loro pensiero rifletteva intero il passato; il primo non ebbe la stoffa dell'uomo
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La guerra non fu per noi un orientamento di pensiero, e non è oggi un centro di interessi e di finalità per l'avvenire. Le idee di civiltà e di
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che colpì gli uomini della monarchia francese prima della rivoluzione dell' ʼ89: eppure non vi fu in Italia un momento più decisivo del presente, un
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non disinteressato né organico, ma istintivo di colui che meglio degli altri conobbe o intuì la crisi della borghesia e tentò di salvarne il potere
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. L'istituto dello stato non è un ente astratto, non è un principio etico, non è una ragione sociale se non in quanto e un organismo concreto e completo; e
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E non potrà non avvenire così; ai socialisti di destra e a molti anche del centro è serbata la stessa strada dei democratici e dei radicali alla
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, e dove non han più valore gli ordinamenti politici fa ricorso alle armi. È un prodotto dell'istinto di conservazione contro la propaganda bolscevica
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sindacalismo fascista è una forma adottata, non applicata, mentre la struttura agraria dà ai fascisti un colore economico che essi rifiutano. Ma tutto ciò
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La crisi dello stato fu aggravata dal sorgere del partito popolare italiano. Questo non ebbe atteggiamenti apocalittici, come il socialismo del dopo
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caratterizzata dalla più larga adesione al popolo, non in forma inorganica, che crea il socialismo di stato, che è decadenza, involuzione, pervertimento dello
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Non si può parlare dell'organicità dello stato, e del rinnovamento dei suoi istituti, senza darne le linee sommarie, almeno come indicazione; e non
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Ma ciò non basta; le camere oggi danno (o debbono dare) le direttive legislative e politiche, e debbono costituire il controllo permanente del potere
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Se non vogliamo il sistema dei decreti-legge, a fianco del parlamento politico, occorrono i consigli superiori, eletti dalle rappresentanze organiche
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Questa è la forma; la sostanza è nel fondamento regionale nel decentramento: lo stato deve essere sostanzialmente organo politico, non amministrativo
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dove è varietà regionale e diversità economica, specialmente in agricoltura, e non opprime, non attenua, ma eleva i valori delle singole regioni.
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Questa organizzazione politica ed amministrativa deve essere basata sulla organizzazione sindacale di classe; non è la vecchia corporazione che
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Non è per noi una novità quella che ho esposto nel duplice aspetto della organicità delle riforme statali e dello spirito animatore, la libertà; gli
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sociale, e perciò, mentre ne sono vita, non ne sono più sentimento; ovvero sono ridotte a formalismo politico, nell'irrigidimento ipertrofico dello stato
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posizione ideale, logica, ci fa arrivare ad una costruzione di riforma non accidentale e di temperamento, non esteriore e di formalità, non transattiva e di
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L'obiezione è grave e merita un esame ponderato e sicuro, tale da sgombrare l'impressione che il partito popolare italiano non abbia l'intiera
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agrari la loro, (non so se i fascisti l'abbiano) i democratici, che hanno la responsabilità del potere, non hanno una politica. Essi ieri tendevano ad
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Sì, perché e anche politica estera l'economia: grave questione e per gli italiani ancora poco valutata. Non è questa solo politica estera del dopo
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:.solo così si può penetrare in oriente; ma il governo della democrazia, per le varie fasi della politica interna, non ha saputo farsi rispettare
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stato, la realtà della mancata legge agraria; perché la politica interna, che è politica e non è economia, sacrifica l'economia alla politica del caso
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come indirizzo politico è stato ed è asservito ai socialisti, e quanto alla valorizzazione economica e morale non ne ha né la competenza né i mezzi. Il
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Così la nostra politica economica, che è insieme politica estera e politica interna, non ha avuto, specialmente nell'ultimo triennio, e non ha ancora
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Per ragioni della situazione politica, cedette a Giolitti sulla nominatività dei titoli (pur contro il mio parere personale); però non cedette sul
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; abbandonò Vallona perché i socialisti minacciarono lo sciopero; non sostenne per l'Alta Slesia la soluzione più rispondente anche agli interessi italiani
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che ciascuno di questi stati abbia dei veri torti verso l'Italia, i cui sacrifici militari e finanziari non sono stati valutati a dovere; però è mancata
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Il mio punto di vista è un altro, ed è semplice e perciò chiaro: quando l'istituto e invecchiato deve trasformarsi, altrimenti non si ha più il mezzo
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Intendiamoci bene: non voglio passare per illogico o per amante di una idea fissa a cui tutto si subordina. Io non attribuisco forza taumaturgica
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Non basta; un'altra legge regola i popoli: l'equilibrio delle forze. Uno studioso americano degli stati del nord, giorni fa, parlando con me
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dell'Italia; ma non sarà possibile senza un orientamento concreto, su basi economiche e politiche, con organismo nuovo, ove vecchie e nuove energie traggano
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nostra concezione e del nostro metodo) non sembra a molti rispondente e proporzionata al programma di lotta contro lo stato accentratore e alla
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Rispondiamo subito noi per conto nostro: eccoci al nostro posto; oggi collaboriamo, e purtroppo non sempre con guadagno per il nostro partito e per
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metodo della resistenza legale e della valorizzazione delle correnti spirituali; non solo perché crediamo questa l'unica via possibile per noi, ma
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Questa è l'ultima forte obiezione alla tesi popolare.Non ho mai creduto alle rivoluzioni a freddo: la storia non ce le insegna: e i movimenti e le
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L'avvenire di questa umile Italia dei lavoratori e dei risparmiatori, dei fedeli al focolare domestico e all'altare di Dio che li benedice, non può
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posto non indegno per slancio di fede, per amore alla patria, per lo sforzo di lavoro e per contributo ideale.
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