Crisi e rinnovamento dello Stato
guerra si affermasse in Italia come una forza nuova di ricostruzione. Tre anni di lavoro e di battaglie, di sforzi, di adattamenti, di sviluppo, mantengono
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È vero: essa è povera e impoverita dalla guerra; essa e divisa internamente, e nel concerto delle nazioni ha le difficoltà di un perenne equivoco tra
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sicuro orientamento nel crepuscolo sanguigno del dopo guerra.
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illegittimo, e determina sintesi occulte quali quelle della massoneria, specialmente nei ministeri della istruzione, della giustizia e della guerra
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fuori del parlamento, il quale sanzionò l'intervento nella guerra senza convinzione, ne seguì le fasi militari e politiche senza conoscenza; fu sorpreso
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delle ferrovie allo stato, la conversione della rendita, la guerra libica, il suffragio universale, furono in gran parte giochi parlamentari, più o
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primo periodo bellico, neutralità ed entrata in guerra, e la sua figura rimase sommersa nell'immenso torrente degli avvenimenti; le posizioni prese
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La guerra non fu per noi un orientamento di pensiero, e non è oggi un centro di interessi e di finalità per l'avvenire. Le idee di civiltà e di
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La guerra fu una parentesi e un fermento insieme; riunì tutti i veri italiani nella difesa della patria; fece tacere gli altri che avevano una
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esasperazione, viene assalito da tre forze: — il socialismo, che, fatto forte dai dolori della guerra, assunse una ideologia mitica, apocalittica
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, a rifargli la verginità, valsero la posizione ostile alla guerra e il movimento semirivoluzionario del dopo guerra; anzi, dopo le fallaci esperienze
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retorica alternata di violenza; come tutti i movimenti anarcoidi ha in sé un che di goliardico; è un prodotto della guerra, è una ribellione, è una sfida
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guerra; non inneggiò alla violenza come il fascismo. Interprete nel campo politico del pensiero cristiano sociale, che in Italia ebbe i suoi fulgidi
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sulla guerra, che è divenuta campo di lotta dei capitalisti e degli industriali, senza che l'erario dello stato venga a beneficiarne. La caduta dell'Ilva
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alla siderurgia in Italia? Il parlamento tace, mentre Alessio decreta, e mentre l'alta finanza impegna miliardi dopo la guerra in un indirizzo
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guerra: è stata, ed è oggi più che mai, politica estera.
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Dopo la guerra, nelle conferenze della pace, il governo accettò Versaglia per fare una politica incerta nell'Adriatico imposta dai nazionalisti
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